In tempi normali, distanti da una competizione elettorale accesa e incerta come quella che sta spaccando la sinistra, da sempre al governo della città, a causa della combattuta individuazione del candidato sindaco, la partnership fra la Dmc del Comune e Rinascita Basket Rimini non avrebbe destato nessun sospetto. Ma con il laboratorio civico a guida Maresi in piena attività, le cose cambiano.
Ma Moreno Maresi, vicepresidente di Rinascita Basket Rimini, è ancora presidente di Sarà? Cioè del «laboratorio civico» che ha fatto la sua comparsa sulla scena pubblica riminese lo scorso novembre e che in molti hanno interpretato come una potenziale lista civica in vista delle imminenti elezioni, fino a ritenerla «pronta a sostenere il centrosinistra» e il suo leader impegnato a «traghettare un gruppo di giovani riminesi verso le comunali del 2021»? (Carlino 31 ottobre 2020). Non si è letto di una rinuncia.
Era il 30 ottobre quando Maresi spiegava alla stampa in veste di presidente del gruppo civico: «Lavoreremo per dare più forza al cambiamento di Rimini, che deve essere sempre di più innovativa, all’avanguardia, una città europea. Qui non c’è l’idea di qualcuno che si candida, c’è l’idea di qualcuno che vuole impegnarsi per la propria città, per il territorio».
Ma dietro le quinte si è mormorato che una spinta decisiva all’accelerazione decisa da Emma Petitti nella direzione della sua discesa in campo (non a caso avvenuta ai primi di novembre) sia stata determinata proprio dalla sortita di Sarà, giudicata come “ispirata” anche dal sindaco Andrea Gnassi. E un esponente di spicco del Pd, Juri Magrini, commentava (qui): «Sarà interessante confrontare le “sue” proposte (di Maresi, ndr) sia con quelle che porterà il PD sia con quelle del resto della coalizione che vorrà partecipare alle primarie».
Perché questa premessa? Perché Visit Rimini, Destination Management Company del comune, ha annunciato la partnership con Rinascita Basket Rimini in termini di promozione della città (qui il comunicato stampa). Fosse accaduto in un altro momento, nessuno avrebbe drizzato le antenne. Ma che avvenga hic et nunc qualche perplessità la pone.
L’obiettivo dichiarato di questa sinergia è nobile, perché si tratta di spendere una esperienza sportiva in chiave di valorizzazione della Rimini turistica e non solo. Ma la scelta è caduta in un periodo abbastanza complicato e particolare, segnato da una competizione elettorale che sta provocando uno scontro mai visto prima nel campo della sinistra da sempre insediata a palazzo Garampi. L’impressione di un incartamento pericoloso ce l’hanno in tanti, dentro e fuori il Pd e anche nella coalizione. E’ uno snodo cruciale quello che il Pd ha davanti a sé, tanto è vero che il segretario nazionale Enrico Letta ha deciso di andare a vedere le carte e sta maturando un’idea che somiglia ad una sorta di commissariamento del partito (non solo quello di Rimini) per sbrogliare la matassa del candidato.
Leggere poi nel comunicato stampa ufficiale di Visit e Rbr parole che suonano come uno spot in favore del racconto del «cambiamento in atto di Rimini», di «com’è cambiata e come cambierà», aggiunge altre note dal sapore un po’ politico. Fra le tante coincidenze, c’è anche un particolare del video di Rinascita Basket Rimini per VisitRimini: il tour con palla alla mano fra i simboli turistici e le bellezze storiche e ambientali della città, fa tappa pure a casa di Maresi (qui sotto e nella fotografia d’apertura). Magari un puro caso. Forse il cestista ha trovato semplicemente chiusa la finestra del presidente di Rinascita Basket Rimini Paolo Maggioli. Però mettendo insieme tutto, compreso quello stile un po’ propagandistico che filtra non da oggi dai comunicati di Visit Rimini, si ha la sensazione di non essere finiti in un bel canestro.
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