Gianfranco Santolini, il vicepresidente Andrea Musone ed i consiglieri Fabio Po, Sanzio Sammarini e Marco Valcamonici hanno rassegnato le dimissioni. E denunciano: " L’autoproclamato comitato “Il Club ai Soci” ha ripreso i propri attacchi, in realtà non sono mai cessati. Le intromissioni sono ormai arrivate anche a pretendere di conoscere la quota che versano annualmente al CNR i soci titolari dei posti barca lungo il canale". Ma la reale posta in gioco non è "solo la sopraffazione dell’attuale Consiglio Direttivo, ma lo stesso Club Nautico Rimini, a vantaggio di un altro “sodalizio” con diversi obiettivi ed interessi". Presto nuove elezioni.
Mercoledì sera, al termine della seduta del consiglio direttivo, il presidente del Club Nautico Rimini, Gianfranco Santolini, il vicepresidente Andrea Musone ed i consiglieri Fabio Po, Sanzio Sammarini e Marco Valcamonici hanno rassegnato le proprie dimissioni. Cosa succede? Un vero e proprio terremoto. “Un anno di lavoro intenso, l’incremento dei soci e i successi a livello internazionale degli atleti del Club, che si è appena visto assegnare anche la Stella d’oro al merito sportivo del Coni, sono risultati straordinari a beneficio di tutti, anche della nostra Città. Eppure per qualcuno non sono bastati. L’autoproclamato comitato “Il Club ai Soci” ha ripreso i propri attacchi, in realtà non sono mai cessati, muovendo i propri associati all’interno del nostro Club Nautico Rimini”, spiega lo stesso Santolini.
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L’incremento degli attacchi e recenti avvisaglie gettano ora una nuova luce sul perdurante conflitto che “Il Club ai Soci” sta infiammando con la Presidenza del CNR ed i consiglieri che la sostengono.
La situazione è diventata insostenibile tanto da determinare la reazione dei soci del Club Nautico che nell’assemblea di domenica scorsa hanno chiesto alla Presidenza del CNR, praticamente quasi all’unanimità dei presenti, di denunciare i fatti alla Federazione Italiana Vela (FIV) ed alle commissioni disciplinari interne”, chiarisce ancora Santolini.
“Le intromissioni del concorrente autoproclamato “Il Club ai Soci” sono ormai arrivate anche a pretendere di conoscere la quota che versano annualmente al CNR i soci titolari dei posti barca lungo il canale; la richiesta porta la firma di due soci dissidenti uno dei quali riveste attualmente un ruolo di primo piano all’interno di Marina di Rimini.
Matura quindi la persuasione che la reale posta in gioco sia non solo la sopraffazione dell’attuale Consiglio Direttivo, ma lo stesso Club Nautico Rimini a vantaggio di un altro “sodalizio” con diversi obiettivi ed interessi“.
Da qui la decisione di dimettersi. Santolini, Musone, Po, Sammarini e Valcamonici “coerentemente con il senso di responsabilità cui hanno sempre improntato la loro amministrazione, hanno ritenuto che fosse doveroso risparmiare al Club Nautico Rimini lo stillicidio di un’ostinata conflittualità che, in ogni aspetto della vita sociale, trova sempre nuovi pretesti per alimentarsi, con effetti deleteri per l’intero sodalizio e per i Soci stessi e che mai negli 85 anni di storia del blasonato Club della nostra Città si sono verificati”. Il presidente e i quattro consiglieri hanno quindi rassegnato le proprie dimissioni, “ritenendo proprio dovere rimettere alla sovrana assemblea dei soci, che sarà presto chiamata a nuove elezioni ai sensi dello statuto vigente, una decisione di tale importanza sul futuro del Club Nautico Rimini, persuasi che solo il recupero di una coralità d’intenti e della serenità della vita sociale possa consentire al sodalizio di svolgere il proprio ruolo nella vita sportiva e culturale della città di Rimini”.
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