Torna Zafra: lo storico gruppo riminese in concerto per Avsi

Torna Zafra: lo storico gruppo riminese in concerto per Avsi

Il 29 novembre al Teatro Verdi di Cesena l'eccezionale ritorno del gruppo vocale-strumentale riminese che negli anni 70 e 80 raggiunse un notevole successo. Sarà l'occasione per riascoltare il repertorio intramontabile che ha fatto di Zafra una esperienza musicale innovativa e seguita da un pubblico vastissimo in Italia.

Il gruppo vocale-strumentale Zafra (voci, chitarre, charango, percussioni e fiati), formato da riminesi e nato all’interno dell’esperienza di Cl, negli anni 70 ha raggiunto una popolarità che è andata ben oltre i confini locali. La sua forza è stata il frutto di una serie di fattori: la qualità artistica, data anche dalla presenza di alcuni cantautori, e poi la novità e freschezza espressive, il genere popolare e la cultura musicale legata a diverse tradizioni, in particolare latino-americana. E anche alla costola più leggera che si formò all’interno di Zafra e che diede vita ad un originale gruppo di cabaret, Arfaz.

Zafra in una immagine di repertorio dello spettacolo Mecchano

Zafra in una immagine di repertorio dello spettacolo Mecchano

Furono impegnati a lungo, anche se i componenti del gruppo svolgevano principalmente professioni diverse, in tournées di successo in decine e decine di città italiane, approdando anche in televisione. Ora ritornano, per una nobile causa, ovvero sostenere i progetti di Avsi e Orizzonti (#TendeAVSI) in diversi paesi del mondo, con il concerto “Grazie alla vita”: il 29 novembre, alle 15.30, al Teatro Verdi di Cesena (è bene prenotarsi all’indirizzo email concerto.zafra@gmail.com perché il pubblico accorrerà numeroso).
Per i tanti estimatori di Zafra si tratta di una bella notizia. Anche perché torna a materializzarsi il gruppo storico quasi al completo. Ci saranno infatti Marina e Guya Valmaggi, Laura Amati, Cristina Seguiti, Rosella Bilancioni, Gabriella Mazzoli, Elena Granata, Emanuela Ricci, Daniele Donati, Angelo Casali, Ciro Picciano, Franco Alaimo, Gabriele Castellani, Romeo Zammarchi, Franco Gabellini, Anacleto Gambarara e Marco Balestri. E riproporranno i brani più rappresentativi della storia di Zafra, partendo da Cicatriz e Grazie alla vita fino ad arrivare alle loro produzioni – La danza della pioggia, Icaro, Le veglie e i maghi – e traduzioni di brani latino-americani come Costruzione di Chico Buarque o Maria di Victor Jara e Al final di Silvio Rodriguez. Non mancheranno incursioni nei repertori più ironici, da L’alternativa a Avrei voluto essere una banda.
Un nome un po’ esotico (in cubano Zafra è la raccolta della canna da zucchero), che vuole significare un’espressione comunitaria e corale, e una verve tutta romagnola, sono i tratti distintivi del gruppo che sfornò anche Lp in vinile (il primo, nel 1974, Cicatriz) per le edizioni Jaca Book. Si sono riuniti di rado dopo gli anni segnati da un’attività continuativa, che li ha portati anche a collaborare sul versante della ricerca e dell’esecuzione musicale con artisti del calibro di Orazio Costa Giovangigli, Giorgio Albertazzi e Nando Gazzolo, Franco Graziosi ed altri. Una di queste occasioni fu il concerto di José Carreras al Meeting del 1992 e sempre per Avsi alla fine degli anni 90 si ritrovarono per incidere Christmas’ way (ancora disponibile presso la casa editrice Itaca).

Al Teatro Romano di Verona (durante le prove) nel 1978

Al Teatro Romano di Verona (durante le prove) nel 1978

Spettacoli come Grazie alla vita e Mecchano sono stati veri e propri cult che hanno dato a Zafra una notorietà davvero significativa, tanto che agli inizi degli anni ’80 incisero per Rca l’Lp Concerto.
Non si può non ricordare che una scintilla all’origine della crescita di Zafra è stata sicuramente la figura di don Giancarlo Ugolini, che spronava sempre ad investire i talenti, in ogni campo, in una prospettiva missionaria.
“Su invito dei tanti amici che non hanno mai smesso di amarlo e dei giovani incuriositi dai racconti dei loro genitori, a distanza di circa quarant’anni dal suo primo spettacolo, Cicatriz, e ad una ventina dall’ultimo, il gruppo Zafra ritorna in un concerto che ripropone i brani ed i temi più significativi della sua storia”, annuncia l’invito al concerto del 29 novembre. “Un’occasione unica, realizzata da artisti accomunati dalla gratitudine per la storia bella che li ha accarezzati nel loro percorso umano. Non un revival, ma, al contrario, il riconoscimento che l’attrattiva e il desiderio non si deteriorano mai, anche in canzoni custodite nello scrigno della memoria. E guardando in faccia la bellezza potersi ridire che “finito il viaggio partiremo ancora”, che “finito il viaggio comincia un cammino e, finito il viaggio, restiamo io e te, intatti”.” Non si può mancare (posti permettendo) e per gli esclusi bisogna sperare che Zafra metta in calendario anche una uscita riminese, magari natalizia. (c.m.)

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