Le manovre sulla Murri

Le manovre sulla Murri

Si sa poco, per non dire niente, ma i segnali sono molti. L'ultimo di cui si parla è che la Provincia abbia tolto il vincolo boschivo nella zona dell'ex lavaggio...

Al di là del titoli altisonanti sui giornali (anche per la Novarese sembrava cosa fatta, ma alla fine la società Renco non ha partecipato al bando: qui), dove i progetti si realizzano con la facilità con cui si acquista una copia in edicola, si sa poco, per non dire niente, ma i segnali sono molti. L’ultimo di cui si parla è che la Provincia abbia tolto il vincolo boschivo nella zona del lavaggio, che pur non appartenendo al sito Murri ne è parte integrante dal punto di vista urbanistico, essendo un unico comparto.
Non è un caso che dopo la revoca della Covenzioni a Rimini & Rimini, ebbi a scrivere che le due porzioni di area andavano divise urbanisticamente, non fosse altro perchè la colata di cemento nell’area ex lavaggio circa 200 appartamenti, veniva giustificata come motore immobiliare dell’intervento alla ex colonia Murri.
Se questo è quello che direbbero la logica ed il buonsenso, c’è anche un aspetto formale legato ad un ipotizzabile nuovo bando di assegnazione dell’area Murri, la quale continuando a trovarsi legata all’area lavaggio, va da sé che qualsivoglia soggetto che intenda partecipare ad un futuro necessario bando, dovrà prima accordarsi con la proprietà dell’area lavaggio.
C’è poi da considerare che stando a quello che è avvenuto alla Bolognese, ossia mettere in vendita il sito Murri per farne un albergo a 4 o 5 stelle, il risultato per la città sarebbe di non avere nessuna colata di cemento, una ex colonia riqualificata nell’aspetto sostanziale con una rigenerazione rivolta al ricettivo, e realizzando con l’introito della vendita un grande parcheggio sotto la parte dell’area Murri denominata Mediterranea.
Volendo essere concreto fino in fondo, credo che ipotizzare preventivamente la previsione urbanistica di soppalchi, sia ben poca cosa rispetto ad una immensa colata di cemento, e che entrerebbe perfettamente in quella logica urbanistica di “cemento zero”, prima Gnassi poi Jamil si sono vantati di voler attuare.

Giulio Grillo

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