La notizia non è che a Sgarbi piace il museo Fellini ma che ha «altri progetti da realizzare» con Gnassi

La notizia non è che a Sgarbi piace il museo Fellini ma che ha «altri progetti da realizzare» con Gnassi

Dopo parecchie bordate piovute dagli intellettuali sulla devastazione di piazza Malatesta e sulla occupazione Kitsch di Castel Sismondo, ad appuntare la prima medaglia sul petto di Gnassi è Vittorio Sgarbi (che nel 2018 aveva duramente criticato la riqualificazione della piazza definendo "vasche per pesci rossi" gli arredi davanti alla rocca). Dice la sua il coordinatore di "Rinascimento-Sgarbi Emilia Romagna", ma prende la parola anche Giovanni Rimondini. Che scopre la frittata e tira le orecchie al critico d'arte.

SGARBI CHE DELUSIONE, QUESTA VOLTA NON SEI DALLA PARTE DEI ‘BUONI’ CHE SI OPPONGONO ALLO SVILIMENTO DELLA VERITÀ E DEI BENI CULTURALI, COME LO SEI STATO QUANDO CI HAI AIUTATO PER IL TEATRO, SEI DALLA PARTE DEI ‘CATTIVI’ CHE AL MOMENTO TRIONFANO, DI QUELLI CHE IL TEATRO POLETTIANO NON LO VOLEVANO.

Che ci fossero delle intese tra il cessato Gnassi e Vittorio Sgarbi ci era noto. E’ vero: avevamo contattato Sgarbi per avere di nuovo il suo aiuto, come ci aveva aiutato per il Teatro. Sgarbi, ci avevi anche promesso di fare qualcosa. Lo hai fatto, ma non ci avevi detto che era contro quello che ti avevamo illustrato. Ci avevi aiutato per il teatro, è vero, ma proprio contro la razza politica e culturale del cessato Gnassi.
Che dire? Se il museo ti piace, se la fontana ti piace son gusti tuoi. Ma non puoi dire con fondamento di verità che il cessato Gnassi ha fatto qualcosa di positivo per la cultura di Rimini, né che abbia calcolato un ‘dialogo’ tra il castello e Fellini. L’ultima espressione ‘culturale’ del cessato Gnassi è stata che il castello era polvere e ruderi, e nel museo, Sgarbi non te ne sei accorto, non c’è un cartellino che dica dove si trovano i felici visitatori. Che dialogo? Nessun dialogo anche se metteranno un cartellino.

Poi Vittorio ci riveli che Gnassi resterà a palazzo Garampi con te come consulente per iniziative culturali: Fellini e Antonioni, il Cagnacci e Fellini (bada che le tette del Cagnacci non sono ‘perverse’ e ‘nevrotiche’ come quelle di Fellini, lo dicevano i Gesuiti del ‘600; mi permetto di segnalarti il mio contributo sulle tette del Cagnacci).

Che il cessato Gnassi voglia ancora incombere su palazzo Garampi è una buona notizia da sapersi, così ci sarà una ragione in più per non votare Jamil che nascerebbe senza autonomia come del resto già appare.

Vittorio Sgarbi è l’unico intellettuale al momento che abbia espresso il suo consenso al cessato Gnassi.

Il commento di Rimondini si riferisce alla intervista di Sgarbi al Carlino, che si conclude con questa affermazione: «Gnassi ha fatto tanto per valorizzare la cultura a Rimini, gli va dato atto. Io ho fatto la mia parte battendomi per la ricostruzione del teatro com’era e dov’era. Abbiamo altri progetti da realizzare insieme, se ne avremo il tempo: una mostra su Antonioni e Fellini, un’altra sull’eros nell’arte di Cagnacci e Fellini».

 

«Sgarbi parla bene di tutti i sindaci con cui lavora»
Tanto clamore per nulla… Sgarbi è imperscrutabile e incontrollabile. E’ un uomo libero. Chi prende per vangelo ogni cosa che dice non ha capito il personaggio. Non si occupa dei problemi altrui creati per arrivare al risultato. Non gli viene raccontata la verità su ciò che è accaduto nel percorso (Gnassi ha dichiarato che il fossato non esiste… che il rinascimento è cenere e Fellini – cioè lui – è il rinascimento di Rimini… la dice lunga). Sgarbi arriva, guarda e giudica quello che vede a seguito di quello che gli viene raccontato. Sicuramente dopo mezzanotte non c’erano più pannolini galleggianti e bambini esultanti nella fontana (né Sgarbi né tantomeno Gnassi li sopportano… a parte quando gli fa comodo e lui è un maestro in questo).
Quindi che Sgarbi parli bene del Sindaco è cosa risaputa, lo fa con tutti i sindaci con cui lavora. Citiamo solo alcuni interventi in occasione delle sue visite a Rimini.
13 settembre 2019 / alla Vecchia pescheria con i cuochi stellati della Brigata del diavolo… “Gnassi l’avrei chiamato a fare il ministro del Turismo. Perché io ho trovato raramente dei sindaci più bravi di me e Gnassi è uno di questi per l’entusiasmo, la passione e la visione che ci mette nell’amministrare”
01 agosto 2021 / Reduce dalla Notte Rosa e dalla “Milanesiana” dove avrebbe dovuto parlare di Fellini e Cagnacci e invece ha parlato di Caravaggio e Pasolini (a buon intenditor…), Vittorio Sgarbi inaugura la sede elettorale di Frisoni e Rinascimento, mentre lancia la candidatura di Enzo Ceccarelli, ha parole di elogio per il sindaco e dice che “il Pd farà fatica a trovare un sindaco di sinistra con idee di destra come Gnassi”.
Sgarbi o lo ami o lo odi. Detto questo, a Rimini come nel resto d’Italia, la lista “Rinascimento Vittorio Sgarbi “ è in coalizione nel centrodestra. Continuare a presentare Gnassi come se fosse il candidato Sindaco è volutamente fuorviante per l’elettorato. Il 3 ottobre si voterà per i candidati sindaci Sadegholvaad e Ceccarelli. Gnassi è il passato. Che il confronto sia sull’oggi.
C’è da notare che, a differenza delle scorse amministrative, i confronti elettorali fra i 2 candidati sindaci sono evitati da chiunque, forse perché consapevoli della debolezza del candidato del centrosinistra.

Cosimo Iaia Coordinatore Rinascimento-Sgarbi Emilia Romagna

COMMENTI

DISQUS: 0