L’Astronomicon di Basinio da Parma sarà custodito nella biblioteca Gambalunga

L’Astronomicon di Basinio da Parma sarà custodito nella biblioteca Gambalunga

"Crédit Agricole Italia ha accolto il nostro accorato appello"

Lo annuncia il notaio Fernando Maria Pelliccioni, che si è attivato, anche a nome di esponenti del mondo culturale riminese, nei confronti dei vertici della banca: "L'Astronomicon diventerà fruibile e consultabile con grande soddisfazione di tutti gli studiosi, soprattutto dei cultori della storia rinascimentale riminese e malatestiana".

“Crédit Agricole Italia ha accolto il nostro accorato appello e ieri mi ha ufficialmente comunicato che il gioiello di Basinio di Parma, il prezioso codice membranaceo in versi latini del XV°secolo, l’Astronomicon, verrà dato in deposito e custodia alla nostra magnifica Biblioteca Gambalunga, divenendo quindi fruibile e consultabile con grande soddisfazione di tutti gli studiosi, soprattutto dei cultori della storia rinascimentale riminese e malatestiana”. E’ il notaio Fernando Maria Pelliccioni a comunicare la positiva notizia. Ci eravamo occupati a più riprese dell’Astronomicon, a partire dall’inchiesta che aveva documentato come il codice fosse passato dalle mani di Carim a quelle di Crédit Agricole in occasione della acquisizione dello storico istituto di credito riminese al gruppo italo-francese.

L’Astronomicon è passato a Crédit Agricole: Carim si è fatta soffiare anche il prezioso codice di Basinio da Parma

Avevamo raccolto anche l’appello del notaio Pelliccioni, che adesso, dopo un meritevole impegno in difesa del patrimonio culturale della città, è approdato al risultato.

Il notaio Fernando Maria Pelliccioni

Il 10 maggio Pelliccioni, che per l’occasione ha coinvolto anche esponenti del mondo intellettuale riminese, ha scritto ai vertici di Crédit Agricole, al presidente Ariberto Fassati e all’amministratore delegato Giampiero Maioli.
“Con la fusione compiutasi l’anno scorso, la Cassa di Risparmio di Rimini è stata definitivamente acquisita per incorporazione dal Vs. prestigioso Istituto Crédit Agricole Italia spa, divenuto così pieno proprietario del patrimonio dell’incorporata. In tale patrimonio rientra l’Astronomicon di Basinio, che i cultori di studi umanistici definiscono in loco “il gioiello di famiglia”: un codice membranaceo, in versi latini, del XV° sec., che Carim riuscì ad acquistare, riportandolo a Rimini dopo cinque secoli di esilio”, si legge fra l’altro nella missiva. “L’opera, come è stato scritto, “…testimonia uno dei più importanti fenomeni della storia culturale riminese: la corte letteraria fiorita nella nostra città attorno alla figura di mecenate di Sigismondo Pandolfo Malatesta…”; un codice molto importante per Rimini sotto l’aspetto culturale ed artistico, ma ancor di più per la sua preziosa testimonianza della storia riminese e malatestiana di quel tempo, un unicum, indispensabile strumento di apprendimento e di studio del nostro passato e delle nostre tradizioni; in una parola documento fondamentale per la comunità riminese e per la sua cultura, come inconfutabilmente provato dalle opere (tanti scritti e meravigliosi approfondimenti storici e letterari) del grande filologo e storico, l’accademico Augusto Campana e di tanti altri cultori di storia e di arte del ‘400″.
Pelliccioni manifestava poi un desiderio, anzi un “sogno”, quello di “vedere” l’Astronomicon definitivamente riposto e custodito dove esso è nato, con quella particolare cura che un prezioso codice del XV° secolo richiede, visibile e consultabile, a disposizione di ricercatori e studiosi, come è giusto che sia; e Rimini ha la fortuna di contare su un custode davvero meraviglioso, la splendida Biblioteca civica Gambalunga: non una qualsiasi o una delle tante esistenti in Italia, ma la più antica biblioteca civica di tutta Italia (del 1619), un’eccellente realtà di cui la città va fiera, mirabilmente diretta, modernamente organizzata ed attrezzata per custodire, conservare e curare adeguatamente qualunque preziosa rarità documentale e libraria, consentendone la consultazione e lo studio all’utenza”.

“La Comunità della mia città, nella consapevolezza di chiedere un atto di grande, grandissima generosità, si affida al mecenatismo ed alla sensibilità di Crédit Agricole, per realizzare quel sogno, il proprio sogno, ora che il Vostro Istituto è divenuto diretto partecipe della vita di Rimini, compenetrato nelle sue attività economiche, naturale erede e prosecutore della vecchia Cassa di Risparmio, caratterizzata da quella sensibilità culturale tanto apprezzata dai riminesi, per i quali Carim era la vera e sola “Banca del loro territorio”, “la loro Banca”; e soprattutto, Illustri Signori, Rimini confida in Voi, perché in realtà solo Voi, che con tanta riconosciuta autorevolezza presiedete, rappresentate ed amministrate Crédit Agricole, potete essere i concreti artefici di tanto risultato. Ove appagaste le enunciate attese dei tanti riminesi, da tutta la città, dalle sue Istituzioni e dagli studiosi di più elevato livello, fino all’enorme massa di persone anonime, interessate per i più disparati motivi alle arti, alla storia e alle tradizioni di Rimini, si leverebbe un clamore di esultanza e di gratitudine da contagiare anche chi non conosce Basinio; come diceva Fellini, buon conoscitore della sua città, “se a Rimini c’è festa al Grand’Hotel o al Borgo, la festa è riminese e tutti brindano di gioia”. E concludeva: “Mi si permetta di chiedere a Voi Signori di compenetrarvi nello spirito mio e dei tanti che danno alla richiesta quella fondamentale importanza che spero di aver saputo esternare”.

L’appello è stato accolto. “Ho molto apprezzato la sensibilità culturale di Crédit Agricole”, commenta Pelliccioni, “che in soli due giorni dal ricevimento della nostra richiesta, ne ha esaminato il contenuto e deliberato l’accoglimento, comunicandolo al mittente in via diretta; una rapidità strabiliante che può solo significare rispetto per la nostra Comunità ed amore per il suo territorio, inconfutabile prova che la declamata “territorialità” di Agricole non è astratto attributo, ma concreto elemento ispiratore del suo agire per un legame profondo che quell’istituto intende avere con il territorio nel quale opera”.

A breve, l’Astronomicon dovrebbe quindi transitare dalla cassaforte della sede di piazza Ferrari di Crédit Agricole, dove è attualmente custodito, alla sezione dei codici antichi della Gambalunga.

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