Mons. Lambiasi sposta altri parroci e accorpa parrocchie

Mons. Lambiasi sposta altri parroci e accorpa parrocchie

Nuova girandola di trasferimenti nelle parrocchie della Diocesi di Rimini. Il vescovo Lambiasi si trova da oggi a Roma per l'assemblea generale della

Nuova girandola di trasferimenti nelle parrocchie della Diocesi di Rimini. Il vescovo Lambiasi si trova da oggi a Roma per l’assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, che si è aperta con l’intervento di Papa Francesco e che si concluderà giovedì, ma prima di partire ha lasciato la lista con un’altra infornata di avvicendamenti.
L’ufficialità dovrebbe arrivare domani ma fra le parrocchie interessate dagli spostamenti si parla ad esempio della Colonnella, con don Antonio Moro destinato pare a Riccione (San Martino) e sostituito da don Fabrizio Uraldi, ma sarebbero stati decisi anche accorpamenti di parrocchie, come San Martino Montelabbate, aggregata di nuovo con Villaggio I Maggio, di fatto tornando alla situazione esistente in anni lontani. Don Tarcisio Tamburini, attualmente parroco di S. Maria Mater Ecclesiae, dovrebbe quindi farsi carico anche di San Martino. Si parla poi della sostituzione di don Domenico Valgimigli alla parrocchia della Riconciliazione, nell’aria da tempo.
Nella logica della pastorale integrata, due soli parroci avrebbero la gestione di Coriano, Ospedaletto, Mulazzano e Cerasolo, mentre Morciano verrebbe aggregata con Gemmano, Montefiore e affidata a don Maurizio Fabbri.
Novità riguarderebbero anche la parrocchia di Mater Misericordiae, così come fra i nomi che circolano per gli avvicendamenti c’è anche quello di don Vittorio Metalli, direttore spirituale del Seminario, che dovrebbe diventare parroco del centro storico (S. Agostino).
E cambiamenti non mancherebbero nemmeno in seminario: don Cristian Squadrani (attualmente vice rettore) diventerebbe direttore spirituale, mentre don Marcello Zammarchi (al momento cappellano di San Michele Arcangelo a Morciano) diventerebbe vice rettore.
Sono oltre cento le parrocchie della Diocesi di Rimini e 25 le zone pastorali. Mons. Lambiasi da quando è a Rimini è spesso intervenuto spostando pedine anche importanti e non sempre le scelte compiute hanno incontrato il gradimento dei parrocchiani. Lo scorso aprile il vescovo ha concluso la visita pastorale e il 10 maggio rivolgendosi con una lettera ai sacerdoti, ai diaconi, al consiglio pastorale e alla consulta delle aggregazioni laicali, ha lasciato intendere quello che adesso trova concretezza: “Non sarà possibile garantire come in passato la presenza del sacerdote in ogni comunità. Né ci potremo più permettere di assicurare la messa domenicale in orari diversi e in tutte le chiese”. E aveva aggiunto: “Pertanto dovremo portare avanti una ridistribuzione del clero, immaginando la presenza sul territorio di un presbiterio, almeno zonale, dove le varie capacità e inclinazioni non vengono azzerate, ma esaltate. Sarà così possibile realizzare anche una valorizzazione delle competenze, un risparmio delle risorse e un riequilibrio dei carichi di lavoro. Per questo il Signore domanda uno scatto di generosità a tutti: ai pastori, nel formare tra di loro delle “fraternità” che si prendano insieme cura di un territorio più ampio”. E a proposito di risparmio di risorse chi conosce la situazione finanziaria della Diocesi fa notare che il tema preoccupa e in Curia si continua non solo a monitorare ma si studiano anche tagli ed economie. (19.05.2014)

La nota ufficiale della Curia che conferma le anticipazioni di Rimini 2.0

Il Vicario Generale comunica gli avvicendamenti di parroci e altri i trasferimenti ai quali il Vescovo ha provveduto, dopo aver avuto la disponibilità dei sacerdoti negli incontri personali durante la Visita alle Zone pastorali o in altra occasione. Ha successivamente fatto un colloquio con i sacerdoti interessati ed ha infine, come previsto, informato il Vicario foraneo a quo e ad quem.

Pur con qualche difficoltà e sacrificio dovuti alla graduale diminuzione del numero dei sacerdoti, le scelte sono state fatte, avendo come preoccupazione prioritaria la vita comunitaria dei sacerdoti, nelle diverse modalità di attuazione, e la responsabilità condivisa di una Zona o Unità pastorale.

Ieri sera sono stati convocati i Consigli Pastorali delle parrocchie o Zone pastorali interessate ai cambiamenti, per dare loro in modo diretto la comunicazione e le motivazioni.

1 – Sacerdoti per la Zona pastorale di Gemmano, Montefiore, Morciano, S. Clemente: Agostini don Gianluca, Brigliadori don Egidio, Cucchi don Massimiliano, Fabbri don Maurizio. Potranno contare inoltre sulla collaborazione di don Emilio Maresi e don Ferruccio Capuccini, che sarà a tempo pieno a servizio del Santuario di Bonora.

2 – Zona Pastorale di Cerasolo-Mulazzano, Coriano, Ospedaletto: Baldacci don Fiorenzo, -Sargolini don Stefano. Collaborerà con loro don Davide Pruccoli, parroco di S. Andrea in Besanigo. Avranno inoltre la collaborazione di don Serafino Pasquini. La Zona Pastorale ha inoltre la presenza preziosa di alcuni Diaconi permanenti.

3 – Uraldi don Fabrizio: Parroco di S. Maria Annunziata (Colonnella), che continua a far parte della Zona Pastorale Flaminia, con le parrocchie di Cristo Re, Mater Misericordiae, Regina Pacis, San Giovanni Battista.

4 – Moro don Antonio, parroco in solido con Alasia don Alessio della parrocchia S. Martino di Riccione.

5 – Metalli don Vittorio, parroco della parrocchia S. Agostino, del Centro storico di Rimini. Potrà continuare a contare sulla collaborazione pastorale di don Dino Paesani e don Vittorio Maresi.

6 – Equipe educativa del Seminario: don Andrea Turchini, Rettore; don Cristian Squadrani, Padre Spirituale; curerà anche la pastorale delle due parrocchie di S. Aquilina e S. Pio X (Dogana italiana); don Marcello Zammarchi, vicerettore. L’equipe avrà inoltre il compito di curare la pastorale vocazionale e altre attività formative (Centro universitario, Uffici pastorali, Cresime, collaborazione con le parrocchie…).

7 – Dal 21 settembre p.v., con le Ordinazioni presbiterali e diaconali, alcune parrocchie, a cominciare da quelle che con gli attuali trasferimenti non hanno più il Vicario parrocchiale, potranno avere la presenza di un giovane Presbitero o di un Diacono.

Sappiamo tutti per esperienza che ogni avvicendamento comporta fatica e sacrificio per il sacerdote e per la Comunità; ma è anche l’occasione per una ripartenza, un nuovo slancio di cammino spirituale e pastorale. Il Vescovo ha trovato la convinta disponibilità di tutti i sacerdoti interessati ai trasferimenti e anche di altri. Si augura che anche le Comunità parrocchiali, aiutate da noi sacerdoti, dimostrino maturità di fede e disponibilità alla corresponsabilità.

Chiediamo per tutti e per ciascuno la protezione materna di Maria SS., l’intercessione di S. Gaudenzo, dei SS. Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Il Vescovo, impegnato a Roma per l’Assemblea ordinaria della CEI, certamente ci accompagna con la sua preghiera e la benedizione del Signore.

(20 maggio 2014)

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