Il senatore Mantovani: “Nelle colonie un polo europeo per la vacanza dei giovani”

Il senatore Mantovani: “Nelle colonie un polo europeo per la vacanza dei giovani”

Mentre fra poco andrà all'asta l'ex Mare d'Inverno per circa 1 milione di euro, un'area particolarmente strategica per estensione, collocazione e destinazione urbanistica, il senatore Mario Mantovani spiega perché sta investendo nella città delle colonie.

La terza asta è in programma il prossimo 21 aprile alle 9.30. Prezzo: 1 milione 367mila euro, offerta minima poco più di 1 milione (1.025.250). Si era partiti da 2 milioni 430mila euro, nel luglio dello scorso anno, e poi a dicembre il secondo tentativo: 1.822.500 euro. Aste andate deserte. Pare che gli interessati ci siano, ma chissà se attenderanno che il tesoro diventi maggiormente abbordabile. Perché di tesoro si tratta. L’area è quella che Sauro Nicolini avrebbe voluto trasformare nel progetto dei sogni: il “Mare d’inverno”. Un territorio più che strategico posto all’inizio della zona colonie di Igea Marina provenendo dalla Tolemaide, quindi a ridosso di Torre Pedrera, dove fra l’altro sono in corso i lavori del nuovo arredo (il “parco del mare” di Rimini nord), e perfettamente collegato dal punto di vista viabilistico. Invece i sogni di sono arenati. “Contiamo di avviare i lavori nel mese di settembre e concluderli in tre anni”, dichiarava nella primavera del 2008 il numero uno della Cooperativa Muratori Verucchio. Che aveva atteso a lungo prima di ottenere tutti i “bolli” dall’amministrazione comunale di Bellaria, e quando c’era riuscito erano cominciati altri problemi: la crisi economica, che ha portato la crisi anche nelle società di Nicolini.

E’ una delle aree più strategiche non solo di Bellaria Igea Marina e del riminese ma della costa romagnola. Misura più di 90mila mq, qui sorgeva l’ex colonia Fiat, in anni più recenti anche il camping Castellabate. In “posizione baricentrica rispetto al conurbamento costiero ad elevata vocazione turistica che va da Cattolica a Cervia”, si legge nella perizia che accompagna la documentazione dell’asta (esecuzione forzata promossa da banca Carim). “Uno dei pochissimi comparti previsti dai Comuni costieri direttamente affacciato sul mare, al contempo ben collegato con l’entroterra e con l’autostrada attraverso l’adiacente via Tolemaide”. Non è il paradiso terrestre, naturalmente, perché come aggiunge la perizia, “l’area in cui si trova il comparto è fra le più depresse della costa della provincia di Rimini, innanzitutto per non avere ancora ritrovato una sua identità e vocazione specifica dopo la fine dell’era delle colonie marine, che le consentano di rilanciare lo sviluppo turistico della zona”, e per alcuni fattori problematici come “l’erosione progressiva della spiaggia” e “la presenza di fossi di scolo provenienti dalle aree agricole interne”. Nonostante questi difetti, comuni a molti altri tratti della costa, l’ex Mare d’Inverno è vocato, secondo il Psc del Comune di Bellaria, ad ospitare ricettività turistica, area per camper, villaggi turistici, ma anche direzionale, commerciale, pubblici esercizi, praticamente tutto tranne il residenziale. Chi ci metterà le mani? E’ presto per dirlo.

Il senatore Mario Mantovani (nella foto) ha da poco aggiunto anche la colonia Reggiana alle proprietà, con base a Igea Marina, delle società a lui riconducibili. Cosa intende farci? “Non c’è ancora un’idea precisa, nel senso che abbiamo molte attività in corso, sono un imprenditore nel campo delle attività sociali, alberghiere…, devo dire che ci ha attirato un prezzo molto favorevole, non di regalo ma quasi”, spiega Mantovani a Rimini 2.0. “Inoltre Bellaria Igea Marina è un po’ la mia seconda “patria”, sono lì da 60 anni, credo di meritarmi la cittadinanza onoraria”, sorride, aggiungendo subito dopo che si tratta di “una battuta”. Dall’amministrazione comunale Mantovani si aspetta un segnale di rilancio della zona colonie: “Qualche decennio fa avevo proposto in Regione di puntare su un centro per la gioventù europea, qualche assessore ci aveva creduto, ma poi gli assessori cambiano e le situazioni anche. D’altra parte io ero un giovane imprenditore, non ancora in grado di sviluppare un progetto in termini concreti, avevo semplicemente lanciato l’idea, che a mio parere resta valida: un luogo di vacanza per la gioventù… Fra l’altro ho visto che sono nate strutture per i giovani lungo quel tratto. Credo che il nuovo sindaco, che è giovane, qualche idea la saprà tirare fuori“. Lei ha già fatto nascere qualcosa, una casa vacanze e un camping, girava voce che volesse puntare sulla vacanza per gli anziani, chiediamo a Mantovani. “No, una struttura per gli anziani è adeguata ma solo quello no, e poi la zona è talmente vasta e vergine che può avere varie caratterizzazioni: dal socio-sanitario, come risulta anche dal Psc, al turistico ricettivo, con alcune peculiarità che rilancerebbero in maniera importante Igea Marina, oggi un po’ una cenerentola. Sa cosa avevo consigliato quando Bellaria Igea Marina si staccò da Rimini?” Cosa? “Di diventare la marina di Santarcangelo, Comune che a mio parere sarebbe stato fortemente interessato a questo, perché ha già un centro storico magnifico ma gli manca uno sbocco al mare”. Il villino sulla spiaggia quale destinazione avrà? “Compatibile con gli strumenti urbanistici. Mi hanno fatto un po’ di cattiverie al riguardo, è stata presentata una denuncia anonima, da lì il fermo del cantiere per due anni, ma la magistratura non ha potuto che archiviare il caso. Mi è sembrata una aggressività fuori luogo nei confronti di un imprenditore, sbagliata: forse che a costruire deve essere lo Stato? In quel luogo c’era una colonia, l’isolamento di una casa di vacanze, e ho semplicemente mantenuto un pezzo di storia di Igea Marina”.

La suggestione della zona colonie come “quartiere turistico per giovani europei con spazi per studio, sport e arte”, è anche nelle corde del consigliere comunale di minoranza Gabriele Bucci. Una “cornice” per quel lembo di costa che circola da parecchio tempo, da quando in Comune c’era Nando Fabbri. L’ex sindaco Italo Lazzarini cercò in tutti i modi di insediarci una sorta di dépendance del polo universitario di Rimini, ma trovò solo porte sbarrate. Bucci ha anche sollecitato l’amministrazione comunale bellariese a capire cosa intenda realizzare in zona Mantovani: “Una cosa è rispettare la proprietà e l’imprenditoria privata, un’altra è abdicare alla propria funzione di programmazione urbanistica, di orientamento illuminato dello sviluppo del territorio. Se l’Amministrazione deve redigere ex novo i propri strumenti urbanistici, alla luce della recente legge urbanistica regionale, dovrà scegliere che tipo di destinazione dare a quell’area”. Ma lo strumento principe c’è ed è il Psc, peraltro recentissimo, che lascia maglie abbastanza larghe per intervenire. Il problema è che le colonie, almeno alcune (altre, pur essendo diroccate, costano una fortuna) si possono comprare a poco prezzo, ma per trasformarle, ad esempio in hotel, occorrono camionate di soldi. E non è che tiri un’aria proprio favorevole in questo momento per investimenti di tale portata.

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