Torna finalmente a respirare la scultura di Castagna in piazzetta Teatini

Torna finalmente a respirare la scultura di Castagna in piazzetta Teatini

Alla patina lasciata dal tempo e dall'inquinamento, si era aggiunta la firma dei graffitari da strapazzo. Interessato del problema, il direttore dei Musei comunali non ha perso tempo. Adesso resta da rimediare alla più che quarantennale mancanza di una delle due teste. E sperare che termini la processione delle teste vuote che portano i cani a innaffiare la base delle «Due figure».

Dopo il recente sfregio subìto dalla scultura di Giuseppe Castagna (1932 – 2017) in piazzetta Teatini, Giovanni Sassu, storico dell’arte che da poco più di un anno è alla direzione dei Musei di Rimini, dietro richiesta di alcuni riminesi amanti dell’arte e del decoro della loro città (per fortuna ce ne sono molti), in tempi brevi ha fatto in modo che fosse inviata una squadra specializzata per la ripulitura del monumento, imbrattato da ignoti “artisti”.

Lo stato in cui versava l’opera di Pino Castagna prima dell’intervento di ripulitura.

Ieri mattina, due addetti della ditta incaricata sono all’opera con l’attrezzatura utile al caso. Oltre ad avere perfettamente eliminato la vernice nera, noto che i tecnici stanno ripulendo l’intera statua ingrigita dal tempo e dall’inquinamento. Dopo alcuni minuti e qualche domanda rivolta agli operatori, quando me ne vado gli specialisti naturalmente sono ancora al lavoro con le apposite lance, ma è già del tutto apprezzabile la differenza tra prima e dopo il trattamento.

Torno a dare un’occhiata nel tardo pomeriggio, a lavoro terminato. L’unica parte rimasta ingiallita, purtroppo si nota intorno alla base della scultura. Più tardi, mi viene spiegato il motivo del mancato nitore. Io lo interpreto così: in merito alla parte ambrata dobbiamo dire grazie a proprietari più ignoranti dei loro cani, condotti allegramente al pascolo nella piazzetta, trattata evidentemente a mo’ di orinatoio. Usanza questa che peraltro inonda democraticamente un po’ tutta la città. Comunque sia, ora so che tecnicamente per riportare all’originario candore la scultura anche nella zona basale, sarebbe stato necessario un intervento ad hoc, non previsto nello specifico frangente.

L’opera “Due figure” di Pino Castagna, acquistata dal comune di Rimini al termine di una delle belle e importanti mostre (“Città Spazio Scultura”, ’73 – ’80) ideate e organizzate dal grafico riminese Giancarlo Valentini, dopo ben quarantacinque anni è tuttora mancante di una testa. L’apicale arto lapideo attualmente giace in un magazzino comunale in attesa di legittimo “ricongiungimento”. Otto diversi sindaci di Rimini, alcuni dei quali eletti per più mandati, durante i nove lustri trascorsi sullo scranno più elevato di Rimini non sono stati in grado di restituire alla cultura riminese (a proposito di candidature) l’opera di uno scultore di fama internazionale che ha esposto, partecipato a manifestazioni importantissime e avuto riconoscimenti in tutto il mondo, compresa Tokyo, quando nello stesso anno in cui partecipò a “Città Spazio Scultura” a Rimini, espose nella capitale giapponese presso la galleria Wako.
Dato il felice esito dell’intervento di ripulitura eseguito, auguriamoci che finalmente chi di dovere decida infine di riunificare le teste della coppia. Non rimane che completare “Due figure”, per non farne una di palta…

COMMENTI

DISQUS: 0