Tanti saluti a piazzale Marvelli

Tanti saluti a piazzale Marvelli

C'era una volta un bel luogo verde e pieno di fiori. Si chiamava piazzale Tripoli. Le cartoline lo raccontavano. C'è oggi una spianata di cemento, ricoperta di moto, e brulla assai.

Qualche tempo fa avevamo parlato della Rotonda di Rimini, fiore all’occhiello di Marina Centro, in passato ricca di aiuole floreali e ben curata, poi divenuta un’arida e squallida spianata ridotta ad ospitare ridicoli tendoni circensi ed altre dozzinali chiassose manifestazioni che paralizzano la vita estiva della marina riminese e non solo (qui).
Nei tempi attuali la pratica di cui parleremo è pressoché in disuso, ma per lungo tempo fu un’usanza piacevole spedire una cartolina dal luogo in cui si villeggiava, o che si frequentava occasionalmente. Era un modo per far sapere ai destinatari che si visitavano nuove località, ed era altrettanto piacevole ricevere un saluto postale dall’Italia o dal mondo perché permetteva di conoscere un po’ la meta che il postino ci recapitava. Una sorpresa che apriva ad un senso di gratitudine verso i mittenti che si erano ricordati di noi coinvolgendoci in qualche modo nel loro viaggio. Le cartoline riprendevano, ricordo la famosa affermazione “un’immagine da cartolina”, i luoghi più belli e caratteristici di una località.
Anche Piazzale Tripoli – ora Marvelli – era il soggetto di molte di quelle belle immagini che si spedivano da Rimini, in cui campeggiava una bella aiuola, anche in questo caso ben mantenuta.

Piazzale Tripoli, 1965. Questa cartolina è in vendita su Ebay e ringraziamo Sara Bagno (emab81-snc) che ci consente di pubblicarla.

Altri tempi è vero, ma fino agli anni ’90, se non vado errato, quel giardino era ancora in ottime condizioni estetiche. Poi, per nostra riminese fortuna, l’accennata amena usanza di inviare cartoline è decaduta.

Sempre da Ebay, per gentile concessione di Gianni Leone (epokamania-it) lo spettacolare roseto che “incorniciava” la piazza.

Sì fortuna, perché se oggi qualcuno volesse farlo con quella Piazza ritratta, dovrebbe fare uso di prodotti datati visto che, immagino, un autore di cartoline non fotograferebbe mai lo scenario attuale di asfalto e moto, ben diverso dal passato e contrario al senso estetico e al buongusto.

Il presente. Molto meno roseo…

Questa è invece la situazione odierna, caratterizzata da una sciatteria generale, frutto di una emergenza (la necessità di mettere una toppa alla assenza di parcheggi) ma più in generale di un approccio abbastanza fantasioso alle opere pubbliche, lontano dalla realtà, in cui non si programmano le aree di sosta prima di intraprendere interventi importanti che hanno già cambiato, e cambieranno per sempre, il lungomare di Rimini.

E mentre coloro che non possono fare a meno di utilizzare l’auto per recarsi al mare, sono costretti ad improbabili, lontane e scomode soluzioni improvvisate dell’ultim’ora approntate alla bell’e meglio con i denari pubblici, affidandosi poi all’avventura di raggiungere la meta, la zona prossima alla marina è divenuta un immenso deposito di motocicli e una spianata grigia; sempre a spese nostre ovviamente, e con sparute brulle residue “aiuole” spelacchiate.

Questa è la cartolina che oggi verrebbe spedita dalla ex Piazza Tripoli. Ma, come già accennato, per nostra fortuna, quella pratica verso amici e parenti è in disuso.
È proprio vero che la città cambia, e qualcuno con grande presunzione se ne vanta pure! Ma ciò è avvenuto e avviene nell’incompetenza ed improvvisazione degli amministratori pubblici, che regnano sovrane da oltre un decennio ad opera di coloro che, con lauree di tutt’altro genere, si autoaccreditano come raffinati urbanisti. Meglio dire quindi tanti saluti a (e non da) Piazzale Tripoli, ora Alberto Marvelli.

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