Aeroporto Fellini su “Striscia” per una gabella stratosferica

Aeroporto Fellini su “Striscia” per una gabella stratosferica

Pessima figura dello scalo di Rimini e del Comune in prima serata su Canale 5. Per scaricare i passeggeri i bus turistici devono pagare 100 euro, contro i 10 di Forlì e i 15 di Bologna.

«Tariffe da record per i parcheggi dei bus, Moreno Morello ci parla di una stranezza assai costosa all’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino». Striscia la notizia ieri si è occupata del “Fellini” mettendo il dito nella piaga di un salasso che non depone certo a favore dello scalo di Miramare.
«In quasi tutti gli aeroporti d’Italia per i bus turistici è possibile scaricare i passeggeri in modo gratuito o pagando un corrispettivo nella breve sosta nell’area di scarico dei passeggeri», ha esordito l’inviato del programma di Canale 5. «I diversi prezzari di solito sono esposti e mal che vada per i bus turistici si può arrivare ai 10 euro di Venezia o ai 15 di Bologna, ma all’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino non viene esposto alcun prezzo e a fornire agli autisti dei bus la ferale notizia del prezzo è un incaricato ad hoc posizionato nei pressi di una sbarra, esattamente come avveniva tanto tempo fa». E a questo punto l’inserto cinematografico che rende bene l’idea, da “Non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi, dove il doganiere chiede ai due viandanti il famoso fiorino. «E’ ma a Rimini un fiorino non basta», attacca Moreno Morello. «Farvi entrare e fermarvi a scaricare, sono 100 euro» dice l’addetto all’autista del bus. Cento euro? «Ma è una cifra record per compiere circa 50 metri e scaricare i passeggeri» commenta Moreno Morello, «con simili somme potevano almeno predisporre una tabella con i prezzi». Il cartello? L’incaricato cade dalle nuvole: «Il cartello io non lo so ragazzi, è la prima volta che me lo chiedono». E allora il tipografo di S. Bruson (Walter Basso, da tempo a fianco di Morello nel programma televisivo di Antonio Ricci) si reca in aeroporto per proporre un adeguamento della cartellonista. C’è anche spazio per la satira, secondo lo stile di Striscia: «Se volete lo faccio io il cartello», propone l’improbabile tipografo veneto in trasferta a Rimini. Risposta: «Vi posso fare accomodare dal responsabile visto che io sono un dipendente…». E il responsabile al quale Morello va a chiedere spiegazioni è Marco Lombardi, “rapporti con il territorio aeroporto “Fellini” di Rimini”. Il quale spiega «che alcuni cartelli li stiamo predisponendo proprio adesso e saranno esposti fra pochi giorni» (meglio tardi che mai) «e poi siccome abbiamo diverse tariffe che riguardano i parcheggi è complicato metterle tutte, abbiamo una predisposizione sul sito …». Ma «sul sito non c’è nessuna tariffa e per conoscerla devi richiederla via mail» fa notare Morello, «e allora era più rapido il metodo medievale» (ovvero il fiorino reclamato seduta stante).
L’inviato di Striscia insiste: «Cento euro per fare poche decine di metri e scaricare i passeggeri non è una cifra alta? E come l’avete determinata? E’ un primato quasi». Lombardi: «Intanto va sottolineato che qui parliamo di una gestione privatistica e siamo soggetti come tutti alle regole del nostro bilancio…». Ma «anche il vicino aeroporto di Forlì ha una gestione privatistica ma l’accesso dei bus ha una tariffa dieci volte inferiore» rilancia Morello.
In questa vicenda poco brillante c’è anche l’aspetto legato alla sicurezza: «A Rimini capita non di rado che qualche autista provi a non pagare 100 euro», ma viene invitato ad uscire «e dopo il semaforo fai quello che vuoi», secondo quanto si sente indicare dagli addetti. Ovvero lasci i passeggeri sulla statale. «Qui interviene un problema di sicurezza perché nessuno ha predisposto delle infrastrutture adeguate per consentire ad un pedone un avvicinamento tranquillo allo scalo» dice Moreno Morello mostrando immagini di passeggeri che camminano lungo il bordo della trafficatissima carreggiata stradale. «Il fatto che ci siano 100 euro da pagare induce molti autisti a scaricare i passeggeri al primo spiazzo lungo la strada ma oggettivamente compiere questo percorso è una situazione di pericolo» fa notare l’inviato mentre percorre il tratto con un trolley seguito dal tipografo di S. Bruson. «Possibile che dopo anni il Comune non abbia ancora pensato di attrezzare adeguatamente l’area adiacente all’aeroporto?». E qui fa la sua comparsa l’assessora alla Mobilità Roberta Frisoni: «Quella è una infrastruttura che fino a poco tempo fa era di Anas, da qualche mese il Comune di Rimini è nella disponibilità di quel tratto e da gennaio partiranno i lavori per mettere in sicurezza l’accesso all’aeroporto grazie alla realizzazione di marciapiedi e anche della rotonda all’incrocio tra la statale 16 e via Cavalieri di Vittorio Veneto. «Conclusione dei lavori prevista per la fine del 2023». Della serie: la tariffa stellare rimarrà la stessa e il Comune toglierà le castagne dal fuoco all’aeroporto “privatistico” a spese proprie? Da non credere.
Insomma, passeggeri pochi al Fellini, ma gabelle altissime, da record. E si chiama aeroporto internazionale.
Dopo il servizio scherzano in studio anche i due conduttori, Sergio Friscia e Roberto Lipari: «Ti ho portato l’acqua, 100 euro, c’è una gestione privatistica..».

Al link il servizio di Striscia.

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