Alice Parma a Santarcangelo, Piccioni a Misano, Morelli a San Giovanni in Marignano, Sabba a Verucchio, Giorgetti a Bellaria Igea Marina. Il voto locale premia le amministrazioni uscenti. Comune per comune, la mappa di un risultato che ribalta il dato delle europee.
Se alle elezioni europee è stata l’affermazione totale della Lega, alle comunali ha vinto la continuità. Da Misano, con Piccioni, anche se di misura su Cecchetto, a San Giovanni in Marignano (che riconferma Daniele Morelli) a Santarcangelo, passando per Verucchio. E Bellaria Igea Marina non fa eccezione col centrodestra.
Alice Parma (55,6%) ha sfoderato una gigantesca bocca di fuoco e i poteri locali hanno fatto quadrato attorno a lei. Si è beccata anche lo spot di Vittorio Sgarbi nell’occasione creata ad arte da Manlio Maggioli a pochi giorni dal voto. Per dirne una, ma sono stati diversi gli assist di cui ha beneficiato la sindaca. E’ riuscita anche a virare a proprio favore il punto di forte debolezza rappresentato dal progetto di “sventramento” della senologia del Franchini, con l’operazione editoriale sull’Ospedale civile di Santarcangelo che ha visto l’intervento diretto dell’Ausl. Ora però, chiuse le urne, gli elefanti entreranno nella cristalleria e faranno quel che è già stato pianificato da tempo ma che avevano sospeso per non influenzare negativamente il risultato. Maestri nella gestione del potere, non c’è che dire.
Santarcangelo resta una roccaforte del Pd, forse l’ultima di questa consistenza in provincia di Rimini. Gli elettori hanno voltato le spalle ad Alice Parma rispetto al suo appello a “scegliere un’Europa più libera, più forte ed equa”, e infatti hanno optato in maggioranza per la Lega, ma sul piano comunale hanno scelto ancora lei e la coalizione formata da Partito democratico, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo.
Domenico Samorani (quasi il 40%) ha fatto scricchiolare il sistema santarcangiolese, ma appena il Pd (e non solo quello di Santarcangelo) si è accorto del rischio che stava correndo ha serrato le fila e fatto di tutto per respingere l’assalto, utilizzando tutte le leve che un partito al comando da sempre può disporre. A chi ha cercato di ribaltare lo status quo è mancato l’appoggio di quei settori che sarebbero stati invece necessari per mettere a segno il colpo: mondo parrocchiale, associazionismo e tutte le realtà politiche alternative alla sinistra, che invece si sono divise. Il caso Santarcangelo dovrebbe essere utile al centro destra per cominciare ad immaginare in maniera totalmente nuova la partita che si giocherà fra due anni per il comune di Rimini, per non rischiare di incappare nella solita sceneggiatura.
Passa anche Stefania Sabba, relegando alla irrilevanza il candidato del Pd, costretta invece a fare i conti con Roberto Baschetti (centrodestra) che perde per soli 254 voti: 34,08% contro 38,82%.
A Misano non cambia nulla, grazie anche alla sortita (ancora pienamente da decifrare) di Claudio Cecchetto, “piovuto” misteriosamente nella terra di Giannini proprio nel momento di massima debolezza della lunga amministrazione di sinistra: Fabrizio Piccioni ha incassato il 39,11%, Cecchetto il 33,78%, Veronica Pontis il 19,33% e la 5 stelle Daniela Ruggeri il 7,79%.
Su San Giovanni in Marignano il discorso è presto fatto: il sindaco uscente Daniele Morelli (centrosinistra) ha messo in saccoccia il 77,13% dei consensi, lo sfidante Gabriele Ottaviani il 22,87%.
Bellaria Igea Marina nonostante la rincorsa lunga di Gabriele Bucci, la ferrea opposizione del movimento 5 stelle, alcune defezioni degli alleati nella maggioranza uscente e una stampa locale poco “amica” nei confronti della giunta Ceccarelli, si riconsegna senza esitazione nelle mani del centrodestra. Filippo Giorgetti (nella foto d’apertura) trionfa al primo turno con circa (al momento) il 54%.
A Saludecio continua il regno di Dilvo Polidori (centrosinistra) col 52,40%, gli stessi colori si impongono a Montegridolfo con Lorenzo Grilli (50,25%), mentre a Mondaino la spunta Massimo Giorgio per il centrodestra col 57,09%. A Poggio Torriana si afferma il centrosinistra con Ronny Raggini (62,28%) a discapito di Monica Brigliadori (37,72%). A Sant’Agata Feltria resta in sella il sindaco Cerbara sfidato senza successo da Paolo Ricci del centrodestra. Montefiore Conca: il sindaco è Filippo Sica (centrosinistra), col 58,31%, che ha battuto Massimiliano Forlani (41,69%). San Clemente: Mirna Cecchini forever (56,33%), seguita dalla pentastellata Sabrina Casamenti (22,41%), Sandro Ricci (12,47%) e Alfonso Scala (8,79%). A San Leo raccoglie il testimone di Mauro Guerra il suo “vice”, Leonardo Bindi (56,49%).
Infine Talamello, Casteldelci e Maiolo dove si sono presentate liste unitarie e dunque senza sorprese: i sindaci sono Pasquale Novelli, Fabiano Tonelli e Marcello Fattori.
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