Colpo di scena sul bilancio: slittano 23 milioni di grandi progetti

Colpo di scena sul bilancio: slittano 23 milioni di grandi progetti

Tre tratti del parco del mare, il parcheggio sotterraneo di piazzale Fellini e la partita della pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Tutto rimandato al 2021, con Gnassi in scadenza. Bagarre in consiglio comunale e "lezione di stile" amministrativo dei revisori dei conti alla giunta.

“Il Collegio rileva che l’emendamento in oggetto è presentato dal Signor Sindaco del Comune di Rimini e giunge dopo la presentazione del Bilancio di previsione 2020-2022 approvato dalla Giunta stessa, procedendo con modifiche sostanziali che rinviano una quota consistente di investimenti programmati (oltre 20 milioni di euro) dall’anno 2020 all’anno 2021 travalicando anche il fine mandato (primavera 2021)“. E’ il Collegio dei revisori dei conti (presidente Andrea Amaini, Maria Letizia Monica e Marco Mari membri) del Comune di Rimini ad accendere il campanello d’allarme sul colpo a sorpresa piazzato dalla giunta, che ha monopolizzato il dibattito nel consiglio comunale di ieri sera, scatenando le critiche accese di tutta l’opposizione, in particolare di Mario Erbetta, Gioenzo Renzi, Carlo Rufo Spina, Gennaro Mauro e Matteo Zoccarato.

Il Collegio invita la giunta “a disciplinare in modo più razionale la gestione degli emendamenti, con particolare riferimento a quelli proponibili in fase di predisposizione/approvazione del bilancio di previsione e degli strumenti di programmazione”. Una lezione di stile amministrativo? Ma soprattutto, cosa è successo? Gli emendamenti del sindaco hanno improvvisamente spostato dal bilancio 2020 a quello del 2021, quindi allo scadere del mandato della giunta Gnassi, più di 23 milioni di euro. Interventi che slittano, dunque. E si tratta di progetti della massima importanza. Carramba che sorpresa! Una improvvisata venuta alla luce solo ieri, appunto, quando all’ordine del giorno del consiglio comunale c’era la “nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione (DUP) e bilancio di previsione 2020-2022”.

“Solo giovedì della scorsa settimana era stato illustrato in consiglio comunale il bilancio di previsione triennale, già discusso anche in commissione, e non erano previste queste sostanziali modifiche che spuntano solo oggi”, ha tuonato Mario Erbetta di Rinascita civica. “Cosa è successo nel frattempo? Valuteremo un esposto al prefetto”.

Il blitz degli emendamenti milionari è stato infatti l’argomento che più ha catalizzato la minoranza. Anche perché, come ha sottolineato Gioenzo Renzi richiamando anche il parere dei revisori dei conti, “davanti ad emendamenti di questa portata sarebbe stato necessario un approfondimento di istruttoria, che invece non c’è stato”. Anzi, fra la documentazione che i consiglieri comunali avevano in mano al momento dell’apertura del consiglio comunale di ieri sera, a proposito degli emendamenti mancavano tasselli importanti (come alcuni pareri dei dirigenti), tanto che, richiesti da Erbetta, sono stati forniti a consiglio in corso, rendendo necessaria una lunga sospensione dei lavori per dare modo ai consiglieri di leggerseli per la prima volta. Un caos.

Questi emendamenti del sindaco fanno pensare a due ordini di problemi: che il Comune non abbia le risorse a disposizione per il bilancio 2020 per sostenere gli interventi che aveva preventivato, oppure che per alcuni di questi interventi manchi la progettualità necessaria perché si possano stanziare le risorse relative. Sia in un caso che nell’altro la situazione è molto grave e non si era mai verificata prima”, sono state le parole di Gioenzo Renzi. “In commissione è stato esaminato un bilancio di previsione che aveva una determinata fisionomia, e pochi giorni dopo è stato stravolto”.

Quali sono i progetti sparati in avanti e sui quali al momento aleggia un certo mistero? “Opere che la giunta ha già annunciato da tempo sui giornali, come il parco del mare nei primi tre tratti, il parcheggio sotterraneo di piazzale Fellini da 300 posti, la chiusura al traffico del ponte di Tiberio con la realizzazione del ponte alternativo vicino all’Obi”, sono state sempre le parole di Renzi.

Una città “inchiodata dal punto di vista della viabilità e dei parcheggi, come hanno ripetuto Nicola Marcello di Forza Italia e vari esponenti della minoranza, vede rinviare “alle calende greche” (Rufo Spina) opere che si proponevano di porre rimedio a questi problemi.

Alle critiche della minoranza sul “maxi emendamento” si è unito anche Davide Frisoni di Patto civico Italia viva, che si è detto “perplesso e sorpreso”, lanciando questo sibillino avvertimento: “io perdono ma non dimentico”.

L’assessore al bilancio Gian Luca Brasini ha minimizzato e se l’è cavata con poche parole: “l’emendamento non cambia di un centesimo la previsione di entrata e di spesa del bilancio che oggi andiamo ad approvare”, (e alla fine il bilancio è stato approvato col voto favorevole della maggioranza e contrario della minoranza). “Vi è solo lo spostamento temporaneo al 2021 di due grandi interventi: il parcheggio Fellini perché non sono arrivate in tempo la variante urbanistica e il Poc, quando arriveranno l’opera verrà inserita nel bilancio; le le opere di rifunzionalizzazione del traffico”. Solo?
Brasini ha anche detto che “il 20 novembre la Regione ci ha comunicato, a noi come a tutti gli altri Comuni destinatari dei fondi per i waterfront, che darà un finanziamento di 8 milioni anziché 10, e il Comune è corso ai ripari con un mutuo di 2 milioni…”.

Ma, ha ribattuto Erbetta, “se la Regione ve l’ha comunicato il 20 novembre, perché lo dite solo adesso e rifilate questo maxi emendamento?”.

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