Il bioSoprintendente: a Misano piscine removibili, a Rimini vasche per pesci rossi e squarci malatestiani

Il bioSoprintendente: a Misano piscine removibili, a Rimini vasche per pesci rossi e squarci malatestiani

L'architetto Vincenzo Napoli sabato a Misano ha detto basta cemento armato. Bioedilizia. Rispetto del paesaggio. E' una bionotizia. Perché invece a Rimini verso i monumenti romani e rinascimentali il "bio" non va di moda.

Dunque, l’architetto Vincenzo Napoli, della Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, è un sostenitore delle biopiscine, una idea che ha preso forma sulla spiaggia di Misano Adriatico (il “primo esempio di bioedilizia”) e che lui vorrebbe esportare su tutta la costa romagnola.
“E’ la prima biopiscina realizzata senza dover ricorrere al cemento armato. I tecnici mi hanno guardato come un marziano quando ho detto: fondazioni in cemento armato non ce ne devono essere. Qui esistono sistemi totalmente naturali e removibili. Questo è il concetto, se in futuro i vostri figli vorranno una spiaggia libera si potrà tirare via quello che c’è”. Ha dichiarato proprio così Napoli. “Questo deve essere il futuro. Dobbiamo avere coscienza e delicatezza di dove siamo. Un paesaggio non è solo un territorio, è un paesaggio“.

Ma è lo stesso (bio)architetto Napoli della stessa (bio)Soprintendenza che ha permesso al Comune di biobucare le mura antiche sia sul lato del centro storico e sia su quello del Borgo San Giuliano, per realizzare la biopasserella e il biobalcone aggettante, e che fra poco stenderà anche un’altra biopasserella centrale galleggiante? Stiamo parlando degli stessi lavori di cui il solito Sgarbi ha detto che “il ponte di Tiberio ha una sua funzione e, soprattutto, una sua storia, e realizzare delle passerelle con il pretesto di migliorarne la fruibilità significa snaturare quel luogo. Quello che si sta facendo è sbagliato. Piuttosto si poteva intervenire sulle antiche mura, restaurarle e valorizzarle”?

E la “vasca per i pesci rossi” (Vittorio Sgarbi) realizzata in piazza Malatesta, con ampie colate di cemento armato, invece di scoprire il fossato?

Ora ci viene il dubbio che sia proprio lo stesso bioarchitetto. Ma no, non è possibile! Andiamo a vedere le fotografie del biosoprintendente che sabato ha intessuto le lodi della bioedilizia, degli interventi leggeri e del rispetto del paesaggio. Cavolo! E’ sì! E’ proprio lui. A Misano dice «basta cemento armato». A Rimini si presenta disarmato davanti ai progetti “impattanti” del novello Malatesta.

Il soprintendente Napoli di fianco al sindaco di Misano, Stefano Giannini

Fare la spia non è mai bello. Ma saprà il bioarchitetto che il Comune di Rimini ha in animo di realizzare il Parco del mare e che, stando a quanto riferisce Gioenzo Renzi, potrebbe essere una “colata di cemento“? Che poi non si dica che noi non abbiamo biocantato.
Grande bioNapoli! La bioSoprintendenza è riuscita ad autorizzare interventi sulle uniche “isole vergini” della costa, cioè fino ad oggi intaccate e intoccabili, ovvero i monumenti di epoca romana e rinascimentale di Rimini, mentre sulle aree più urbanizzate di sempre, le spiagge, alza il cartellino rosso. E’ una bionotizia.

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