Il cda Carim ha approvato oggi la semestrale: "Il risultato della gestione è negativo per 73 mln di euro, dovuto sostanzialmente alla svalutazione deg
Il cda Carim ha approvato oggi la semestrale: “Il risultato della gestione è negativo per 73 mln di euro, dovuto sostanzialmente alla svalutazione degli attivi immateriali e agli interventi di maggiore copertura dei crediti deteriorati”, annuncia con una nota la banca.
Oggi è terminata anche l’ispezione di Bankitalia, iniziata a giugno. “Il risultato economico e patrimoniale della semestrale recepisce integralmente quanto emerso dal confronto con il gruppo ispettivo”.
E sul futuro Carim dice di avere “presentato richiesta d’intervento allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei depositanti, onde ricevere sostegno alle proprie esigenze di ricapitalizzazione, fornendo a tal fine preliminari elementi di valutazione; il Fondo si porrebbe dunque come potenziale soluzione di ultima istanza, fermi restando la ricerca ed il conseguimento di ipotesi alternative”.
Il comunicato di Banca Carim
In data odierna il Consiglio di Amministrazione di Banca Carim ha approvato la situazione semestrale al 30.06.2016. Sempre in data odierna, si è conclusa la verifica ispettiva avviata da Banca d’Italia nel mese di giugno; il risultato economico e patrimoniale della semestrale recepisce integralmente quanto emerso dal confronto con il gruppo ispettivo. Sono stati in particolare registrati accantonamenti a copertura dei crediti deteriorati pari a 86 mln e sono stati svalutati i residui avviamenti iscritti a bilancio per 23 mln circa, in massima parte relativi alle Filiali acquisite dal Gruppo Capitalia nel 2002.
Il livello di copertura delle sofferenze ha così raggiunto il 61,2% inclusivo dell’ammontare delle radiazioni parziali operate (49,27% al netto radiazioni), rispetto a un dato di sistema pari a 58,7%(1). La copertura complessiva del credito deteriorato (al lordo radiazioni) si porta al 49,2%, rispetto a un dato di sistema pari al 45,4%.
Con un margine di intermediazione pari a 42 mln, il risultato dell’attività ordinaria si conferma positivo, nonostante la riduzione dei margini finanziari per il forte calo dei tassi e l’incidenza di componenti straordinarie di costo, quali la contribuzione al Fondo Risoluzione Crisi Bancarie e al Fondo di Garanzia Depositanti (1,2 mln) e l’onere per il sostegno di banca Tercas (0,9 mln).
I costi operativi sono in ulteriore riduzione rispetto all’anno precedente, grazie all’opera di efficientamento e semplificazione degli assetti organizzativi.
Il risultato della gestione, negativo per 73 mln al netto della fiscalità, è quindi sostanzialmente dovuto alla svalutazione degli attivi immateriali e agli interventi di maggiore copertura dei crediti deteriorati. Aderendo agli orientamenti delle Autorità di Vigilanza nazionale ed europea, nonché alle tendenze in atto nel settore creditizio, l’aumento dei livelli di copertura potrà favorire ulteriori significative dismissioni dello stock di credito non performing, in coerenza a quanto già previsto nel piano industriale 2016/2017, per liberare definitivamente le potenzialità di sviluppo di Banca Carim.
Dal 2012, anno di conclusione dell’Amministrazione Straordinaria, la Banca ha intrapreso un severo percorso di risanamento e rilancio, realizzando importanti interventi di:
- riqualificazione degli attivi (accantonamenti operati pari a 304 mln), con la rilevazione di rettifiche su posizioni creditizie in larga prevalenza anteriori alla restituzione della banca alla gestione ordinaria;
- adozione di criteri di massima prudenza nella nuova attività di prestito, che registra minimi tassi di deterioramento;
- rafforzamento dei controlli e dei presidi di liquidità;
- compressione dei costi operativi (pari al 13%, circa 9 mln);
- razionalizzazione della rete distributiva (da 106 a 75 sportelli);
- efficientamento degli organici (da 755 a 665 addetti).
Le azioni intraprese consentono ora di perseguire con efficacia le soluzioni prospettate dal mercato e dal sistema per realizzare l’atteso rafforzamento patrimoniale, già del resto pianificato nell’arco del piano strategico, necessario ad allineare i coefficienti patrimoniali registrati al 30.06.16 (CET1 ratio pari a 6,22%, Tier1 ratio 6,22% e Total Capital ratio 8,08%) agli obiettivi assegnati a Carim dalle Autorità di Vigilanza all’esito delle valutazioni SREP al momento in vigore (CET1 ratio 7,80%, Tier1 ratio 9,30% – Total Capital ratio 11,30%). La gestione successiva alla chiusura della “semestrale” ha già registrato (al 30 settembre 2016) un miglioramento dei coefficienti, passati rispettivamente al 6,97% CET1 ratio, al 6,97% Tier1 ratio e all’ 8,81% Total Capital ratio.
La Banca, insieme ai propri advisor, è attivamente impegnata nella ricerca di soluzioni aggregative nonché in contatti con potenziali investitori per stringere partnership industriali e strategiche finalizzate al rafforzamento patrimoniale e alla maggiore competitività. Banca Carim ha comunque presentato richiesta di intervento allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei depositanti, onde ricevere sostegno alle proprie esigenze di ricapitalizzazione, fornendo a tal fine preliminari elementi di valutazione; il Fondo si porrebbe dunque come potenziale soluzione di ultima istanza, fermi restando la ricerca ed il conseguimento di ipotesi alternative.
La ricapitalizzazione consentirà alla Banca di svolgere un ruolo ancora più incisivo di sostegno alle imprese, alle famiglie e alle associazioni etiche del territorio, in piena continuità con lo spirito dei Soci Fondatori e con l’impegno profuso nei 175 anni dalla sua costituzione.
Nel semestre Carim ha erogato 137 mln di nuovi finanziamenti a beneficio di 2.079 prenditori, confermandosi Banca di riferimento per privati e PMI, garantendo pieno supporto finanziario al tessuto imprenditoriale dei territori di insediamento.
Gli impieghi a clientela, pari a 2.552 mln, sono così aumentati dello 0,7%.
In linea con le tendenze del sistema bancario, la raccolta totale, pari a 4.321 mln, è diminuita del 4,6%; è proseguito il trend favorevole della raccolta gestita, aumentata di 29 mln nel semestre, con un saggio di crescita del 3,5%.
Carim prosegue il proprio cammino orientato alla creazione di valore e all’aumento della competitività. Coniugando tradizione e rinnovamento, la Banca attiverà nei prossimi mesi un piano di ammodernamento delle proprie filiali, dotando alcuni sportelli di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per ottimizzare il servizio alla clientela.
Rimini, 11 novembre 2016
BANCA CARIM – Cassa di Risparmio di Rimini SpA
Il Presidente
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