Di Terra e di Luce: Paola Ceccarelli e Americo Mazzotta a Castel Sismondo

Nel panorama contemporaneo, dove l'arte si trova a vivere in una dimensione spesso estremamente autoreferenziale, incapace di raccontare la vita e di

Nel panorama contemporaneo, dove l’arte si trova a vivere in una dimensione spesso estremamente autoreferenziale, incapace di raccontare la vita e di additare al Mistero, di essere nuovamente mezzo e non fine del proprio agire, brilla luminosa come perla di rara bellezza “Di Terra e di Luce”, la mostra delle sculture di Paola Ceccarelli e degli oli e disegni di Americo Mazzotta, che si terrà dal 25 agosto (Vernissage ore 18.30) all’8 dicembre 2014 presso Castel Sismondo in Rimini.
Mostra-Ceccarelli-MazzottaL’esposizione raccoglie oltre 150 opere di Paola Ceccarelli e di Americo Mazzotta, due personalità che vivono il rapporto con il proprio fare arte con la consapevolezza di essere strumenti alla ricerca di un senso intimo e profondo delle cose, capaci di farsi domande universali, comuni a tutti gli uomini e le donne che si interrogano sul proprio destino.
Paola Ceccarelli (Rimini, 1955) dopo alcuni laboratori di ceramica negli anni ’70 ha riscoperto la scultura nella maturità della sua vita. L’incontro del 1994 con Americo Mazzotta e con l’associazione Il Baglio per la creazione di opere d’arte ha dato il via alla sua recente produzione artistica caratterizzata da un linguaggio originale. Crea per committenze private e pubbliche e oggi i suoi lavori sono collocati nelle chiese di Rimini e in Italia.
Americo Mazzotta (Collecchio, Parma, 1941) nel 1982 realizza per la chiesa di Redecesio in Segrate l’affresco della Battaglia di Lepanto che rappresenta il suo incontro con l’arte sacra. Da qui inizia il suo cammino artistico che lo accompagnerà nella realizzazione di opere per 37 chiese in Italia e all’estero, spesso di dimensioni ragguardevoli. Nel 1993 partecipa alla fondazione de Il Baglio, l’associazione che raccoglie artisti impegnati nella creazione di opere con destinazione sacra.

Qual è il filo conduttore di questa mostra?

Paola Ceccarelli: è la singolare corrispondenza del nostro essere fatti di terra e della terra che modello. Scoprire la grandezza del cuore dell’uomo fragile, debole e anch’esso fatto di terra ma comunque fatto per l’infinito. Plasmare la terra fa scoprire di essere plasmati.

Cos’è per te l’opera d’arte?
Paola Ceccarelli: L’opera d’arte esprime, fino a toccare il cuore, il percorso che ognuno fa alla ricerca di sé e del suo vero volto.

Marco Ferrini

COMMENTI

DISQUS: 0