Otto interventi al Meeting in sei giorni: dacci oggi il nostro Giovannini quotidiano

Otto interventi al Meeting in sei giorni: dacci oggi il nostro Giovannini quotidiano

Membro del Club di Roma, già presidente Istat e ministro del governo Letta, a Rimini ripete da tre anni sempre lo stesso concetto.

Indovina indovinello: chi è il relatore che viene ospitato al Meeting ogni anno, e ogni anno ripete sempre lo stesso mantra?
Leggiamo queste tre frasi:
Agosto 2018: «abbiamo fatto dieci proposte alle forze politiche e alla maggioranza attuale … Il primo impegno è quello di mettere lo sviluppo sostenibile in Costituzione, come uno dei principi fondanti del nostro futuro … Vedremo la legge di bilancio, vedremo i fatti concreti, vedremo se effettivamente riusciremo a contribuire a cambiare la direzione, sapendo però che il cambiamento di mentalità in ognuno di noi è altrettanto importante per chiedere le politiche giuste, oltre che per chiudere l’acqua quando ci laviamo i denti». (nota: fonte 1)
23 agosto 2019: «Il cuore della sostenibilità è il rispetto tra le generazioni. Il concetto dello sviluppo sostenibile si basa sul consentire alla generazione attuale di soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare il fatto che le generazioni future facciano altrettanto. L’Italia, e non solo l’Italia, ha violato sistematicamente questo principio … Bisogna invertire questo trend cambiando il modello di funzionamento delle nostre economie e delle nostre società. Per questo noi insistiamo nel voler introdurre nella Costituzione italiana il principio dello sviluppo sostenibile». (nota: fonte 2)
20 agosto 2020: «Sviluppo sostenibile significa soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza pregiudicare che quelle future possano fare altrettanto … Questo principio non è riconosciuto in Costituzione, in quanto all’epoca, seguendo l’ideale della crescita illimitata, si è stati più attenti a tutelare gli anziani che non i giovani; certi che questi ultimi avrebbero avuto condizioni di vita sicuramente migliori di quelli che li avevano preceduti … Gli errori fatti in nome della cosiddetta crescita a tutti i costi, tuttavia, hanno cambiato la percezione della realtà. Da anni ASviS propone l’inserimento in Costituzione del principio della giustizia tra generazioni. Quando le Costituzioni sono state scritte si pensava che lo sviluppo economico continuo e senza limiti avrebbe fatto stare inevitabilmente meglio le giovani generazioni.» (nota: fonti 3 e 4).

Non c’è solo la coincidenza letterale di alcune parole («soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare il fatto che le generazioni future facciano altrettanto»), è tutto il concetto ad essere ripetuto come un mantra: bisogna inserire nella Costituzione italiana il principio tal dei tali.

Chi è questo relatore un po’ ripetitivo? Se non lo avete ancora scoperto, lo riveliamo noi: è Enrico Giovannini, professore universitario, ex numero uno dell’ISTAT, già ministro del lavoro nel governo Letta, tuttora membro del comitato direttivo del Club di Roma, presidente del comitato scientifico di Randstad Research Italia, branca dell’agenzia del lavoro multinazionale di origine “frugale”.
Tra gli svariati incarichi che ricopre, Giovannini è portavoce di ASVIS, un’associazione nata nel 2016 per propagandare l’Agenda 2030 dell’ONU, cioè gli obiettivi che secondo il palazzo di vetro incarnano concretamente il principio teorico dello sviluppo sostenibile.
Ah, dimenticavamo: nell’agosto 2019 Mister Repetita Iuvant fu candidato dal Pd come presidente del Consiglio della maggioranza giallo-rossa allora in via di formazione.
Sta di fatto che fra il 2011 e il 2019 Giovannini ha svolto cinque interventi al Meeting di Rimini, più alcune presentazioni fuori calendario. Ma gli organizzatori quest’anno con lui hanno voluto strafare, invitandolo a intervenire per dire la sua non in un incontro, non in due, ma ben otto (8) volte fra il 18 e il 23 agosto. Dacci oggi il nostro Giovannini quotidiano; ma in determinati due giorni, daccelo due volte al giorno anziché solo una. Davvero una “special edition”.

Dopo tanti discorsi pesanti sui massimi sistemi, concludiamo con una nota di quotidianità e di freschezza: la prima frase da noi citata alludeva all’immagine classica dell’uomo sostenibile, quello che risparmia nel consumo dell’acqua corrente.
Va dato atto al professor Giovannini di aver battuto questo tasto con una certa frequenza.
Lo ha detto con parole accorate al meeting del 2018: «nessuno può dire: “Ah, io sono a posto!”, perché poi ognuno di noi inquina, ognuno di noi lascia l’acqua aperta quando si lava i denti, e così via».
Lo ha poi ripetuto paro paro in un’intervista del 2019: «Le scelte da fare per un mondo sostenibile non sono soltanto quella di chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti (cosa che ormai credo facciamo tutti), ma anche votare per quelle scelte e per quelle forze politiche che più ci convincono in termini di risposta verso lo sviluppo sostenibile» (nota: fonte 5). Dove si vede che il (sacrosanto) concetto del risparmio serve poi per fare campagna elettorale.

A proposito: per cambiare la Costituzione, come vorrebbe il membro del Club di Roma, ci vogliono i voti. Ma per contare i voti bisogna prima indire le elezioni. C’è molta gente che non vede l’ora.

Note

fonte 1
fonte 2
fonte 3
fonte 4
fonte 5

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