Programmazione a rovescio: prima chiudono il lungomare e poi pensano ai parcheggi

Programmazione a rovescio: prima chiudono il lungomare e poi pensano ai parcheggi

L'amministrazione in carica si muove adesso per un piano di settore che risolva le problematiche presenti sul territorio in termini di viabilità e consenta di individuare delle aree da destinare a parcheggio di pullman e sosta turistica.

«Risolvere i problemi della viabilità e dei parcheggi che si presentano soprattutto in estate e durante le fiere e i congressi». Anche la giunta comunale deve essersi accorta che qualcosa non va dopo la pedonalizzazione dei lungomare a nord e a sud di Rimini. Perché la mancanza di parcheggi è un grosso problema che rischia di uccidere la zona turistica. Non è l’unico per la verità, basti considerare l’intasamento di veicoli di ogni dimensione che ha gravato su viale Vespucci nell’estate ormai agli sgoccioli.
In molti pensano che una corretta programmazione avrebbe dovuto prima pensare alla viabilità e ai parcheggi, e poi a chiudere la principale arteria di traffico che sfiora la spiaggia. Ma a quanto pare si è seguito il procedimento inverso.
Ha atteso lo scorso aprile l’amministrazione comunale per pubblicare l’avviso finalizzato ad una indagine di mercato per individuare gli operatori economici a cui affidare la redazione di due piani di settore: uno per la definizione della logistica delle merci nella fascia turistica a mare della ferrovia e un altro per l’organizzazione e la gestione di aree parcheggio da destinare alle strutture ricettive, imprese del turismo e pullman turistici.
I tempi per questi progetti sono di solito lunghi, mentre la pedonalizzazione procede con successivi stralci del parco del mare e i parcheggi avrebbero dovuto essere pronti da…ieri.
Al bando hanno partecipato in sei, ma solo quattro manifestazioni di interesse sono state selezionate («due erano già stati invitati a partecipare ad una procedura negoziata» e sono stati esclusi) e l’incarico affidato dopo quattro mesi dal bando, per 44.147 euro, a chi ha offerto il prezzo più conveniente (una società di Milano), che avrà tempo sei mesi per consegnare gli elaborati. Ma siamo solo al primo step.
Ammette la determina dirigenziale che si occupa della questione, che «Rimini è meta di turismo balneare nel periodo estivo e di turismo di tipo fieristico/congressuale durante tutto l’anno; in tali occasioni si registrano numeri importanti di presenze sul territorio che spesso mettono in crisi il sistema della viabilità; l’ingente presenza di auto e di pullman turistici oltre a generare rallentamenti genera una problematica anche dal punto di vista della sosta soprattutto per quanto riguarda i pullman turistici. Si rende pertanto necessario redigere un Piano di Settore che attraverso la redazione e l’analisi di un quadro conoscitivo e l’analisi economico-finanziaria risolva le problematiche attualmente presenti sul territorio in termini di viabilità e consenta di individuare delle aree da destinare a ricovero/parcheggio di pullman e della sosta turistica valutando un’idonea tariffazione». Nessun riferimento alla trasformazione introdotta dal parco del mare, che a Rimini è stato inaugurato a fine agosto con tutti i connessi disagi legati al cantiere durante l’estate, ma tant’è.
Il lungomare più bello del mondo deve superare lo scoglio della irraggiungibilità. Anche altri incarichi sono stati assegnati per venire a capo di un sistema della sosta degno di questo nome nella fascia turistica. Ma quando si potrà cominciare a parcheggiare? Per ora bisogna accontentarsi di lavorare di immaginazione.

Immagine: il parco del mare dall’ingresso di piazzale Kennedy (foto Lussi Pagammo).

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