Pd e Sel negano una rotonda al Beato Rivi

Pd e Sel negano una rotonda al Beato Rivi

Il seminarista fu ucciso dai partigiani durante la seconda guerra mondiale.

Va in onda l'incredibile a Santarcangelo. La mozione presentata dal consigliere Montevecchi per dedicare una rotonda (che di solito non si nega a nessuno) al beato Rolando Rivi è stata bocciata da Pd e Sinistra Unita (Sel più Rifondazione). Oltre a Fratelli d’Italia, Forza Italia, Progetto Civico e M5S, solo il consigliere del Pd Andrea Martignoni va controcorrente nel suo partito e vota a favore. Astenuto Andrea Novelli di "Una Mano per Santarcangelo". 


“Ho presentato questa mozione in occasione della memoria liturgica (29 maggio) del beato Rolando Rivi, ma ancora una volta l’ideologia cieca ha annientato il buon senso nel Consiglio comunale di Santarcangelo”. Esordisce così il giovane consigliere, eletto in Fratelli d’Italia, Matteo Montevecchi, che aggiunge: “È veramente molto triste vedere come i consiglieri comunali di maggioranza, per ordini di partito, votino con tanta sicurezza e come se fossero dei manichini, contro una mozione che chiedeva al Sindaco e alla Giunta di tenere in forte considerazione la figura del beato Rolando Rivi e di intitolargli una rotonda di Santarcangelo nei modi e nei tempi che sono necessari, per ricordare questo giovane martire di 14 anni, ucciso per odio ideologico a causa della sua fede, con il giusto riconoscimento. Riconoscimento che in tante città d’Italia è stato fatto nei confronti di tutti coloro che, come Rolando, sono stati vittime di qualsiasi estremismo ideologico politico.” Eppure una rotonda non si nega a nessuno, almeno a giudicare dal fiorire di intitolazioni di ogni tipo. Invece a Santarcangelo la toponomastica è soggetta a censura da parte della sinistra.
“Provoca sgomento ascoltare le parole di certi consiglieri di sinistra come Zaghini e Laura Ceccarini”, rincara Montevecchi. “Il primo aveva già affermato qualche mese fa in riferimento ai martiri delle foibe, che la giornata del ricordo dei morti è il 2 novembre e non il 10 febbraio. La seconda, durante il Consiglio comunale, ha iniziato a mettere in discussione i crimini compiuti dai partigiani comunisti della Brigata Garibaldi nel cosiddetto “Triangolo della morte” in Emilia Romagna, dove furono uccisi migliaia di italiani, tra cui anche il Beato Rolando Rivi. Un mix di negazionismo e giustificazionismo che non può e non deve essere tollerato”.
Montevecchi ne ha anche per il presidente del Consiglio comunale: “Mi fa specie vedere che Stefano Coveri voti contro una mozione dedicata ad un martire dichiarato beato il 5 ottobre 2013 dalla Chiesa Cattolica. Proprio lui, che si dichiara cattolico e partecipa alla vita parrocchiale di Santarcangelo, si è reso protagonista di un episodio meschino come questo. Ma non riesco a dichiararmi sorpreso, in quanto di giravolte “cattocomuniste” ne ho viste già tante da quando siedo in Consiglio comunale su tutti i temi, soprattutto sui valori non-negoziabili. Almeno faccia la cortesia di non dichiararsi più cattolico, perché siamo già troppo sommersi di ipocrisia”. Applausi di Montevecchi, invece, e per giunta “sinceri”, all’indirizzo del consigliere di maggioranza “ribelle” Andrea Martignoni: “Andrea ha dimostrato tanta onestà intellettuale con il suo voto favorevole alla mozione. Con il suo intervento ha cercato di spezzare il velo ideologico che purtroppo contraddistingue il resto della maggioranza, Sindaco Alice Parma compreso. Non ci è riuscito, perché è difficile cercare di far ragionare chi obbedisce esclusivamente a prescrizioni impartite senza riflettere. Ma Andrea ha dimostrato in prima persona di non essere asservito a nessun diktat e di essere disponibile al dialogo. Per questo lo ringrazio”. Chiosa finale: “Il beato cattolico spaventa ancora l’ideologia comunista, ma il suo martirio sarà sempre più forte della negazione della verità storica.”

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