Il 5×1000 a San Patrignano: “Contenti di far battere il cuore dei riminesi per la solidarietà”

Il 5×1000 a San Patrignano: “Contenti di far battere il cuore dei riminesi per la solidarietà”

Aiutare chi cade a rialzarsi. E' questa la missione di San Patrignano. Che concretamente significa avere accolto migliaia di persone (26 mila dagli inizi ad oggi) senza richiedere il pagamento di rette e denari pubblici, anzi, facendo risparmiare allo Stato una montagna di milioni. Ma proprio per questo i costi che la comunità si sobbarca quotidianamente sono enormi: 10mila euro al giorno solo per i pasti. "I soldi del vostro 5 per mille per noi sono lotta alla droga, progetti di prevenzione con le scuole, formazione per imparare uno dei 45 mestieri che offriamo all'interno della comunità, ma sono anche abbracci. Il vostro 5 per mille è un abbraccio prezioso". Spiega il presidente della Cooperativa San Patrignano, Antonio Tinelli, in questa intervista a Riminiduepuntozero. Nella quale fornisce anche i numeri dell'impegno di Sanpa a favore del territorio e anticipa una importante collaborazione con l'alberghiero Savioli di Riccione, "per ospitare alcuni loro studenti un po' più indisciplinati per aiutarli a riflettere sui loro comportamenti".

Presidente, da quanto tempo è possibile destinare il 5×1000 a San Patrignano?
Di fatto, da sempre. San Patrignano è una delle tante realtà beneficiarie del 5 per mille. L’unico modo per destinarlo a noi è indicare come ente beneficiario la Comunità San Patrignano con il codice fiscale 91030420409.

Quest’anno l’invito a donare il 5×1000 a Sanpa lo diffondete con una fotografia che colpisce, di due ragazze…
Anche per la campagna di quest’anno abbiamo scelto di far veicolare il nostro messaggio ai ragazzi, anzi, in particolare nell’anno del 40esimo, alle ragazze. Le due giovani nella foto danno l’idea di essere fragili, perse in un labirinto di pensieri tristi, ma sono insieme. Non sono sole. L’immagine che abbiamo scelto per la campagna ‘hai mai avuto bisogno di un abbraccio?’ racchiude il senso del lavoro che ogni giorno si fa qui: aiutare chi cade a rialzarsi. Con le sue forze certo, ma anche fidandosi dell’aiuto degli altri, soprattutto della famiglia. Ai ragazzi insegniamo che la strada giusta è in salita, che la libertà è una conquista e che dipende da loro. I soldi del vostro 5 per mille per noi sono lotta alla droga, progetti di prevenzione con le scuole (incontriamo 50.000 studenti ogni anno), formazione per imparare uno dei 45 mestieri che offriamo all’interno della comunità, abbracci. Perché i nostri ragazzi hanno bisogno anche di abbracci. Come tutti. Il vostro 5 per mille è un abbraccio prezioso.

Si è letto più volte che a San Patrignano i ragazzi e le loro famiglie sono accolti senza pagare nulla. Come si mantiene allora una comunità così grande e dotata di tanti servizi all’avanguardia? Ricevete qualche forma di aiuto pubblico?
Una delle domande che le persone ci fanno ancora oggi, dopo 40 anni, è: ‘quanto costa entrare in Comunità?’ e tutti si stupiscono quando ascoltano la risposta: nulla. Per questo ci siamo resi conto che è importante comunicare ancora meglio la nostra attività, far capire alle famiglie e ai ragazzi che hanno bisogno del nostro aiuto che San Patrignano non richiede rette né ai ragazzi, né ai loro familiari, né allo Stato, al quale facciamo risparmiare 32 milioni di euro l’anno. Le uniche rette che percepisce la Comunità sono quelle per i minorenni, il cui percorso ha costi elevati fra interventi psicologici e psicoterapeutici di sostegno, studio, sport, attività ricreative e strutture dedicate. Comunque si tratta di ben poca cosa se si pensa che sono circa una trentina i ragazzi minorenni (anche se sono in aumento) sui 1.300 ragazzi totali che ospitiamo.

A proposito di ospiti, quali sono i dati salienti che fotografano l’attività di San Patrignano?
Nel 2016 abbiamo accolto 517 persone e l’età media si è abbassata a 28 anni, uno in meno rispetto all’anno precedente. Il 77,4% è under 35. Nel 2016 sono stati 32 i minorenni entrati in percorsi, 11 ragazze e 21 maschi. Secondo i dati dell’“Osservatorio San Patrignano 2017” l’età media del primo contatto con le sostanze è 14 anni, e avviene per lo più attraverso hashish e marijuana con una veloce escalation nell’uso di sostanze, passando per ecstasy, allucinogeni e anfetamina, per poi arrivare a cocaina (18 anni) ed eroina (19 anni). La cocaina resta la sostanza più utilizzata (dal 90,3%) seguita dalla cannabis (88,8%).

