Il realismo dell’illusione: alla galleria Zamagni va in scena “ZooM”

Il realismo dell’illusione: alla galleria Zamagni va in scena “ZooM”

Stefano e Davide Cecchini non sono parenti e nemmeno seguono le stesse discipline. Uno è pittore e l'altro fotografo. Li avvicina la passione per la natura e gli animali. Domani inaugurano una bella mostra.

Interessante inaugurazione, sabato 21 settembre, ore 18, alla galleria d’arte Zamagni di via Dante Alighieri, angolo via Cesare Clementini a Rimini. Il gallerista Gianluca Zamagni, dopo l’esposizione “Bad Dream” di Zino, seguita da “Flaneur” di Massimo Pulini, chiude in bellezza il 2019 con la mostra “ZooM, Cecchini guarda Cecchini (Il realismo dell’illusione)” di Stefano e Davide Cecchini.

Nota curiosa: i due artisti portano lo stesso cognome, ma non sono parenti. E seguono due discipline diverse: la pittura il primo, la fotografia il secondo. Li avvicina la passione per la natura e gli animali. La mostra ZooM è stata pensata da Stefano già diverso tempo addietro per creare un ideale rapporto tra gli animali (zoo) e la variazione dell’immagine focale (zoom). ZooM, due termini che convivono in uno. Che li circoscrive entrambi.

Il singolare sodalizio vede quindi un affermato pittore e un giovane, appassionato fotografo, giocare su un piano visuale che muove dallo stesso soggetto per perdersi dentro scenari fantastici, immaginati dall’occhio apparentemente glaciale dell’obbiettivo. Il mondo animale, magistralmente dipinto da Stefano concede all’obbiettivo di Davide un tuffo nel micromondo delle pennellate per riemergere con macroscopie inconsuete, esplorazioni che si fanno largo con il machete dell’immaginazione all’interno delle opere.

Nei quattrocento metri quadrati della galleria che il visitatore troverà caratteristicamente allestita per ospitare una sequela di splendidi animali selvatici, ogni dipinto è affiancato da una fotografia. A tratti si ha l’impressione di un’inversione dei ruoli, dove l’opera del pittore mirata da lontano assume le sembianze di una fotografia, mentre la vera fotografia, denudando il gesto pittorico, assume un aspetto fortemente materico. Da sottolineare come Davide abbia saputo leggere con grande immaginazione interpretativa i particolari còlti dalla fotocamera da distanza ravvicinata e titolare le proprie opere con altrettanto estro.

Sicuramente l’esordio della “Premiata ditta Cecchini & Cecchini” troverà il pieno consenso del pubblico a conferma che le prime mosse della galleria Zamagni si stanno orientando nella giusta direzione.

Zenit

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