Rotta sulla Morea: una veleggiata per Sigismondo

Rotta sulla Morea: una veleggiata per Sigismondo

Un gruppo di amici sta organizzando una regata-crociera, culturale e senza alcun agonismo, da Rimini alla Morea (l’attuale Peloponneso) per celebrare i 600 anni della nascita del più illustre e vituperato dei riminesi.

Chi fu Sigismondo Pandolfo Malatesta dovrebbero saperlo tutti, non solo a Rimini. Chi non sa nulla di questo condottiero, di cui quest’anno si celebrano i 600 anni dalla nascita, può leggere l’articolo di Davide Brullo comparso nei giorni scorsi su questo giornale elettronico. Nel suo articolo Brullo mette all’indice l’insipienza delle pubbliche amministrazioni che, a suo dire, non starebbero celebrando adeguatamente questa importante ricorrenza.
Senza entrare in questa polemica, qui si vuole semplicemente raccontare di un’iniziativa di un gruppo di amici che intendono celebrare SPM.
Tutto nasce lo scorso anno, in concomitanza con l’uscita del libro di Giuseppe Chicchi “I due padri” che ripercorre, in una delle vicende raccontate, “l’ultima crociata” di Sigismondo in Morea. A chi scrive e ad altri venne subito in mente che, un’adeguata maniera di celebrare la ricorrenza dei 600 anni dalla nascita di SPM, fosse ripercorrere l’itinerario di quella crociata sui generis.
Questa idea, come un’onda, è andata e venuta, lentamente, tra entusiasmi e ripensamenti, adesioni e rifiuti. Per farla corta abbiamo deciso in ogni modo di partire, con o senza contributi, con o senza sponsorizzazioni, con o senza partnership istituzionali. Tre barche (e che barche…) sono già in attesa degli equipaggi. Chiunque vuole aggregarsi è ben accetto. L’unica condizione posta è che abbia un minimo di consapevolezza culturale (e nautica) di ciò che sta affrontando.
Il viaggio molto probabilmente sarà compiuto da altri con altri mezzi, per altre strade, l’importante sarà trovarsi all’ora x, nel punto y, a levare un brindisi a SPM, magnifico perdente e a tutta la storia, la letteratura, l’architettura, l’arte, in una parola a tutta la cultura, che ha suscitato.
La crociera avrà un suo contorno di eventi, magari sono una lettura o una stretta di mano.
La data è già stata (più o meno) fissata. Si leveranno gli ormeggi a fine giugno con destinazione la Morea, molto probabilmente la darsena di Calamata, per poi salire a Mistrà (città che diede il nome al liquore d’ordinanza dei domini oltremare della Serenissima, che è arrivato fino ai nostri giorni), obiettivo della spedizione di Sigismondo. Mistrà sorge a fianco dell’antica Sparta.
Le suggestioni del viaggio sono infinite. Basta evocare alcuni nomi per aprire scrigni incredibili di cultura, bellezza, storia… Ragusa, Cattaro, Leuca, Cefalonia, Corfù, Itaca, la Morea, Mistrà, Sparta. Se poi si aggiungono i nomi dei personaggi (Gemisto, i neoplatonici, Saffo, Odisseo, la Serenissima Repubblica…) non si finirebbe più, in un infinito gioco al rimando.
La culla della civiltà è in questi luoghi. Se questi nomi non vi dicono nulla poveri voi. A chi conosce almeno l’ABC si spalanca il cuore e il cervello inizia a macinare.
Qui tutto è nato… Qui noi torneremo, almeno temporaneamente per questa avventura.

Ps: anche Brullo è invitato, a patto che durante la navigazione dia una mano con le cime, si adegui al misero vitto e alloggio dei marinai e obbedisca agli ordini del capitano dell’imbarcazione. In mare funziona così e non potrebbe essere altrimenti.

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