Torniamo al sostentamento della Comunità.
Si sostiene per il 50% con il ricavato dalla vendita dei suoi prodotti (nell’agroalimentare in particolare) e, per la restante metà, con l’attività di raccolta fondi sia verso singoli, che verso aziende.

Perché avete deciso di entrare a far parte dell’elenco dei beneficiari del 5×1000?
Perché riteniamo che l’impatto sociale determinato dalla comunità sia decisamente rilevante. Come detto, grazie a noi lo Stato risparmia 32 milioni di euro, inoltre, secondo un recente studio dell’Università Luiss di Roma, la Cattolica di Lisbona e quella di Barcellona, abbiamo calcolato che per ogni euro investito a San Patrignano la società ha un ritorno di 5 euro. Ma, la cosa che più ci convince di questa scelta è che il 72% dei ragazzi che termina il percorso di recupero a San Patrignano non ricade in problemi di dipendenza.

Anno per anno qual è stato il numero delle scelte e l’importo delle somme ricavate grazie al 5×1000 a San Patrignano?
Quest’anno abbiamo raggiunto quota 236.660,94 euro. L’anno scorso eravamo a 189mila. Nel riminese siamo la seconda realtà scelta per le donazioni del 5×1000. Siamo contenti di far battere il cuore dei riminesi per la solidarietà. Vogliamo fare ancora tanto con l’aiuto di tutti.

E’ possibile fare un conto realistico dei giovani che sono passati da San Patrignano dagli inizi ad oggi e per quanti di loro ha rappresentato una svolta positiva, aprendo nuove prospettive di vita e di lavoro?
In questi 40 anni abbiamo accolto oltre 26.000 persone (tutti ospitati gratuitamente) donando loro una casa, assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare e di imparare un mestiere, di cambiare vita e rientrare a pieno titolo nella società. Il nostro è un modello di impresa sociale, conquistato con dedizione e con tanta volontà da migliaia di ragazzi che qui hanno ritrovato dignità e rispetto per se stessi. San Patrignano crea per ogni giovane l’opportunità di scegliere, tra diverse possibilità di formazione, la più vicina alle proprie attitudini. Nella mission di San Patrignano accanto a recupero e formazione c’è la prevenzione, progetto rinnovato annualmente che raggiunge oltre 50mila studenti di tutta Italia attraverso visite, incontri, spettacoli.

Antonio Tinelli, presidente della Cooperativa San Patrignano

Il 5×1000 offre una platea molto vasta di onlus impegnate nei vari ambiti del sociale: perché un cittadino dovrebbe optare per San Patrignano e nella prossima dichiarazione dei redditi destinarlo a voi?
Per tutti i motivi che ci avete dato l’opportunità di spiegare fino a qui. Perché San Patrignano si occupa non solo di recupero, ma anche di prevenzione. Non solo contro le tossicodipendenze, ma contro il disagio giovanile, quindi comprendendo temi come la povertà, l’integrazione, il bullismo. Sono tanti gli interventi che facciamo nel riminese incontrando migliaia di studenti e stiamo chiudendo una convenzione con l’alberghiero Savioli di Riccione per ospitare alcuni loro studenti un po’ più indisciplinati per aiutarli a riflettere sui loro comportamenti. Qualche giorno in cucina al fianco dei nostri ragazzi per capire quali possono essere le conseguenze di certe scelte. Oltre a questo, il lavoro che San Patrignano ha svolto in questi nel campo del recupero per il territorio è incredibile: attualmente ci sono 152 ragazzi dalla Regione Emilia Romagna, dal ’78 ad oggi sono stati 2.726, della provincia di Rimini attualmente ci sono 38 ragazzi, dal ’78 ad oggi sono stati 879. Aggiungo alcuni numeri ‘curiosi’: 10mila euro è il costo al giorno per i pasti, 28mila kg sono gli indumenti lavati ogni mese pari a 5.600 lavatrici di casa (per dare un’idea dei consumi di acqua ed energia elettrica). Numeri che non è possibile continuare a sostenere senza l’aiuto di tutti.

Cosa occorre fare per destinare a Sanpa il proprio 5×1000?
E’ molto semplice: è sufficiente scrivere nello spazio dell’ente a cui si vuole donare il 5 per mille ‘Comunità San Patrignano’ e riportare il nostro codice fiscale 91030420409.

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