La lettera: una bella immagine dell’Anfiteatro “liberato” al posto della decadente cartolina di Cattelan

La lettera: una bella immagine dell’Anfiteatro “liberato” al posto della decadente cartolina di Cattelan

Se non c'è riuscito il vento ribaldo ad archiviare la stagione dei saluti da Rimini, ci riesca almeno una volta tanto il buon senso. Sostituiamolo con un bel rendering dell’Anfiteatro romano. Credo che ci guadagneremo in immagine oltreché in decoro cittadino.

Di recente il vento ribaldo ha fatto giustizia del rendering del “pacco del mare” che deturpava da tempo Piazza Cavour, ma nulla ha potuto nei confronti del superstite cartellone dei cosiddetti “saluti da Rimini”, che ancora resiste nei pressi della stazione ferroviaria; forse il migliore rispetto agli altri non più presenti che nel 2015 abbruttirono non poco la città.
Una delle infelici scelte dell’ancora attuale Amministrazione per promuovere Rimini, frutto della solita confusione di idee quando ancora la romanità e la fellinità erano lungi dall’essere pensate; e dell’abituale mancanza di una solida strategia turistica di lungo termine, sopperita dalla fantasia del momento.
Qualcuno dirà che sono opera dell’artista Cattellan, ma chissenefrega! L’arte deve infondere emozioni in chi la ammira, e qui è proprio difficile comprendere quale messaggio possa giungere. Le “cartoline” invece rendono l’immagine di una città sciattona e di un degrado che, guarda caso, ci appartiene.

Poi in quel luogo meta di arrivo in città e l’ambiente decadente e non proprio rassicurante, il cartellone completa degnamente il quadro.
Ora che siamo tutti fellinizzati, abbiamo i monumenti cittadini pieni di effetti speciali e la piazza più bella d’Italia (!), per favore togliamo almeno quell’obbrobrio. Perché se non ci è riuscito il vento ribaldo, ci riesca almeno una volta tanto il buon senso. Sostituiamolo con un bel rendering dell’Anfiteatro liberato. Credo che ci guadagneremo in immagine oltreché in decoro cittadino.

Salvatore de Vita

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