Al Grand Hotel: l’«Amarcord dipinto» di Agim Sulaj approda nel tempio felliniano

Al Grand Hotel: l’«Amarcord dipinto» di Agim Sulaj approda nel tempio felliniano

Semplicemente emozionante entrare nella sala dedicata a Tonino Guerra in questi giorni, dove rivivono scene e personaggi del celebre film. Ma in una luce inedita. Oggi alle ore 19 l'inaugurazione.

Lo scorso marzo, presso il Museo Fellini il pittore e illustratore satirico di origine albanese Agim Sulaj, ora cittadino italiano residente a Rimini, tiene una mostra di 65 opere ispirate ad altrettanti fotogrammi del film Amarcord (F.Fellini; 1973).

Claudio Angiulli, direttore del Grand Hotel, visita l’esposizione con molto interesse. Gli piace e si complimenta con l’artista, come ricorda il pittore mentre siamo nel suo atelier. Per farla breve, insieme decidono con pari entusiasmo che terminato l’evento in corso, lo porteranno in un altro dei luoghi in cui uno dei Maestri del Cinema italiano ha lasciato la sua indelebile impronta.

Agim Sulaj.

Il riferimento non può che essere il celebre simbolo turistico della città, realizzato nel lontano 1908 dall’architetto svizzero Paolito Somazzi (1873-1914). Oggi, non casualmente, l’hotel affaccia sul parco Fellini. È quasi superfluo sottolineare quanto sia interessante la simbiosi del progetto per l’artista, il direttore, gli ospiti della struttura e i cittadini riminesi.

Ad Agim viene gentilmente messa a disposizione la storica sala dedicata a Tonino Guerra (1920-2012), grande amico di Fellini (1920-1993) e superlativo sceneggiatore di molti dei suoi film, tra cui Amarcord, in questa circostanza, monotematica ispirazione delle opere di Sulaj. Sono andato a vederle poche ore dopo l’allestimento.

I piccoli quadri, in assoluta coerenza con l’atmosfera del Grand Hotel, sembrano nati direttamente sulle pareti in cui sono stati adagiati con rispettoso riguardo e messi a respirare con innata disinvoltura, aria di casa. Ho chiesto una sintetica considerazione all’autore. Mi ha risposto così:
«La vèrve pittorica, il colpo d’occhio artistico, riportano a tanti anni fa, così come la pennellata, l’umorismo psicologico delle figure, le battute che non si scorgono in video ma che si traducono invece, fermate sulla tela. Sono la medesima cosa ma vengono decifrate in un linguaggio diverso. Quello che mi è più congeniale per esprimermi cioè l’intramontabile idioma universale delle immagini».

L’inaugurazione di “Amarcord Dipinto”, così come la mostra, che terminerà il 24 luglio, è ad accesso libero e si terrà questa sera alle ore 19. Introdurrà l’evento lo storico dell’arte Gabriello Milantoni. Per gli ospiti del Grand Hotel, ma anche per gli avventori esterni, durante la settimana sono previsti incontri con l’autore. Per chi non avesse mai messo piede nella conturbante atmosfera dell’hotel più famoso di Rimini è un’occasione da non perdere.

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