“Voglio portare in Parlamento il mio impegno di mamma, assessore e bagnina”. Intervista a Elena Raffaelli

“Voglio portare in Parlamento il mio impegno di mamma, assessore e bagnina”. Intervista a Elena Raffaelli

"Se sarò eletta manterrò l'impegno al Comune di Riccione: deve cambiare la consapevolezza dello Stato rispetto alle necessità dei territori"

La famiglia, la sicurezza, le concessioni balneari ("Il percorso della sinistra è sbagliato perché non "rispetta" 35000 imprese ovvero 35000 famiglie che hanno investito sulla sabbia in virtù del principio del legittimo affidamento"). Convinta salviniana, Elena Raffaelli è candidata alla Camera nell'Uninominale per il centrodestra.

Assessore al Comune di Riccione, convinta salviniana, Elena Raffaelli è candidata alla Camera nell’Uninominale per il centrodestra. In questa intervista annuncia che, se eletta, manterrà il ruolo che attualmente ricopre a fianco del sindaco Tosi. “Con lo stesso spirito che mi vede impegnata a Riccione voglio provare a cambiare un po’ di cose anche a Roma, senza grandi proclami”. La famiglia, la sicurezza, le concessioni balneari (“Il percorso della sinistra è sbagliato perché non “rispetta” 35000 imprese ovvero 35000 famiglie che hanno investito sulla sabbia in virtù del principio del legittimo affidamento”.

Siamo in chiusura di campagna elettorale, domenica si vota: come ha vissuto questo debutto in una competizione politica nazionale? Che esperienza le ha permesso di vivere e, soprattutto, cosa si aspetta per lei e per la Lega a spoglio concluso?
È stata un’esperienza straordinaria. Una campagna elettorale velocissima, appassionante, carica di emozioni, fatta di piacevolissimi incontri, di strette di mano e di abbracci. Ci ho messo cuore, impegno, determinazione e tanto senso di responsabilità, consapevole della grande importanza di questa sfida giocata insieme ad una grande squadra di amici. Spero di aver seminato bene e di poter raccogliere i frutti di tanti anni di impegno, di sacrificio e dedizione regalando una grande soddisfazione a tutti coloro che hanno riposto in me la loro fiducia.

La sicurezza è il tema forse più caro al partito nel quale lei ha deciso di candidarsi: Rimini continua ad avere un primato poco invidiabile da questo punto di vista, come attestano le classifiche nazionali. Ci dica cosa farà, se entrerà in Parlamento, per la sicurezza dei cittadini e in particolare per la riviera, che in estate in termini numerici diventa una grande metropoli.
La sicurezza ha un valore prioritario per tutti i cittadini e i turisti che vengono sulla riviera, noi ne facciamo un punto irrinunciabile della nostra politica: più uomini, più mezzi e dotazioni adeguate per un miglior presidio delle città in forma costante e continuativa. Per noi la difesa è sempre legittima, e su questo lavoreremo da subito. Così come dobbiamo opporci a tutti i riti premiali: oggi premiamo chi rinuncia ad un processo con uno sconto di un terzo della pena. Dal paese dell’impunità faremo un paese in cui vige il corretto principio della certezza della pena.

Lei è anche amministratore comunale e dunque conosce la problematica delle risorse sempre più limitate a disposizione dei Comuni: cosa deve cambiare da parte dello stato centrale nei confronti nei territori?
Se avrò l’onore di rappresentare il nostro territorio e le nostre comunità non lascerò l’assessorato ma continuerò proprio per rimanere con un piede nell’amministrazione locale e uno al governo nazionale. Deve cambiare la consapevolezza dello Stato rispetto alle diverse necessità dei territori che devono essere degnamente e adeguatamente rappresentati dai deputati proprio per indirizzare le scelte.

La Costituzione italiana proclama che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi. Sembra un altro film rispetto alla realtà. Negli ultimi tempi si è registrata molto più attenzione al tema delle unioni civili e del biotestamento che a quello della famiglia. Cos’è per lei la famiglia e cosa fare per rimetterla al centro.
Dobbiamo tornare a quanto proclamato dalla Costituzione. La famiglia è quel luogo di intime e umane relazioni fondato sull’unione tra un uomo e una donna. I figli hanno una mamma e un babbo. Non esiste un genitore 1 o genitore 2. Dobbiamo garantire ai nostri giovani una sicurezza economica e sociale: solo se avranno una occupazione stabile e una società sicura i nostri giovani si potranno costruire una famiglia, che noi sosterremo con un piano strutturato di rilancio della natalità: asili nido gratis, contributi mensili detassati per i nuovi nati e altro.

Concessioni balneari: lei ha dichiarato che si impegnerà, naturalmente se eletta, a portare avanti il “patto con i balneari”, cioè ad azzerare il disegno di legge del governo Gentiloni (che comunque si è arenato al Senato) e a battersi contro l’esproprio degli arenili in applicazione della Bolkestein. Vuole spiegare chiaramente perché a suo parere il percorso seguito fin qui dal centrosinistra è sbagliato e cosa occorre fare per evitare l’esproprio?
Il percorso della sinistra è sbagliato perché non “rispetta” 35000 imprese ovvero 35000 famiglie che hanno investito sulla sabbia in virtù del principio del legittimo affidamento. È un percorso che non considera che le spiagge sono un bene e non un servizio; che non esiste scarsità di risorse; che la stessa Europa tutela le piccole e medie imprese a conduzione familiare, imprese in larga misura gestite da donne e da donne sotto i 40 anni.
Non solo. Le proroghe sono possibili e ce lo dice la sentenza della Corte di giustizia all’articolo 71 che recita “le proroghe possono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale in particolare dalla necessità di rispettare il principio della certezza del diritto”. A questo si aggiunge uno studio commissionato dalla Commissione europea nel quale si legge che occorre individuare soluzioni che evitino ingiustificati aggravamenti della disciplina delle concessioni in Italia rispetto agli altri stati membri. Se andremo al governo seguiremo questa linea, ed io in quanto operatore turistico della spiaggia conosco molto bene il problema. Non per sentito dire.

Una domanda che richiede una risposta sincera, quasi da macchina della verità: perché un elettore dovrebbe votare Elena Raffaelli?
Perché faccio parte del tessuto lavorativo di questo territorio da quando sono nata e non lo abbandonerò. Voglio essere quel collegamento costante tra il piano locale e quello nazionale per un confronto e un dialogo con le comunità e i territori. Ma io lo farò da una posizione privilegiata al contrario di chi ha solo e sempre fatto politica senza vivere i problemi in prima persona: da assessore conosco i problemi dei nostri enti locali e li affronto ogni giorno, da operatore della spiaggia conosco ancora meglio ciò che serve ai bagnini, agli albergatori, a tutto il comparto turistico della nostra riviera.  Sono una donna e una persona che quando vede un problema non dice “governo ladro” o pensa che sia sempre colpa degli altri, per quello mi sono impegnata insieme al sindaco Tosi a Riccione e con questo spirito voglio provare a cambiare un po’ di cose anche a Roma, senza grandi proclami. Sono una persona “normale”, una moglie, una mamma, una bagnina. Una vita semplice fatta di tanto studio e di tanto lavoro. I miei genitori hanno lavorato una vita intera, ogni giorno, silenziosi e senza lamentarsi. Oggi il mondo è cambiato, ho capito che i figli devono raccogliere il loro testimone per cambiare le cose che non funzionano più.

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