In piazza Malatesta emergono nuove tracce preziose della storia di Rimini, ma che fine fanno?

In piazza Malatesta emergono nuove tracce preziose della storia di Rimini, ma che fine fanno?

I lavori in corso hanno portato a galla un tratto del condotto di adduzione della fontana di piazza Cavour costruito dall'ingegnere Pacifico Barilari nel 1839. E' stato lasciato integro oppure no, come sembrerebbero documentare alcune fotografie? Non è l'unico rinvenimento recente, c'è anche un muro continuo che è stato isolato nelle vicinanze del "platano dei Malatesta" una volta asportata la pavimentazione stradale.

«Gentile Redazione,
mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione un paio di immagini relative ai lavori in corso in piazza Malatesta, di fianco al Galli». Comincia così il messaggio che abbiamo ricevuto e che, grazie all’interesse che tanti riminesi continuano a dimostrare nei confronti della storia della città, richiama l’attenzione su una porzione della piazza interessata dai lavori in corso.
«Qualche settimana fa, sbirciando fra le protezioni, si poteva scorgere un manufatto di grandi dimensioni di andamento rettilineo con direzione monte-mare, emerso poco sotto il piano stradale asportato. Non si trattava di una fondazione di un edificio imponente, bensì del condotto di adduzione della fontana di Piazza Cavour. Dalla immagine si può vedere l’estradosso della sua volta (indicata con le frecce)».

E prosegue: «Ieri sono ripassato a vedere i lavori e con stupore mi sono accorto della demolizione della copertura del condotto ispezionabile. Era forse instabile e pericolante? Ma non sarebbe meglio divulgare le scoperte, le nuove conoscenze o le conferme?»

L’autorità competente a vigilare e ad esprimersi sull’area vincolata di piazza Malatesta, è la Soprintendenza di Ravenna, dalla quale però non è facile, almeno per noi, ottenere risposte. Inutile quindi andare a bussare ancora a quella porta. Avevamo ripetutamente chiesto anche gli esiti ufficiali dei rinvenimenti emersi in piazza Malatatesta prima che fosse cementificata, ma senza ottenere soddisfazione.
Si procede in tutta fretta verso la meta che sembra prefissata nonostante tutto: il museo Fellini. Come l’Anfiteatro romano resta amputato e per metà sepolto dalle costruzioni perché deve vedersela con un asilo che secondo la giunta in carica gode della «stessa rilevanza storica e culturale» (parole dell’assessore Piscaglia nel recentissimo consiglio comunale dedicato al tema) della struttura eretta nel II secolo d.C., così la fellinizzazione del centro storico surclassa Brunelleschi e trasforma piazza Malatesta in quinta scenografica dei film di Fellini.

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Il prof. Rimondini su Rimini 2.0 si è più volte occupato del condotto “praticabile” costruito dall’ingegnere Pacifico Barilari nel 1839 nell’area del fossato: appoggiandosi alla controscarpa est, dopo essere arrivato da via Condotti usciva, ed esce, dal fossato per raggiungere la fontana della piazza. E’ a questo che fa riferimento la segnalazione.

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Tutto bene così? La Soprintendenza è al corrente di quanto sta accadendo e appone un timbro di regolarità su ogni operazione attuata in piazza Malatesta?
E questo muro continuo spuntato sempre in piazza (fotografato ieri) poco distante dal “platano dei Malatesta”?

Conosceremo mai la sua storia? O tutto può rimanere nascosto e continuare ad essere sacrificato al progetto indiscusso e indiscutibile, davanti al quale le stratificazioni del nostro passato crollano come birilli nel luna park felliniano?
E’ un po’ paradossale che accada tutto questo mentre a Rimini parte il percorso per posizionarsi sulla rampa di lancio di “capitale italiana della cultura”. Anziché rubare la scena a Sigismondo e alla sua corte, come forse qualcuno sognava, non si corre il rischio di accreditarsi agli occhi dell’Italia e del mondo come una corte dei miracoli?

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