Luminarie “in” e “out”: Rimini, Riccione e Milano Marittima a confronto

Luminarie “in” e “out”: Rimini, Riccione e Milano Marittima a confronto

Rimini in cerca di identità anche negli addobbi natalizi. Con piazza Cavour quest'anno particolarmente grigia. Riccione punta tutto su viale Ceccarini e ottiene il risultato. Ma la sorpresa è rappresentata da Milano Marittima: le installazioni scenografiche sciccose e la pista di ghiaccio circolare.

Le luminarie natalizie muovono turismo. Non a caso negli ultimi anni fioccano le classifiche sulle città più belle da questo punto di vista. Le luminarie caratterizzano, imprimono una identità, aggiungono fascino e bellezza ad un luogo, rendono più magico il periodo più magico dell’anno. Ma a condizione che abbiano un’anima, esprimano un pensiero e tentino di realizzarlo con stile.
Così per le festività natalizie 2018, ai primi posti ci sono le creazioni artistiche di Torino, Salerno, o i 50mila led bianchi che illuminano 30 metri di diametro nella galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Oppure Bologna, che ha giustamente puntato su qualcosa di unico, Lucio Dalla, spargendo le parole luminose de “L’anno che verrà” lungo i viali. Invece delle solite palline, stelline e scontatezze varie.

E Rimini come se la passa in fatto di luminarie? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda facendo anche qualche confronto con le altre città della costa: Riccione, Cesenatico, Milano Marittima.
Rimini è in cerca di identità anche per quanto riguarda le luminarie. Non è stata capace di caratterizzarsi. Le solite e un po’ antiquate lucine, i nomi delle vie, le due piazze principali del centro storico abbastanza anonime e senza un guizzo… Un po’ meglio per l’illuminazione dell’Arco d’Augusto e di Castel Sismondo ma niente di eccezionale. Quest’anno, poi, piazza Cavour è stata più spenta e grigia del solito, addirittura un po’ spettrale grazie all’allestimento in truciolare di cui ci siamo già occupati. Si può fare di più, molto di più. Anzi, si deve. Soprattutto se a palazzo Garampi c’è un sindaco che pensa di giocarsela con Londra e Berlino. Non è stato ad esempio sfruttato per niente il teatro Galli, che ben si presterebbe ad una valorizzazione a suon di luminarie. Ma è tutto il cuore della città, insieme a Marina centro e ai punti più rappresentativi della Rimini turistica, che meritano uno studio apposito per luminarie d’autore. Speriamo che il 2018 sia stato l’ultimo anno con le luminarie da provincialotti. Voto 5.

Riccione: vedi viale Ceccarini e poi muori! La Perla è snob per natura, se la canta e se la suona, sfoggia vetrine di classe, ed ha puntato tutto sul red carpet (bianco per l’occasione) natalizio: viale Ceccarini. Una galleria all’aperto, un trionfo di luci e lunghi tappeti presi letteralmente d’assalto da folle paurose nei giorni di Natale e Santo Stefano. Una lunga pista di pattinaggio (140 metri) e le tipiche casine per artigianato ed enogastronomia. Riccione Ice Carpet si staglia su una città votata allo shopping e la valorizza. Una grande stella luminosa è forse l’unica nota di piacevole rottura, per il resto non ci sono particolari novità. Voto 6,5.

La sorpresa viene da Milano Marittima. Anche qui la filosofia seguita è quella di spingere sulla leva che identifica questa sciccosa località turistica: le griffe che fanno capolino dalle vetrine sparse lungo viale Matteotti e viale Gramsci, lo shopping fatto cult. E se copiare si deve, Milano Marittima lo ha fatto da Dubai, con installazioni luminose che definire scenografiche è poco. L’eleganza è ai massimi livelli, l’imponenza colpisce (queste sculture tempestate di luci misurano più di due metri d’altezza) e scattare una foto ricordo davanti all’anello, alla cintura o agli orsetti luminosi è una tentazione alla quale è difficile resistere. Stupenda poi la pensata di realizzare la pista di ghiaccio attorno alla rotatoria, fra l’altro grandissima (secondo gli organizzatori “la più grande d’Europa”). Per non farsi mancare niente, anche un particolare “giardino degli alberi di Natale”, piramidi decorate con un tocco d’arte. Lusso, moda, arte: Milano Marittima ha fatto centro. Voto 8.

Cesenatico: il classico che non tramonta! Dici Cesenatico a Natale e pensi al magnifico porto leonardesco con il presepe galleggiante della marineria. Intramontabile. Poetico e coinvolgente. Puntare su ciò che rende inimitabile una città, paga sempre.  Voto 7. Un po’ triste Cattolica: degno di nota solo il Municipio che si rispecchia nella fontana. Misano non pervenuta. In attesa che Cecchetto la rivesta di lustrini e paillettes, trionfa l’anonimato. Bellaria Igea Marina: lo standard. Non classificate.

COMMENTI

DISQUS: 0