Arriva la tribù che balla col volume a palla: Jova, l’esposto degli ambientalisti e il governo del territorio

Arriva la tribù che balla col volume a palla: Jova, l’esposto degli ambientalisti e il governo del territorio

E' il momento della carovana di Jovanotti. AsOER, Italia Nostra Rimini, Circolo Legambiente ”Delta del Po” e Lipu firmano un esposto per la tutela dei fratini. L'assessore Montini assicura che sono state adottate tutte le misure per fare in modo che i trampolieri del Marano non subiscano conseguenze. Vi mostriamo l'area che li ospita attualmente e quella del concerto.

Il cordone di sicurezza attorno ai fratini
Secondo l’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini, sono stati approntati tutti gli accorgimenti e le misure di salvaguardia necessarie alla convivenza dei fratini con la tappa del Jova Beach Tour. “Abbiamo formalmente richiesto, dopo aver preso accordi preliminari, anche al Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini di vigilare affinché le coppie dei fratini siano tutelate. Gli organizzatori del Jova Beach Tour provvederanno a mettere a disposizione, al fianco dei militari, una dozzina di persone per la sorveglianza delle aree dove i fratini stanno abitualmente. Al Comando Gruppo Carabinieri Forestale, che voglio personalmente ringraziare, è stato inoltre consegnato un elenco di nominativi di persone di Asoer e Lipu (anch’esse meritevoli di un particolare ringraziamento per la loro attenzione) che saranno ammesse, come ulteriori osservatrici, nelle succitate aree”. La riviera, e in particolare Rimini e Riccione, non sarebbero tali senza gli eventi e la musica che scandiscono il ritmo dell’estate. “Lorenzo fa ballare anche gli albergatori”, titola oggi il Carlino. Bene, anzi benissimo. Ma se viene autorizzato un concerto da 40mila persone in una zona di così particolare e fragile equilibrio, tanto da rendere necessario chiamare in soccorso i Carabinieri forestali per evitare conseguenze irreparabili ad una specie protetta, significa che il caos regna sovrano e chi ha il compito di pianificare il governo del territorio non lo fa. Jova invece il suo mestiere lo sa fare. “Venite a vivere l’avventura da subito, si inizia alle 15.30 con i live!”, annuncia dalla sua pagina facebook. “E aspettatevi belle sorprese. Viva la musica! Viva la libertà! Viva JovaBeachParty e la sua gente! Viva il mare!” Per Jova non vale il pensiero kantiano: ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri. “In molti dei siti del tour di Jovanotti è in gioco il futuro di uno degli ambienti naturali più fragili che esistano nel nostro Paese e delle specie che lo frequentano”, ha fatto notare la Lipu. “Abbiamo iniziato insieme un viaggio vero dove ognuno che partecipa porta una parte di sé e va via con un parte di tutti”, scrive Jovanotti, “e quando succede questo credetemi vuol dire che siamo in zona “figata massima”. Ho chiesto a chi organizza le cose logistiche di migliorare già a Rimini le cose che non hanno funzionato (troppe file ai bagni e ai truckfood e cibo e drink esauriti troppo presto, distribuzione token e altre cose da sistemare). La parte del recupero plastica (che verrà riciclata al 100%) e rifiuti invece ha funzionato grazie alle forze coinvolte e ai volontari ma soprattutto grazie a voi, a tutti quelli che davvero hanno vissuto lo spirito della festa nel modo in cui ci siamo detti da mesi”.

Un esposto a firma AsOER (Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna), Italia Nostra Rimini, Circolo Legambiente ”Delta del Po”, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) è stato presentato alla Prefettura, Procura della Repubblica, Gruppo Carabinieri Forestali, Sindaco e Assessore all’Ambiente di Rimini nonché al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di Riccione. Motivo dell’esposto, come si legge nell’oggetto, è l’urgente tutela pulcini di Fratino sul litorale tra Rimini e Riccione dove domani è previsto il concerto Jova Beach Party.
Dopo una breve descrizione del Charadrius alexandrinus, noto ai più come “Fratino”, il piccolo trampoliere che nidifica sulle spiagge europee, si puntualizza che nella circostanza gli animaletti da proteggere fanno parte delle 30-40 coppie rimaste in tutta l’Emilia-Romagna. Negli anni ottanta erano 3-400: questa è la misura dei passi da gigante fatti in materia di salvaguardia dell’ambiente (sic!).
Il testo fa un preciso excursus delle vicende vissute dalle due coppie di Fratino dalla prima fallimentare riproduzione (causa maltempo) fino all’ultima deposizione andata a buon fine. In allegato vengono prodotte le lettere spedite ai Comuni di competenza già a partire dal 2 febbraio scorso. Questo per specificare che dalla cova alle schiusa delle (sei uova) in località Ponte Marano le autorità sia di Rimini che di Riccione sono state costantemente informate delle sorti (nel frattempo da sei i pulcini si sono ridotti a quattro) e degli spostamenti dei trampolieri fino ai giorni immediatamente a ridosso del concerto di Lorenzo Cherubini.

