“La Notte rosa merita di proseguire, ma la Molo che utilità ha?”

“La Notte rosa merita di proseguire, ma la Molo che utilità ha?”

Innovandone il format la Notte rosa è un’esperienza positiva e con un futuro. Ma sulla Molo Street Parade che occupa la parte più bella del nostro lungomare, da quest'anno interdetta alla maggioranza dei riminesi e dei turisti, e che richiede lo spiegamento di forze dell'ordine che si è visto, occorre una approfondita riflessione.

di Alessandro Ravaglioli

Mentre proprio ieri sono appena rientrato da Mosca dove mi sono dovuto recare per qualche giorno per motivi di lavoro, lo scorso weekend (quello della Molo) ho deciso volontariamente di passarlo in un bel agriturismo con piscina in quel di Coriano, evitandomi così in toto una doppietta di weekend festaioli simbolo della Rimini in stile Gnassi.
Forse sarò un po’ nostalgico ma non ho timore di ammettere che la Rimini che mi piaceva era quella della Marina Centro “salotto d’Italia” degli anni 70, del Paradiso di Gianni Fabbri, del Byblos del dottor Gennari ed in genere dei locali che facevano concorrenza alla Versilia ed alla Costa Azzurra e quindi certi eventi non solo non mi piacciono ma li evito pure volentieri.

Detto ciò ritengo che sia giusto rispettare pure i gusti degli altri e le dinamiche del marketing territoriale e quindi penso che la Notte Rosa nel complesso sia un evento positivo per la città di Rimini a livello di immagine sul piano nazionale (all’estero non sanno neppure che esiste) e che quindi magari innovandone il format sia un’esperienza da proseguire.
Viceversa non capisco l’utilità della Molo per la città di Rimini e più in generale non comprendo se trattasi di un evento di marketing territoriale dell’intera città di Rimini che può creare problemi di ordine pubblico, ed allora in questo caso andrebbe organizzato in un’area più idonea e dedicata a tali eventi (esempio il Marano), ben circoscrivibile can tanto di biglietto a pagamento senza creare particolari barriere per le famiglie che vogliono godersi la città in tranquillità, oppure se trattasi della festa degli operatori del porto (così come c’è la festa del Borgo, ecc.) ed allora come tutte queste feste non si può chiedere di pagare il biglietto e va resa permeabile ai cittadini, alle famiglie che vogliono trascorrere un serata in santa pace nella parte più bella del nostro lungomare.

Molo Street Parade. “Perché impedire alla maggioranza delle persone e delle famiglie di godersi l’area del porto?”

C’è qualcosa che proprio non mi torna, perché le altre feste territoriali sono aperte e la Molo no? Perché nelle altre feste al massimo c’è qualche vigile urbano che dirige il traffico ed invece per la Molo si devono mobilitare Polizia di Stato, Carabinieri e Vigili Urbani?
Come detto, la Molo non mi piace proprio e la evito volentieri, ma ammettendo anche che possa piacere ad altri che comunque rappresentano una minoranza della città, perché va impedito alla maggioranza delle persone e delle famiglie di godersi l’area del porto? E qual é l’utilità della Molo? Chi ne beneficia realmente e chi invece ne viene danneggiato?

Non mi si venga a raccontare la barzelletta che grazie alla Molo nel weekend c’è stato il pienone. Balle! Provengo da una famiglia di albergatori (da parte di mio nonno 7 fratelli tutti albergatori, da parte di mia nonna idem in 5), mia mamma ha gestito l’hotel di famiglia sino a qualche anno fa e da quanto ricordo l’ultimo weekend di giugno come tutti i weekend di luglio, il pienone c’è sempre stato a prescindere dagli eventi, anzi forse nei weekend degli eventi occorreva stare un po’ più sull’attenti nel prendere prenotazioni perché trattandosi di eventi di massa era più facile imbarcare un turista di bassa qualità che non faceva bene all’immagine dell’hotel stesso, per non dire peggio….

In tutto ciò mi astengo dal commentare nel dettaglio il balletto del bando/affidamento diretto, ma mi limito solo ad evidenziare che la pubblica amministrazione in genere se ha intenzione di fare un bando per l’affidamento di un servizio, un evento, ecc. lo deve fare con tempi ragionevoli tali da permettere a qualsiasi operatore di parteciparvi e non sotto data per poi passare il giorno dopo all’affidamento diretto.

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