Il sindaco: «chi ha investito 14,5 milioni sulla questura ha fatto un pessimo affare»

Il sindaco: «chi ha investito 14,5 milioni sulla questura ha fatto un pessimo affare»

Colpo di scena nel consiglio comunale di ieri sera. Il sindaco ha interrotto l'assessore Frisoni che stava rispondendo alla interrogazione di Gloria Lisi sul mostro di via Ugo Bassi ed ha detto chiaramente: «Non ci faremo condizionare dal valore a cui è stata attribuita l’area, non è che se uno se l’è comprata a 14-15 milioni di euro può pensare di venire a bussare alla porta del Comune per ottenere un ristoro dell’investimento fatto».

Ieri sera l’ex vicesindaca Gloria Lisi, ora sui banchi della minoranza, ha aperto il giro delle interrogazioni, dopo essere stata “esclusa” nel consiglio comunale precedente per mancanza di tempo ed avere per questo motivo anche protestato.
Ha interrogato sull’immobile della “nuova questura”, interessata da uno «spreco di risorse pubbliche». Ha detto che «si potrebbe partire dalla demolizione dell’esistente, aprendo così infinite possibilità» e poi ipotizzato altre funzioni pubbliche, residenza libera e convenzionata e artiginato, con ampio verde pubblico. No, invece alla trasformazione in un polo commerciale «come pare sia nelle corde di chi ha acquisito l’area o di chi, pur non essendosi esposto direttamente in asta, ha un interesse ad entrare nel mercato di Rimini». Lisi ha aggiunto che «non è più il momento di trattare queste aree come luoghi di speculazione edilizia, ma piuttosto come aree di completamento e rigenerazione».
E poi: «sono stati pagati 14,5 milioni di euro dopo anni di aste deserte… forse ci sfugge qualcosa su quelle che potrebbero essere le reali intenzioni del soggetto attuatore». Infine la domanda al sindaco di chiarire «le informazioni in dettaglio in possesso dell’amministrazione e gli orientamenti strategici rispetto a quell’area».
Poi però per la risposta ha preso la parola l’assessore Roberta Frisoni, che ha ripercorso il solito copione e ribadito cose già note e scontate. Ma ad un certo punto ha detto: «Lascio la parola al sindaco che mi chiede una…»
Nemmeno il tempo di finire la frase che il sindaco si è alzato in piedi ed ha fornito una svolta. «Una dichiarazione da dieci secondi, così non rubo tempo a chi dovrà intervenire dopo», ha esordito. «Quello che mi sento di dire come amministrazione e come consiglio comunale… Non ci faremo condizionare dal valore a cui è stata attribuita l’area, non è che se uno se l’è comprata a 14-15 milioni di euro può pensare di venire a bussare alla porta del Comune per ottenere un ristoro dell’investimento fatto. Chi ha investito quei soldi ha fatto per quanto mi riguarda un pessimo affare perché lì dovrà prevalere sempre e comunque l’interesse della città».
Silenzio in sala. L’assessore non ha più ripreso la parola. Che è invece tornata a Gloria Lisi: «Sono soddisfatta della risposta del sindaco, sono le parole che volevo sentir dire».
Cosa significa tutto ciò? Già in campagna elettorale Jamil Sadegholvaad aveva detto che «quell’area è zona bianca, non ci sono previsioni urbanistiche e la cifra offerta è quindi spropositata. L’amministrazione, se avrò l’onore e l’onere di guidare Rimini, farà gli interessi esclusivamente della città e chi si è aggiudicato quell’area per una cifra incomprensibile non pensi di venire a bussare alle porte del comune per far valere un investimento del genere». Poi però Jamil è diventato sindaco e ieri ha riconfermato, aggiungendo una dichiarazione più “sprezzante” sul «pessimo affare».
Il problema è che tutto questo mette ancora di più sotto i riflettori quella somma, ingente, di 14,5 milioni di euro finiti sul piatto per l’acquisto di un rudere che sorge «in zona bianca». Perché la società che si è aggiudicata la “nuova questura” ha investito tanto se queste erano le volontà del Comune di Rimini? O meglio, del candidato e del neosindaco del Comune di Rimini, energicamente ribadite ieri sera? L’assessore Frisoni nel suo intervento aveva fatto notare che «l’area è tutta da pianificare, attualmente priva di pianificazione… se non per la parte di edifici pubblici, la questura essendo stata realizzata ha quella destinazione al momento, per il resto è tutta da pianificare». C’è qualcuno che ha speso 14,5 milioni di euro per degli edifici pubblici? 

Fotografia: Jamil Sadegholvaad in una immagine di repertorio, quando era assessore alla sicurezza.

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