Verso la fine lavori per lo scavo archeologico di via Melozzo

Verso la fine lavori per lo scavo archeologico di via Melozzo

Verrà protetto in attesa delle decisioni che saranno prese circa il suo futuro destino.

Lo scavo archeologico che ha restituito molte ed inaspettate sorprese, volge ormai al termine. Di fatto ne è prevista l’ultimazione entro la fine del corrente mese, quando verrà protetto in attesa delle decisioni che saranno prese circa il suo futuro destino. Ciò solitamente consisterà nella stesa di strato di tessuto non tessuto su tutta l’area dei reperti, ed il riempimento degli scavi con idoneo materiale inerte per salvaguardarlo dagli effetti del passaggio del traffico soprastante ed, eventualmente, facile da rimuovere qualora si decidesse di renderlo visibile.
Nel frattanto ha reso altri elementi che hanno connotato maggiormente l’edificio ove possibile. Il secondo muro perimetrale, di cui è rimasta solo la possente fondazione, delimitava un vano principale pavimentato a mosaico, creando un lungo ed importante corridoio che recava a quella che doveva essere la vasca termale.

Quest’ultima, invece, liberata dai detriti del crollo delle strutture soprastanti, ha evidenziato alcuni laterizi che costituivano dei pilastrini di sostegno per una pavimentazione a mosaico, ceduta a causa del crollo della soprastante struttura, ma di cui si sono ritrovate tesserine bianche simili a quelle del vano adiacente; forse vi era una continuità tra di esse, sia di forma che di colore.
Nella vasca quindi il pavimento era sopraelevato tanto da far passare al di sotto l’aria calda, e i tubuli parietali ritrovati ne completano la connotazione dell’uso termale.

Sono pure emersi degli embrici quasi interi, con cui la copertura dell’edificio doveva essere realizzata; in effetti, l’uso di tali elementi trapezoidali unitamente ad altri chiamati coppi, nel mondo romano costituivano un diffuso metodo di realizzazione dei tetti in edifici abbastanza strutturati.

COMMENTI

DISQUS: 0