“Intrecci di gusto”: tre giorni sul vino e il turismo

“Intrecci di gusto”: tre giorni sul vino e il turismo

Evento da mettere in agenda quello organizzato dalla Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Rimini. Dal 2 al 4 febbraio al Teatro degli Atti.

La Strada dei vini e dei sapori lancia una bella iniziativa: “Intrecci di gusto”. Tre giorni, perfetti anche nel numero, per parlare di quel tesoro rappresentato dai vini della provincia di Rimini. Il buon vino merita il palcoscenico, e infatti l’evento è ospitato al Teatro degli Atti, dal 2 al 4 febbraio.

Si parte con “il vino di Rimini” (2 febbraio dalle ore 15 alle 17), una sorta di presentazione del meglio della produzione enologica locale, a confronto col passato e guardando al futuro, con al centro ovviamente lui, il Sangiovese. Prenderanno la parola Sandro Santini, presidente del Consorzio Strada dei vini e dei sapori dei colli di Rimini, gli enologi Luca D’Attoma e Lorenzo Landi, Angelo Totaro (direttamente dalla cantina di San Patrignano) e Roberto Mascarin (San Valentino).

Si prosegue domenica (ore 10-12) parlando di “A Rebola d’arte”, un vino speciale tesoro della nostra enologia. In questo caso a dibattere saranno Francesco Falcone (giornalista), Stefano Romani (agronomo), Bruno Piccioni (sommelier Ais), Franco Galli della omonima cantina e Davide Bigucci del Podere Vecciano.

Infine, lunedì (ore 10-13), “Il cibo oltre il km 0”. Ristoratori, produttori ed artigiani del cibo si confrontano su come potenziare il rapporto tra protagonisti della ristorazione, su accoglienza gastronomica e turismo, un capitolo decisivo per la nostra destinazione. Intervengono Stefano Bonini (Trademark Italia), Giuliano Canzian (“Dallo Zio”), Mariano Guardianelli (“Abocar due cucine”), Ilia Varo (Agriturismo “I muretti” di Montecolombo), Mario Celotti (“Baita la tiperia” di Montefiore Conca), Giancarlo Crociati (“La Matta” di Novafeltria”). Sono previste degustazioni (a pagamento), mentre l’ingresso agli incontri è libero.
Un parterre eccellente e contenuti di assoluto rilievo per una città come Rimini.

Al tema ha già cominciato a dedicarsi Enrico Santini nella rubrica “il rurale” di Rimini 2.0, e c’è da scommettere che proseguirà sul ghiotto filone. “Facciamo rete, creiamo sistema. Andiamo di moda…”, ha scritto ieri sul Carlino, portando a supporto le due pagine settimanali pubblicate sul fascicolo nazionale del quotidiano dedicate al vino. “Non c’è più il contadino, il servo del conte. Non ci sono più i fattori, categoria scomparsa, che riempivano nei giorni di mercato il bar della Pigna. Non c’è più il ‘birro’ rurale favoleggiato da Gibo Bonizzato che ballava all’Embassy, al Savioli o al Florida. E anche il Paradiso può attendere. I ‘Galli del Conca’ dell’avvocato Giovanetti sono polli da allevamento o al massimo capponi buoni per il Natale: carne da brodo con le stelline. Andiamo di moda e meritiamo una platea vasta di appassionati, di ristoratori, albergatori, barman, osti e sommelier con i quali creare una nuova immagine dell’ospitalità, del turismo futuro. Tre giorni dedicati al vin oal Teatro degli Atti di Rimini il 2, 3 e 4 febbraio ne sono la conferma. ‘Stai tuned’. Rurali sempre”.

COMMENTI

DISQUS: 0