“Con l’illuminazione in spiaggia ci rifilano le antenne di telefonia mobile”

“Con l’illuminazione in spiaggia ci rifilano le antenne di telefonia mobile”

Marzio Pecci, Lega Nord, ora mostra l'elaborato grafico di cui è venuto in possesso. Sui pali che ospiteranno i fari per illuminare l'arenile e che sorreggeranno anche le telecamere per la videosorveglianza, sono previste le antenne per la telefonia mobile.

“Quando sono intervenuto contro l’installazione dei pali per l’illuminazione in spiaggia, perché sarebbero diventati i “portatori” di antenne per la telefonia mobile, avevo ragione”. Marzio Pecci, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, per confermarlo, e allo stesso tempo smentire quanti lo avevano criticato, stavolta spiattella il progetto. L’elaborato grafico, con vista dalla spiaggia, mostra un palo in acciaio di 8 metri di altezza (fuori sabbia), che all’altezza di 5 metri dovrebbe montare la telecamera per la videosorveglianza, a 6 metri i fari per l’illuminazione, e in cima il gruppo di antenne per la telefonia.

“Il “giochino” dell’amministrazione comunale e dei bagnini l’avevo scoperto. L’elaborato grafico di cui sono venuto in possesso, redatto dalla INWIT, mostra chiaramente che all’altezza di mt. 7,60 del palo verrà posizionato il gruppo di antenne radiomobili.
Ecco smentiti i “quacquaraquà” Erbetta, capogruppo di Patto Civico ed il presidente della Cooperativa bagnini Vanni, quando, in coro, mi avevano accusato di non sapere di cosa stessi parlando”, attacca Pecci.

“Immediatamente dopo il mio intervento sulla stampa la Giunta ha deliberato di indire un avviso pubblico di manifestazione di interesse “tailored” per la INWIT spa (appartenente al gruppo Telecom) che gestisce torri, tralicci, pali e impianti tecnologici che consentono a Telecom Italia di gestire servizi di telefonia mobile.
Siffatto modo di fare politica e di amministrare la città deve essere fortemente contestato dalla Lega che rivendica, giornalmente, trasparenza e coerenza.
Vedere i rappresentanti eletti in Consiglio Comunale ed al comando della Cooperativa degli stabilimenti balneari “raggirare” i propri elettori fa rabbrividire perché significa assistere al tradimento dell’interesse pubblico. Questo tipo di rappresentanza, inquinata, è ormai tramontata e bocciata dagli elettori come hanno dimostrato le ultime elezioni del 4 marzo”.

Rincara Pecci: “Queste persone devono essere immediatamente cacciate dai loro incarichi perché dimostrano di essere prive di scrupoli e senza etica anche perché la navigazione internet sarà, per gran parte della giornata, a pagamento. Scorrendo l’avviso di manifestazione di interesse è facile comprendere come il ristrettissimo termine concesso agli interessati di appena 15 giorni voglia restringere a pochi – forse solo a quelli che già stavano scrivendo il progetto – la possibilità di partecipare al bando e ciò con grave violazione delle norme sulla concorrenza. Infine dal bando emerge che il Comune obbliga l’aggiudicatario a fornire un report mensile degli accessi alla rete, profilati su base giornaliera, per tipologia di utente, compreso il numero medio di sessioni giornaliere, durata, numero di login effettuate dal singolo utente. Ci si domanda come tutto ciò possa essere compatibile con la normativa sulla privacy“. E, come aveva già sostenuto lo stesso Pecci, questo progetto “esporrebbe l’arenile al rischio di inquinamento elettromagnetico con fuga dalla spiaggia dei nostri affezionati clienti”.

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