Due sottopassi nuovi e già dimenticati

Due sottopassi nuovi e già dimenticati

Sono quelli di via Manzoni/Poerio e di viale Pascoli. Abbondanti infiltrazioni d'acqua, plafoniere rotte, illuminazione scarsa, ascensore "ko" e tanto altro da sistemare.

In redazione giunge la segnalazione di un lettore che lamenta il degrado e l’insufficiente illuminazione di un sottopasso inaugurato appena otto anni fa (dicembre 2010) in via Manzoni/Poerio. La sottovia, dopo la chiusura al transito delle auto in viale Pascoli, diventa uno dei raccordi tra il mare e il centro della città: un giunto di cruciale importanza. E’ credibile che la sua manutenzione non sia adeguata? Sarà vero ciò che afferma il nostro concittadino oppure il suo racconto è un tantino esagerato?

Arriviamo sul posto e realizziamo che il lettore può avere preso di tutto tranne che un “abbaglio”: la luce latita, in special modo sul lato sinistro del tunnel. Si notano evidenti segni di infiltrazioni d’acqua, il corrimano è sporco e ricoperto di ragnatele. Lo stesso dicasi delle plafoniere; i ragni, molto democraticamente, non discriminano quelle sane da quelle rotte: c’è un filo di bava per tutte.

Di sera, come sostiene il lettore, il camminamento pedonale, data la scarsità di luce, risulta perlomeno inquietante, con i tempi (e i ceffi) che corrono. Naturalmente l’umidità ha favorito muffe ed erbacce, lasciate crescere in anarchica spontaneità. Si vedono formazioni erbose di una cinquantina di centimetri di altezza che nessuno si preoccupa di tagliare da chissà quanto tempo.

Come risaputo, poco alla volta le radici creano rotture e infiltrazioni. E’ la forza implacabile della natura. Ne indicammo il pericolo anche in altra occasione segnalando un alberello che stava scalzando i mattoni di copertura nonché la distratta manutenzione dell’antica edicola di via Dario Campana. Nessun intervento è stato ancora effettuato. Abbiamo controllato di recente. Tutto è come allora. Va bene costruire, ma mantenere in ordine è di vitale importanza. Dopo questo sopralluogo, ne siamo persuasi ancora di più.
E continueremo con il pungolo.

Paradossalmente l’unico aspetto positivo del sottopassaggio è questo: poco prima della salita, uscendo dalla galleria, ci si imbatte in un verso poetico abilmente pittato da un “writer”; questi è l’unico che, teoricamente, non avrebbe mai dovuto metter mano alle pareti della galleria, ma è il solo che (non richiesto) lo ha fatto migliorandone lo scialbo grigiore. Ebbene, all’esponente del Romanticismo italiano a cui è dedicata la via, Alessandro Poerio (Napoli, 1802 – Venezia, 1848), poeta e patriota, amico di Giacomo Leopardi (1798 – 1837) e di Niccolò Tommaseo (1802 – 1874) è reso omaggio dalla sensibilità di un acculturato graffitaro.
Il talentuoso pennellatore ha trasposto in elegante calligrafia un verso della poesia “Desiderio”.
A onor del vero ci sono anche altre scritte: qua non possono che aggiungere un benefico tocco di vita.

Dato che siamo in zona, andiamo a verificare anche il sottopasso di via Pascoli (ancor più giovane dell’altro: agosto 2013). La vicinanza con quello appena visitato potrebbe averlo contagiato? Risposta affermativa.
Anche in questo tunnel la luce scarseggia in modo preoccupante e alcune plafoniere sono state oggetto di vandalismi.

L’insopportabile odore di urina, quando arriviamo davanti alla porta dell’ascensore è pari solo alla delusione di una signora che, costretta in carrozzella, schiaccia invano il pulsante di chiamata. Non funziona. Telefoniamo al numero verde dell’assistenza. Al termine della conversazione ci chiedono pure nome e cognome. Li diamo. Andranno a ripararlo. Così dicono. Continuiamo il percorso pedonale e rileviamo che anche qui ci sono varie perdite e infiltrazioni d’acqua.

Alcuni gradini di una scalinata sono intrisi di muffa e all’uscita, in direzione centro città, uno svenevole paletto di ghisa sta accasciandosi a terra. In soli quattro anni e mezzo di vita, vandali a parte, anche il passaggio sotterraneo di Viale Pascoli non ci sembra godere di grande salute.

Adattiamo, parafrasandolo, un adagio spesso usato dal direttore del Tg La7, Enrico Mentana: “se il sottopasso di via Manzoni/Poerio piange, quello di viale Pascoli non ride”.

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