“Il Volta-Fellini sia una scuola pilota per l’opera lirica nei licei”

“Il Volta-Fellini sia una scuola pilota per l’opera lirica nei licei”

La proposta rivoluzionaria di un docente di lettere riminese, Paolo Piantieri, al Ministero.

“E’ il mio grande sogno, fare del Liceo «Volta-Fellini» di Riccione una scuola pilota per permettere ai ragazzi di seguire almeno un’ora curriculare sull’opera lirica nei licei classici e scientifici”: parla il professor Paolo Piantieri, docente riminese di lettere nell’istituto secondario superiore della Perla Verde, che ha coraggiosamente iniziato ormai da due anni un’esperienza didattica forse unica in Italia, facendo entrare il melodramma tra i banchi di scuola. “L’opera italiana non è mai stata inserita organicamente nei curricula liceali – ha dichiarato recentemente Piantieri intervistato in una pagina di approfondimento del Tg2-Mizar -, il deficit è assoluto, c’è un vuoto addirittura dalla riforma Casati del 1859, quando Verdi a 46 anni componeva «Un ballo in maschera». Mi domando perché l’Italia, così famosa nel mondo per la cucina o la moda, non possa ritrovare questo patrimonio artistico meraviglioso, che fa parte del nostro DNA. Per questo chiedo al Ministero, presso il quale mi sto muovendo, di valorizzare l’esperienza iniziata, grazie alla lungimiranza del preside Paride Principi, al Liceo «Volta-Fellini», come scuola pilota: si tratta di dare a tutti i ragazzi italiani la possibilità di scoprire il sublime espresso dalle opere di Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini, Mascagni e tanti altri musicisti e operisti italiani”.

Il prof. Piantieri intervistato da Mizar

Ma l’esperienza riccionese sta funzionando? “L’opera lirica – risponde Piantieri – colpisce i giovani di questa generazione perché nella sua splendida e mirabile fusione di poesia, musica, danza, teatro e drammaturgia veramente coinvolge il cuore umano, un cuore in ricerca come è appunto quello dei giovani. L’opera infatti parla al cuore. Bellini scriveva al suo librettista: «Poesia e musica richiedono naturalezza e niente più». Questa autenticità, questa passione colpiscono i ragazzi”.
Infatti davanti alle telecamere della Rai gli studenti dicono: “Sentirli cantare, mi suscita forti emozioni: è come se cantassero qualcosa che esprime l’animo umano, storie che parlano degli uomini”; “Sono esperienze molto diverse e inaspettate che fanno scaturire dei sentimenti dentro, delle forti emozioni”. Tanto da preferire il teatro alla discoteca? “Sì certamente – risponde un ragazzo -, penso sia un’esperienza migliore rispetto alla discoteca, dove c’è una musica sempre uguale e suoni che si ripetono per ore non trasmettendoti niente”.
Questa l’ossatura delle due ore settimanali pomeridiane, extracurriculari, guidate dal professor Piantieri davanti a circa 120 studenti: introduzione alla storia dell’opera lirica; lettura dei libretti comprendente analisi dei testi, della struttura retorica e drammaturgica, della metrica; poi si passa alla musica, prima solo l’ascolto, poi il video dell’opera cui segue il dialogo con il docente sulla messinscena. Il «Volta-Fellini» ha ospitato anche lezioni-concerto con un maestro concertatore e alcuni giovani talenti del melodramma: aula magna gremita di 300 studenti.

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