Il sindaco Gnassi vuole il casello al Gros, la Provincia (a guida Gnassi) dice no

Il sindaco Gnassi vuole il casello al Gros, la Provincia (a guida Gnassi) dice no

Nel Psc approvato il sindaco Gnassi ha inserito all'ultimo momento un emendamento che prevede un terzo casello sull'A14, esattamente tra l'aeroporto "

Nel Psc approvato il sindaco Gnassi ha inserito all’ultimo momento un emendamento che prevede un terzo casello sull’A14, esattamente tra l’aeroporto “Fellini” e il Gros. Secondo Palazzo Garampi la scelta si giustificherebbe essendo il Gros “il polo attrattore di commercio all’ingrosso più grande in provincia di Rimini e tra i più grandi in regione”.
Ma la Provincia, presieduta da Andrea Gnassi, demolisce l’idea in modo perentorio: “La previsione di un nuovo casello autostradale in prossimità del “Gros”, introdotta in controdeduzione, non è conforme al Ptcp, che individua nella tavola A l’assetto evolutivo del sistema provinciale specificando lo schema della mobilità di rilevanza sovralocale. In particolare, si ritiene opportuno evidenziare che tale previsione è collocata a meno di 1,5 chilometri dal casello di Rimini Sud, dove lo svincolo della variante alla SS 16 già assolve alla funzione di distribuire i flussi in uscita dall’autostrada verso il contesto urbano e le funzioni di alta specializzazione”. Caro sindaco, dunque, che c’azzecca una ulteriore uscita così ravvicinata a quella esistente?
Nulla. Tanto è vero che la Provincia chiede, senza se e senza ma, “di eliminare la previsione di un nuovo casello autostradale, in conformità a quanto definito dalla tavola A del Ptcp”. Lo scrive il dirigente politiche territoriali, lavori pubblici e mobilità della Provincia.
E pensare che sul terzo casello si era già buttato a pesce il consigliere regionale Pd Giorgio Pruccoli, che lo aveva definito “giusto e fondamentale gestire il traffico diretto al Gros e all’aeroporto” (soprattutto per il secondo c’è un gran traffico in effetti).
Ma c’è anche un’altra sottolineatura con la matita rossa, e riguarda un progetto molto caro al sindaco: il parco del mare. Sul quale c’è molta attività di contorno, dalle manifestazioni d’interesse in qua e fino al gruppo di lavoro che dovrà valutare le proposte. Tutto bello e mediaticamente funziona anche bene. Ma, dice la Provincia, “occorre precisare in maniera esplicita quale sia lo strumento che permette di attuare gli interventi previsti per la realizzazione del Parco del Mare anche in regime transitorio, in attesa dell’approvazione del primo POC. Si chiede pertanto di provvedere in merito”. Chiaro, no? Non di sola fuffa vivono le pubbliche amministrazioni.

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