In questa foto di Cristian Montevecchi scattata alla foce del Marano, le due femmine battagliano per il territorio: è questa la ragione che ha fatto decidere una delle due coppie di fratini a spostarsi in zona colonia Bolognese

Si legge anche che “l’ubicazione delle due coppie, ognuna delle quali con due pulcini, è stata monitorata sino ad oggi quasi quotidianamente dai volontari di AsOER e la loro protezione è stata garantita anche dall’apprezzabile appoggio del comune di Rimini, nella persona dell’Assessore Anna Montini.
Tuttavia, prosegue la nota, “i suddetti pulcini saranno in grado di volare non prima del 15 luglio e, considerato che al concerto Jova Beach Party del 10 luglio parteciperanno circa 40.000 persone e la pressione antropica nel tratto di spiaggia interessato sarà elevatissima anche nei giorni precedenti e successivi al concerto, che le due coppie possono essere molto mobili e frequentano due aree diverse, esiste un’elevata probabilità che vengano schiacciati ed involontariamente uccisi”.

I fratini davanti alla colonia Bolognese negli scatti di Cristian Montevecchi

Gli ornitologi affermano inoltre che la guardianìa da parte dell’organizzazione del concerto oppure temporanee recinzioni a protezione delle due famigliole di trampolieri, risulterebbero infruttuose a causa del suono ad altissimo volume, del trambusto, delle luci forti e così via. Mentre scriviamo, i Fratini non sono certo a distanza di sicurezza. Abbiamo notizia che una delle coppie con i pulcini si trova a pochissimi metri dal confine dell’area destinata al Jova Beach Party. Siamo in grado di dimostrarlo grazie a un filmato di Vincenzo Alfano (Lipu), ad alcune fotografie di Cristian Montevecchi (AsOER) che ha immortalato i Fratini davanti alla colonia Bolognese e alla testimonianza diretta di Roberta Corsi (AsOER) per averli intercettati nella zona dello stabilimento balneare dell’Aeronautica Militare durante recentissimi sopralluoghi. Grazie a Roberta Corsi anche noi abbiamo avuto il privilegio di ammirare (a debita distanza) i giovani fratini schizzare da una parte all’altra della battigia per cibarsi di insetti o molluschi. Possiamo garantire che è stata una bellissima esperienza, avvenuta ieri, negli ultimi chiarori del giorno, tra le 20 e 30 e le 21 e 30.

Tornando all’esposto, le quattro associazioni ribadiscono in grassetto quanto segue: “Chiediamo pertanto che lo svolgimento del Jova Beach Party del 10 luglio sia spostato in altro luogo o sia rinviato a data successiva al 25 luglio, in considerazione dell’elevato interesse conservazionistico della specie e della protezione che le leggi vigenti le assicurano”. E qui, a piè pagina, c’è un preciso rimando alla Direttiva comunitaria 2009/147 sulla “Conservazione degli uccelli selvatici” (Legge Nazionale 157/92) dove è riportata dal 2005 nell’allegato I come “specie di interesse comunitario”. Viene citato inoltre il Decreto Legislativo n.121 del 7 luglio 2011 che introduce nel nostro ordinamento la responsabilità penale degli enti giuridici per i reati ambientali mediante l’inserimento nei cataloghi dei reati presupposto della responsabilità degli enti previsti dal decreto legislativo 8 giugno 2001, numero 231, che raccolgono in gran parte contravvenzioni già presenti nel cosiddetto “codice dell’ambiente” (d. lgs. 152 del 2006) nonché le fattispecie di cui agli articoli 727 bis (uccisione, distruzione, prelievo o possesso di esemplari di animali e vegetali selvatiche protette) e 733 bis c.p. (distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto).

Nel documento si precisa che i volontari delle associazioni firmatarie (per ovvie ragioni, manca il WWF Italia, inaspettatamente tra i partner del Jova Beach Party, come rilevato da Rimini 2.0) monitoreranno comunque l’andamento della riproduzione dei Fratini sia nelle fasi preparatorie che durante e al termine dell’eventuale concerto. Nel caso si rendesse necessario, segnaleranno ed eventualmente denunceranno i responsabili della mancata attuazione degli interventi necessari per la sopravvivenza dei pulcini presenti.

Le leggi ci sarebbero… Si attendono risposte.
Da qui a breve sapremo chi vincerà il primo round e che conseguenze avranno le vite dei fratini.
Se si dovessero salvare dal Jova Beach Party, moltissimo lo si dovrà ai componenti le associazioni ambientaliste che hanno dedicato ogni minuto del loro tempo libero ai trampolieri del Marano.

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