La decisione è uscita, all'unanimità, dal cda di banca Carim che si è riunito oggi. L'assemblea dei soci con all'ordine del giorno l'azione di respons
La decisione è uscita, all’unanimità, dal cda di banca Carim che si è riunito oggi. L’assemblea dei soci con all’ordine del giorno l’azione di responsabilità è fissata per il 10 aprile prossimo (alle ore 17), poco prima quindi della assemblea di approvazione del bilancio in programma il 21 aprile.
Si tratta di una decisione imprevista e imprevedibile fino a pochi giorni fa, quando il presidente Carim, Sido Bonfatti, aveva risposto a muso duro alla richiesta del comitato piccoli azionisti. Un comportamento non del tutto comprensibile se si tiene conto che quando il cda della banca in passato mise ai voti se imboccare o meno l’azione di responsabilità, e una risicata maggioranza determinò il no, Bonfatti si espresse favorevolmente.
L’azione di responsabilità riguarda gli amministratori, i sindaci, l’ex direttore generale Alberto Martini, il vice Claudio Grossi e anche la società di revisione, Deloitte & Touche S.p.A. Quel che resta da capire è la quantificazione del danno, evidentemente non per tutti uguale.
Le pressioni arrivate dal comitato piccoli azionisti, probabilmente anche il terremoto degli avvisi di garanzia, hanno fatto convincere tutto il cda ad imboccare questa strada. Anche, forse, per tutelarsi. Non bisogna infatti dimenticare che l’attuale consiglio di amministrazione è in “scadenza” e il nuovo avrebbe potuto decidere di chiamarlo in causa per la mancata azione di responsabilità. Resta adesso da capire se la decisione di convocare l’assemblea con all’ordine del giorno questa patata bollente sia stata condivisa con la Fondazione, oppure esprima principalmente la volontà della banca.
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