Augusto, Tiberio e Venerucci: arrivano tre busti per celebrare la Rimini romana e risorgimentale

Augusto, Tiberio e Venerucci: arrivano tre busti per celebrare la Rimini romana e risorgimentale

L'Anfiteatro romano resta "okkupato" dal Ceis e il recupero di questo importantissimo monumento continua ad essere rinviato a data da destinarsi (fino

L’Anfiteatro romano resta “okkupato” dal Ceis e il recupero di questo importantissimo monumento continua ad essere rinviato a data da destinarsi (fino ad oggi i 70 anni dell’asilo italo svizzero hanno contato di più dei duemila anni di storia di uno dei simboli più importanti di Ariminum) ma l’amministrazione comunale, forse anche perché si avvicinano le elezioni e inaugurare opere non fa mai male, ha deciso di partire dall’esterno. A breve all’ingresso dell’Anfiteatro, su viale Roma (più o meno all’altezza del cinema Settebello) posizionerà una statua bronzea dell’imperatore Augusto. Il quale si troverà forse in imbarazzo volgendo lo sguardo sull’area archeologica per metà sepolta dalle strutture della scuola. Ma il destino delle statue che sorvegliano la storia non è sempre facile, in qualche caso sono anche spettatrici, loro malgrado, di “panorami” dei quali avrebbero fatto volentieri a meno.
augusto-tiberio-venerucci-minUn altro rappresentante del Romano impero che prenderà posto nel cuore della città è Tiberio. Per lui l’assessore alla cultura Massimo Pulini ha pensato di farne un simbolo collocato davanti all’ex chiesa di Santa Maria ad Nives. “Grazie a contributi europei, l’ex chiesa diventerà un info point della Rimini romana e, anche per la vicinanza col ponte di Tiberio, collocheremo li davanti la statua di Tiberio”. Entrambe le opere, donate al Comune, sono già pronte per essere messe su altrettanti basamenti.
Un illustre patriota riminese diventerà invece la memoria stabile del Risorgimento: si tratta di Giovanni Venerucci, che il 17 marzo (giornata nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’inno e della bandiera e pure anniversario della proclamazione nel 1861 della nascita del Regno d’Italia) viene collocato nel centro storico, esattamente in via Fratelli Bandiera all’incrocio di via Giovanni Venerucci. Dietro l’iniziativa c’è il Grande Oriente d’Italia e, nello specifico, l’associazione “Giovanni Venerucci”, fondata a Rimini nel 1983 su impulso di Antonio Calderisi. Al nome di Venerucci è già associata una targa che si trova sotto il Palazzo dell’Arengo, inaugurata il 28 ottobre 1900. L’autore del busto in bronzo è Orazio Vitaliti, l’opera è stata donata al Comune dall’associazione massonica riminese affiliata al Goi e la cerimonia è in programma il 17 marzo alle 16.30.

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