Garante per i diritti dei detenuti, l’assessore Lisi fa dietrofront sulle accuse a Grassi

Garante per i diritti dei detenuti, l’assessore Lisi fa dietrofront sulle accuse a Grassi

Sa tanto di atto di riparazione la presa di posizione odierna del vicesindaco e assessore Gloria Lisi in merito alla vicenda Garante per i diritti dei

Sa tanto di atto di riparazione la presa di posizione odierna del vicesindaco e assessore Gloria Lisi in merito alla vicenda Garante per i diritti dei detenuti. La polemica era divampata lo scorso luglio con le dimissioni di Davide Grassi, che in buona sostanza disse: dall’amministrazione comunale non sono stato messo nelle condizioni di operare, a partire dalla mancanza di un ufficio adeguato.
Gloria Lisi rispose con un attacco durissimo nei confronti di Grassi: “Sin dai giorni successivi al suo insediamento il dottor Davide Grassi non ha fatto altro che cercare ogni pretesto per aprire un contenzioso con l’Amministrazione comunale”. Fece esplicito riferimento anche a presunte lamentele di Grassi sulla “indennità economica”. Furono scintille e l’ex garante minacciò querele.
Ora Gloria Lisi indossa i panni del pompiere, come si può leggere nel testo che segue e che ha appena inviato alla stampa: “Con il presente comunicato, la sottoscritta intende tornare sulle dimissioni presentate dall’Avvocato Davide Grassi, del 7 luglio 2015, dal ruolo di Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, chiarendo la propria posizione e, in particolare, precisando il senso delle precedenti dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa sull’argomento. La scrivente, invero, nonostante le diverse vedute sulla organizzazione dell’ufficio del Garante delle persone private della libertà personale, non ha inteso in alcun modo fare allusioni a condotte scorrette, addirittura illecite da parte dell’Avv. Davide Grassi. Nessuno, tanto meno l’Avv. Grassi, ha fatto pressioni sotto diverse forme affinché venissero sborsate somme di denaro in suo favore per il suo incarico. Le questioni che hanno portato l’Avv. Grassi a dimettersi dall’ufficio di Garante non sono mai state di carattere economico.
In realtà, con quel comunicato ho ritenuto di replicare, seppur non fossi nemmeno stata chiamata in causa, a quella che per me non era una critica accettabile in punto di insufficiente collaborazione e mancata predisposizione di risorse. A volte  si  eccede nell’esprimere le proprie opinioni, e può capitare anche a noi amministratori. Conosco l’Avvocato Grassi da diverso tempo e posso confermare di avere grande stima nei suoi confronti.
L’Avvocato Grassi ha sempre cercato di fare gli interessi delle persone private della libertà personale nel legittimo esercizio delle funzioni attribuitegli proprio dal Comune di Rimini sulla base di un’accurata selezione dei necessari requisiti professionali.
Purtroppo, l’Avv. Grassi ha maturato con il tempo la scelta di rassegnare le proprie dimissioni perché riteneva di non avere gli strumenti adatti per operare in serenità e l’amministrazione ha dovuto prenderne atto, pur ringraziandolo per l’opera resa nei precedenti mesi”.

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