Aeroporto, Cisl e Uil denunciano la politica delle assunzioni di Airiminum

Aeroporto, Cisl e Uil denunciano la politica delle assunzioni di Airiminum

Flessibilità sui turni, assunzioni solo con contratto a termine e addirittura utilizzo dei dipendenti anche in contesti diversi da quello aeroportuale

Flessibilità sui turni, assunzioni solo con contratto a termine e addirittura utilizzo dei dipendenti anche in contesti diversi da quello aeroportuale e con una mobilità fino a 50 chilometri. Uil e Cisl svelano le condizioni poste da Airiminum per quanto riguarda le assunzioni del personale all’aeroporto di Rimini riaperto ad aprile. “Nell’ultimo incontro l’azienda ha richiesto una deroga massiccia al contratto nazionale di riferimento”, fanno sapere i due sindacati. E in particolare colpisce quella “di poter utilizzare i lavoratori dell’aeroporto in altri settori (ad esempio nella gestione alberghiera) mobilitandoli sino ad una distanza di 50 chilometri, naturalmente con lo stesso stipendio, senza trasferta e senza nessuno dei diritti che il contratto prevede”.
Finalmente l’aeroporto di Rimini ha riaperto, anche se per ora a ranghi molto ridotti, dicono le due organizzazioni sindacali, che però si augurano che in brevissimo tempo tutti i lavoratori siano riassunti in servizio, sia quelli che direttamente operavano in Aeradria e sia quelli delle società di facchinaggio.
“Quello che serve è un piano complessivo di assunzione che traguardi la temporaneità rafforzando in tal modo il senso di questa iniziativa imprenditoriale, attraverso la messa “in chiaro” del piano industriale e degli investimenti necessari al rilancio di questa infrastruttura strategica per il territorio. In questo senso non stiamo sereni, in quanto le richieste avanzate il 31 marzo nell’incontro con Ariminum e i sindacati di categoria non vanno in questa direzione”.

“Siamo stati tra i primi a Rimini a sostenere questa importante infrastruttura aeroportuale, la consideriamo indispensabile per lo sviluppo economico del nostro territorio, ma siamo convinti che le prospettive future debbano basarsi, sin dall’inizio, su un’azienda che applica i contratti nazionali del settore nella loro interezza, che rispetta i lavoratori, la loro professionalità, i loro diritti. Crediamo tra l’altro sia moralmente corretto lavorare per garantire a quanti hanno contribuito allo sviluppo di questa struttura con competenza e professionalità, tanti lavoratori molti non più giovanissimi, garanzie sul loro ritorno al lavoro”, dicono il segretario generale Cisl Romagna, Massimo Fossati, il segretario generale Uil, Giuseppina Morolli e i segretari Cils Trasporti, Gilberto Bellucci e Uil Trasporti, Saverio Messina.
“I lavoratori già hanno pagato un prezzo troppo alto in questa vicenda così deplorevole di ex Aeradria, ora occorre invertire la tendenza, la nuova società deve portare linfa nuova e garantire soprattutto sicurezza e fiducia, cosa che non ci sembra di ravvisare. I lavoratori ed il nostro territorio hanno bisogno di garanzie e certezze, cosa che ad oggi in questa nuova società non intravediamo, anzi vediamo molta nebbia e poca chiarezza di contenuti”. Per queste ragioni Uil e Cisl chiedono “una discussione chiara e un progetto strutturato”.

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