A Rimini è stato realizzato un arredo urbano con tre o quattro decenni di ritardo rispetto ad altre città della costa (quello di Bellaria risale agli anni 80). "Venduto" come il non plus ultra. Ma, pur costando una fortuna e non ancora completato, mostra già i suoi limiti.
Da qualche tempo, più o meno all’altezza dei bagni 20 – 21, tra il marciapiedi e il terrapieno erboso che si inerpica a lambire la celeberrima “duna a sardina”, si è insinuata un’assai poco estetica fanghiglia color… marroncino. A ben guardare, la melma ha in parte contagiato parte del manto erboso limitrofo il quale, per simpatia, presenta una brulla chiazza spelacchiata.
Ben sapendo che l’argomento “Parco del mare” è tra i temi su cui la Pubblica Amministrazione riminese non è storicamente propensa a dare troppe spiegazioni, chiediamo lumi ad alcuni esercenti di zona.
Un paio di questi ci spiegano che il fenomeno è causato da una tubazione rotta in attesa di riparazione. Altri confermano la rottura e precisano che per un certo periodo (ma poi è stata riparata), una delle canne di irrigazione anziché a “pioggia” emetteva acqua a “fontana” provocando l’allagamento. “Poi c’è l’aggravante della fretta data dal tentativo di salvare almeno una parte della stagione balneare, già compromessa da precedenti lungaggini e dalla mazzata del Covid”, ci dice un commerciante, il quale aggiunge che “in fretta e furia, in alcuni punti hanno steso il tappeto di erba senza dargli il tempo di adattarsi adeguatamente al terreno. Il calpestìo della Notte Rosa ha poi fatto il resto”.
La “calvizie” erbacea è dunque dovuta solo a questo motivo o, come sostiene qualcuno, anche la sabbia che viene frequentemente trasportata dal vento, nuoce alla salute del prato? Se così fosse, sarebbe un grave errore di valutazione progettuale. “Di certo”, come ci viene assicurato da più di un esercente, “a fine stagione verrà sostituito l’intero tappeto verde”. È possibile poi che in alcuni tratti, sempre per la foga di terminare i lavori di cui si è detto, il tombinamento (o drenatura) non sia stato fatto in modo ottimale?
Fatto sta che l’intera operazione “Parco del mare” ha avuto una vita piuttosto tormentata. E non solo a Rimini. Da Rivabella a Torre Pedrera tra ritardi e proteste, sit-in, rinvii e sospensioni dei lavori, in varie zone (le foto si riferiscono a Viserba ma la situazione non è migliore a Torre Pedrera) la nuova pavimentazione sembra vecchia e risulta macchiata.
Da parte sua, il Comune sostiene che “Al termine della stagione turistica si provvederà con un intervento di pulizia mirato le cui tecniche sono attualmente allo studio”. Attualmente allo studio? “Annamo beenee!”, direbbe la Sora Lella…
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