Non è un semplice cambio di uffici. La storica sede principale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna a Rimini, in via IV Novembre dal 1970, dal 7
La nuova sede di Bper in viale Roma a Rimini
Non è un semplice cambio di uffici. La storica sede principale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna a Rimini, in via IV Novembre dal 1970, dal 7 aprile si trasferisce nel “Palazzo Boldrini” in viale Roma angolo via Gambalunga, dove ha sede anche lo studio Boldrini, appunto, e com’è noto Giosuè Boldrini è da qualche anno vicepresidente della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Che fa, si porta in “casa” le sedi della banca di cui siede al vertice, come si mormora a Rimini? “Le ragioni vanno solo ricercate nel notevole risparmio di denaro in relazione al minor canone di affitto e nella maggiore fruibilità dei nuovi locali a vantaggio della clientela e dei dipendenti”, ribattono da Bper.
Ma andiamo con ordine. Di certo fervono i lavori per il posizionamento delle nuove insegne e su entrambe le facciate si può già leggere che manca poco alla inaugurazione: “Ancora pià ascolto. Prossimamente”. E poi la data di lunedì prossimo.
All’origine del cambio c’è soprattutto una questione di affitto. Rimini 2.0 accennò al caso portando allo scoperto il tema dei conti in rosso della Diocesi. Fra gli argomenti affrontati nel famoso presbiterio dello scorso ottobre, c’era anche l’annunciato addio della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che dopo una quarantina d’anni ha deciso di lasciare i locali della Curia (per la precisione di proprietà del Seminario) facendo venir meno una entrata sostanziosa della quale le finanze della Diocesi beneficiavano da lungo tempo. Si è parlato di circa 300 mila euro annui. E non sarà facile rimpiazzare una somma come questa. Secondo questa versione Bper avrebbe dunque chiesto di abbassare in maniera significativa il canone ricevendo una risposta negativa dalla Curia e da qui la decisione di andarsene.
C’è però anche chi sostiene che, così come altri affittuari (uno dei quali sempre nello stesso edificio di via IV Novembre) hanno rinegoziato al ribasso gli affitti, allo stesso modo la Curia avrebbe volentieri concesso una riduzione anche alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna pur di non perdere un cliente di quel valore. Che però ha seguito un’altra strada. Peraltro anche a Marina Centro nei mesi scorsi la vecchia filiale di viale Vespucci si è trasferita all’interno dell’ex Embassy, praticamente a breve distanza, anch’esso riconducibile alla famiglia Boldrini.
Quali le motivazioni di questi cambi di sede, dunque? L’abbiamo chiesto a Bper ed ecco la risposta che Massimo Versari, direttore area Romagna e Marche, fornisce a Rimini 2.0: “Già da qualche tempo la Banca stava cercando locali più idonei al nuovo modello organizzativo, ma soprattutto locali che avessero un canone di affitto molto più contenuto rispetto a quello pagato per i locali di via IV Novembre. L’opportunità è maturata quando si sono resi disponibili quelli di via Roma/angolo via Gambalunga che in precedenza erano occupati da Unicredit. Le trattative hanno trovato ulteriore concretezza in ragione del minor canone di affitto richiesto per tali locali che permettevano un cospicuo risparmio di denaro per il nostro Istituto”. Ma c’è anche un altro elemento che si aggiunge a quello economico: la migliore idoneità dei nuovi locali: “Sono disposti su un unico piano, a differenza di quelli di via IV Novembre che sono disposti su due e che rendevano più disagevole l’afflusso della clientela e non permettevano sinergie fra i vari uffici interni. La nuova sede, tutta disposta su un unico livello, infatti, è stata allestita tenendo ben presente il nuovo modello organizzativo della nostra Banca che vuole essere più proattivo nei confronti della clientela e maggiormente sinergico fra i vari uffici interni”, spiega Versari.
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