"Due pronunciamenti favorevoli del Consiglio di Stato".
Rovereta srl e Petroltecnica SpA esprimono soddisfazione perché hanno ottenuto negli ultimi giorni “due pronunciamenti favorevoli del Consiglio di Stato”. Di cosa si tratta? “Due giorni fa il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comitato d’Area di Cerasolo contro ARPAE (già respinto al TAR) per non aver annullato l’Autorizzazione Integrata Ambientale in essere di Rovereta srl. Mentre oggi è stata pubblicata l’ordinanza con la quale il CdS accoglie la richiesta delle nostre aziende di sospensiva delle ordinanze comunali che, in concreto, non ci hanno consentito di esercitare le nostre attività per 7 lunghissimi mesi”.
Il commento è il seguente: “Un grande sollievo, certo, ma una situazione paragonabile a quella di Rimini dopo la guerra. Siamo sfiniti, distrutti e privi di risorse ma con la determinazione di ricominciare. Questa situazione è a nostro giudizio profondamente ingiusta e assurda. I rifiuti che noi trattiamo (terreni e acque inquinati prevalentemente da idrocarburi) non potrebbero, neanche se lo volessimo, arrecare danni all’ambiente né alla salute umana. Le difformità edilizie che ci vengono contestate, inoltre, riguardano sostanzialmente delle destinazioni d’uso, a fronte di una completa conformità sotto il profilo delle certificazioni statiche, idrauliche, sismiche, ecc. Un caso unico in Italia, il nostro. Uno stop alle attività di cinque mesi che ha gravemente compromesso la nostra possibilità di sopravvivenza. Solo l’ostinazione della proprietà, del gruppo dirigente e dei dipendenti hanno permesso di tenere duro fino a questo momento. Adesso una parte residuale dell’impianto resta sottoposta ad un provvedimento della magistratura. Attendiamo che, finalmente, anche questa situazione possa ottenere l’esito positivo che ci aspettiamo senza dover attendere altro tempo non compatibile con la vita della nostra impresa e con le esigenze del lavoro di 300 famiglie in una realtà produttiva innovativa, che opera da anni nell’economia circolare e che rappresenta una eccellenza riconosciuta nel settore in Italia (e non solo)”. Fin qui la nota di Rovereta e Petroltecnica.
L’ordinanza cautelare odierna del Consiglio di Stato così recita: “Rilevato che, allo stato degli atti ed all’esito di un esame necessariamente preliminare della documentazione prodotta in entrambi i gradi del presente giudizio, emerge un quadro estremamente complesso con riferimento alla attuale legittimità dei titoli edilizi che si sono affastellati nel corso del tempo, che impone una approfondita istruttoria in sede di merito, sicché, nel bilanciamento degli interessi in gioco e tenuto conto del rischio occupazionale paventato dalla parte appellante e non contestato dal Comune appellato, possono valorizzarsi elementi di periculum in mora che militano per l’accoglimento della istanza cautelare siccome (ri)proposta nella presente sede di appello al fine di mantenere la res adhuc integra fino alla definizione del giudizio di primo grado”.
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