“Il mio volto”: Adriana Mascagni nelle sue canzoni

“Il mio volto”: Adriana Mascagni nelle sue canzoni

Il 25 febbraio un incontro-concerto nella chiesa dei Servi a Rimini promosso dal Centro Internazionale Giovanni Paolo II. Marina Valmaggi e tre prestigiose voci faranno riscoprire l’ispirazione e l’espressività della musicista milanese a due mesi dalla sua improvvisa scomparsa.

«Il mio volto» è il titolo della serata che Rimini dedicherà alla musicista e cantautrice milanese Adriana Mascagni a due mesi dalla sua improvvisa scomparsa. Una fotografia del volto dell’artista con lo sguardo diretto verso l’alto è stata scelta dagli organizzatori – il Centro Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa – per significare la forte espressività, di chiara impronta religiosa, della musicista discendente da una famiglia di pianisti, compositori e cantanti lirici.
Adriana Mascagni – lo riepiloghiamo – con la musica nel sangue, da quindicenne a Milano incontra un giovane insegnante di religione, don Giussani. Prestissimo nella nascente comunità di Gioventù Studentesca sorgono i canti che attraverseranno la vita di intere generazioni, fino ad oggi: il più noto è “Povera voce” musicato da Adriana sulle parole di Maretta Campi – da queste parole è stato tratto anche un titolo del Meeting di Rimini nel 2001 -, ma ricchissima è la produzione della Mascagni anche nei testi, oltre che nella musica, a partire da “Mio Dio mi cercavi? Che volevi da me?”, la sua prima canzone religiosa scritta a 17 anni.
Facciamo un altro esempio, “Il mio volto”, che dà appunto il titolo al prossimo concerto riminese: “mi guardo ed ecco scopro che non ho volto / guardo il mio fondo e vedo il buio senza fine […] / come le stelle su nei cieli / nell’essere Tu fammi camminare […] / l’anima mia fai come neve che si colora / come le tenere tue cime / al sole del Tuo amore”.
La ricerca personale di senso della vita, di felicità, di compiutezza si scontra con un iniziale segno di inciampo apparente, la propria piccolezza e miseria, ma anziché chiudersi l’io si apre in un atto di preghiera e la vita così acquista colore, sapore, identità. Questo è ciò che una ragazza di fine anni Cinquanta – inizio anni Sessanta esprime senza la protezione di corazze ideologiche, fuori dagli apparati di potere, mentre il mondo attorno suggerisce ai giovani tutt’altro (in quegli anni il “boom” economico si porta dietro secolarizzazione, rivoluzione consumistica, ribellione verso i padri in una valanga dalla quale pochi si salveranno).
Eppure non si tratta di un fatto personale, né di una voce isolata, eremitica. Al contrario, afferma Adriana Mascagni a proposito delle sue creazioni: “Questa non è la mia canzone; è la nostra canzone, perché senza di voi io non l’avrei potuta fare”. Il “voi” di cui parla è la comunità cristiana nata attorno al Servo di Dio don Luigi Giussani.
Ma perché ricordare Adriana Mascagni a Rimini?
La risposta è in un libricino stampato dalla Tipografia Artigiana, oggi pressoché introvabile e di notevole interesse storico, che documenta uno dei primissimi concerti pubblici in assoluto di Adriana, il primo a Rimini, nel 1963, cioè sessanta anni fa. E’ proprio in questo libretto che troviamo la frase di Adriana sull’origine della “nostra canzone”. Va premesso che nell’estate 1962 il sacerdote don Giancarlo Ugolini aveva incontrato l’esperienza di GS e l’aveva iniziata a Rimini con i primi raduni studenteschi. Nel giro di pochi mesi questa piccola comunità è in grado di proporre anche avvenimenti legati all’espressività, come il concerto in cui la cantautrice ventenne esegue tredici brani fra i quali ci sono già dei grandi “classici”, come i sopra citati “Il mio volto” e “Povera voce”, “Non son sincera”, “Grazie Signore”, “Nel silenzio della notte”, “Al mattino”.
Del resto Adriana Mascagni è intervenuta come protagonista al Meeting di Rimini in quattro edizioni, con concerti e incontri, in uno dei quali (1989, con Franco Mussida, ex PFM) ha detto fra l’altro: “La canzone religiosa è stata come una cenerentola, bella, ma vicino al focolare, sconosciuta. Mio desiderio è sempre stato, fin dall’inizio, vestire questa cenerentola del più bel vestito per farne risaltare tutta la bellezza”.

A introdurre il concerto del 25 febbraio prossimo e a guidare il pubblico tra le diverse composizioni sarà Marina Valmaggi, la musicista, compositrice e cantautrice riminese che condivise per prima con don Ugolini l’inizio di Gioventù Studentesca in riviera ed ha intrecciato con Adriana un’amicizia e una fraternità artistica sessantennale.

«IL MIO VOLTO»: ADRIANA MASCAGNI NELLE SUE CANZONI
Sabato 25 febbraio 2023, ore 21:15, Chiesa dei Servi, Corso d’Augusto, Rimini.

Programma: conduce Marina Valmaggi
Voci : Silvia Giampaoli, Guia Valmaggi, Chiara Voli
Chitarre: Marco Del Magno, Franco Gabellini, Romeo Zammarchi

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