Viabilità fantasy: una perla in via Saffi

Viabilità fantasy: una perla in via Saffi

Per realizzare una “pista ciclabile” che porta nel nulla, si è ben pensato di eliminare una carreggiata della strada. Una delle restanti è spesso occupata da autovetture in sosta, che in quel tratto non potrebbero fermarsi. Ma...

Dell’urbanistica fantasy a cui siamo stati abituati ad assistere in questo ultimo quinquennio ed oltre, si potrebbe redigere un manuale tecnico. Dopo improbabili rotatorie e cosiddette piste ciclabili, in un tratto della Via Saffi va in scena una delle migliori perle del corollario.

Per realizzare una “pista ciclabile” che porta nel nulla, si è ben pensato di eliminare una carreggiata della strada. Nelle due restanti, come mostra la fotografia, quella centrale è dedicata ai mezzi pubblici che si dirigono verso Via Covignano, mentre nell’altra può transitare ogni mezzo che la percorre in direzione del centro.
Peccato però che quest’ultima sia sempre, da mane a sera, occupata da autovetture in sosta e chi deve transitare verso il centro può solo farlo contro mano nella corsia di centro, e per di più con striscia gialla dedicata ai mezzi pubblici; ovviamente a suo rischio e pericolo, specialmente quando incrocia un autobus che transita correttamente nella propria corsia.

E’ vero che ciò dipende da un mal vezzo di chi posteggia laddove non deve, ma non ci voleva molto per un addetto ai lavori prevedere ciò, anche perché ci troviamo in un Borgo dove – fortunatamente – ancora esistono o resistono molte attività commerciali, e di grande transito. Poi, sebbene questo fenomeno duri da tempo, non è stata mai attuata alcuna soluzione per eliminarlo. Ma evidentemente conta solo il fare in qualsiasi modo e condizione, senza curarsi dei risultati reali e concreti e delle conseguenza.

Con tutti i denari che stanno piovendo a Rimini e sontuosi incarichi tecnici per il parco del mare, forse sarebbe stato meglio consultare un urbanista per risolvere veramente i problemi della viabilità cittadina. Anche il vero Signore di Rimini si avvalse di grandi architetti per realizzare la sua città, ma oggi evidentemente non ce n’è più bisogno.

COMMENTI

DISQUS: 0