Sarebbe “colpa dell’umidità” se il Comune ha deciso di togliere il pregiato manto lapideo di via Bastioni Settentrionali e di sostituirlo con un’orrida striscia di asfalto nero. Lo ha dichiarato ai giornali l’assessore Sadegholvaad, nel tentativo di togliere d’impiccio il sindaco dallo scandalo. La classica toppa che è peggio del buco. Qui, numeri alla mano, vi dimostriamo perché. E ci chiediamo: l'amministrazione Ravaioli nel 2009 ha speso decine di migliaia di euro per dare alla città una strada pericolosa?
Abbiamo scovato Andrea Gnassi con le mani nel bitume: il caso di via Bastioni Settentrionali ha rovinato l’umore del sindaco, facendoglielo diventare della stessa tinta dell’(orrido) asfalto. “Proprio non ci voleva”, si sarà detto l’orgoglioso primo cittadino mentre ancora gongolava per le telecamere accorse a riprenderlo all’inaugurazione della passerella. E così, per smarcarsi dalla figuraccia, sono arrivate le dichiarazioni del suo più fidato compagno di poltrone in giunta, forse per sviare l’interesse dell’opinione pubblica, come si fa quando si cerca di nascondere la polvere sotto il tappeto. Protagonista della missione impossibile Jamil detto “Sadegholvlaad” (copyright Riminiduepuntozero) per via della sua propensione a cannibalizzare i cittadini con le multe.
Ma la fretta di parare il colpo ha fatto sì che la toppa riuscisse peggiore del buco. Infatti, le dichiarazioni rese di sabato – si badi, senza nemmeno impegnarsi con uno straccio di nota scritta – dall’assessore ai lavori pubblici non convincono e, quel che è peggio, sono contraddette dai fatti. In breve: Jamil Sadegholvaad ha detto una bugia bella grossa infiorettandola con qualche promessa vaga, non verificabile, sperando di far passare in tal modo la bufera abbattutasi sul sindaco.
Ecco qua. Sostiene Sadegholvaad:
“Si tratta di un intervento provvisorio. Entro i prossimi sei mesi è previsto il completamento dell’intervento in via Bastioni, con il ripristino del selciato. Stavolta però il selciato verrà posizionato solo sui lati della strada, mentre la parte centrale della carreggiata resterà asfaltata. Questo perché si è valutato come la strada, prima, fosse molto pericolosa soprattutto per chi la percorreva in bici e in moto. Si sono verificati tanti incidenti, specie nei giorni di pioggia: con la Soprintendenza si è valutato di privilegiare la sicurezza”.
Le sue dichiarazioni in una seconda versione:
“Quella strada di asfalto nero che in questi giorni tutti possono vedere non è definitiva, si tratta del fondo, ha bisogno di un periodo di posa. Fra qualche mese interverremo con un tappeto di asfalto colorato e il porfido ai due lati. Via Bastioni Settentrionali aveva una pavimentazione pericolosa per la circolazione, in particolare i mezzi a due ruote: biciclette, scooter e moto. Diventava molto scivoloso quando pioveva, a volte bastava un po’ di umidità per creare problemi. E’ stata una scelta legata alla sicurezza”.
Traduciamo dal “garampese”, al contempo svelando qualche altra magagna.
1) “L’asfalto è un intervento provvisorio”: com’è buono lei… (ci mancherebbe altro che fosse definitivo).
2) “Entro i prossimi sei mesi è previsto il completamento dell’intervento”: eppure questo non è scritto nel progetto Tiberio – Comparto 4, nemmeno nella variante di fine 2017 che ha fatto lievitare la spesa pubblica a 950mila euro. L’hanno deciso in giunta dopo la sollevazione popolare? Se è così, ce lo dicano chiaro e tondo ed esibiscano progetto, delibera, impegno di spesa e cronoprogramma.
3) L’asfalto è un “fondo, ha bisogno di un periodo di posa”: e bravo l’assessore ai lavori pubblici, che fa circolare migliaia di mezzi leggeri e pesanti ogni giorno non su di un manto stradale stabile e collaudato, ma su “un fondo” in via di assestamento. La volta prossima facciamo qualcosa di più vintage, una carraia bianca in terra battuta…
4) “Il selciato verrà posizionato solo sui lati della strada, mentre la parte centrale della carreggiata resterà asfaltata”; anzi, no, “interverremo con un tappeto di asfalto colorato e il porfido ai due lati”. Porfido e selciato sono due cose diverse, Sadegholvaad sa di che parla? Quanto all’asfalto colorato la Soprintendenza dov’è? Ha qualcosa da dire sul paesaggio urbano di Rimini, con duemila anni di storia? Oppure il colore da scegliere ce lo giochiamo ai dadi con l’assessore?
5) “Con la Soprintendenza si è valutato di privilegiare la sicurezza”: e qui siamo alla satira. Davvero dobbiamo pensare che la Soprintendenza alle Belle Arti di Ravenna, la prima istituita in Italia con Regio Decreto n. 496 del 02/12/1897, primo direttore Corrado Ricci, oggi perde il tempo con l’assessore a discutere di bike-sharing e circolazione stradale? Diteci tutto, ma non questo.
6) “E’ stata una scelta legata alla sicurezza”: ma ciò equivale a dire che la passata amministrazione, sempre a guida Pd, nel 2009 ha speso decine di migliaia di euro per dare alla città non un buon servizio ma una strada pericolosa. Se la vedano tra loro: i dirigenti comunali sono gli stessi di allora, i politici idem (Gnassi controllava l’operato di Ravaioli-Melucci da segretario del partito di maggioranza, Sadegholvaad era assessore provinciale alla Valorizzazione dei centri storici).
7) “Via Bastioni Settentrionali aveva una pavimentazione pericolosa per la circolazione”, “Diventava molto scivoloso quando pioveva, a volte bastava un po’ di umidità per creare problemi”, “Si sono verificati tanti incidenti, specie nei giorni di pioggia”. Menzogna. Anzi, per non darle troppa importanza, è solo una penosa bugia. Via Bastioni Settentrionali, intesa come rettilineo, quello famoso delle pietre ottocentesche fatte fuori dal duo Gnassi-Sadegholvaad, ha sempre registrato un basso indice di lesività, che semmai era leggermente più alto PRIMA della posa del manto lapideo. Nel quinquennio 2001/2005 ha segnato 11 incidenti con 9 feriti, nel decennio successivo (2006/2010) 7 incidenti con 4 feriti. Le cifre sono molto basse: un incidente senza feriti nel 2011, 6 nel 2012 con 3 feriti, 5 con 8 feriti nel 2013, meno di 2 incidenti nel 2014 e così anche nel 2016. Visto che i giorni di pioggia a Rimini sono mediamente 77 all’anno, in via Bastioni Settentrionali nell’anno peggiore i sinistri sono stati 0,07 per ogni giorno piovoso: sarebbero questi i “tanti incidenti” della dichiarazione di sabato?
Strano: questi dati li sappiamo trovare noi, e non li dice Sadegholvaad, proprio lui che è pagato per fare l’assessore alla polizia municipale da cui dipende la pubblicazione dei dati stessi…
Concludiamo con un paio di domande: assessore, lasci perdere bugie e promesse al vento, ci dica piuttosto con chiarezza dove sono andate a finire le selci, in parte ottocentesche, che ricoprivano via Bastioni Settentrionali per centinaia di metri quadrati. Un manto lapideo pregiato, costato un sacco di soldi ai contribuenti, che secondo il progetto del Comparto 4 doveva essere prima rimosso ma poi anche ripristinato. Il titolare della delega ai lavori pubblici ci spieghi infine perché il costo del rifacimento stradale è stato incredibilmente calcolato in 2mila euro, cifra con la quale non si riesce nemmeno ad aprire un cantiere. Che cosa nascondono questi numeri?
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