La scorsa edizione si era tenuta a fine maggio. Quest'anno nessun bando per l'iscrizione dei film in concorso. Che succede alla gloriosa rassegna nata nel 1983? Per ora la sola notizia certa è che il Comune di Bellaria cerca un gestore unico per tutte le attività culturali, Bellaria Film Festival compreso.
La scorsa edizione si era svolta dal 25 al 28 maggio. #BFF35. Così come a maggio si erano tenute le ultime edizioni del Bellaria Film Festival (nel 2015 a luglio). Quest’anno tutto tace. Ad oggi sul sito internet dell’evento solo ragnatele (virtuali), tutto si è fermato ad un anno fa. Che fine ha fatto il Bellaria Film Festival? Sparito dai radar, almeno per ora nessuno si è presentato a Chi l’ha visto? per un disperato appello.
La rassegna del cinema indipendente ha attraversato momenti di gloria e stagioni fiacche prima di entrare in una profonda crisi di identità. Pur se molto criticata perché un po’ troppo elitaria e “poco turistica”, gli anni più carichi di significato sono legati alla lunga fase di Anteprima per il cinema indipendente italiano, nata nel 1983 e proseguita fino al 2005, quando prese avvio il Bellaria Film Festival.
All’inizio del viaggio ci sono Ettore Zocaro, Mario Di Nardo e Sandro Chero, insieme alle colonne dell’allora Azienda di Soggiorno e in particolare Luigi Barberini, ai quali si aggiungono subito Morando Morandini, Gianni Volpi ed Enrico Ghezzi. Nel 1990-91 si inserisce anche Gianfranco Miro Gori, che nel 1999 è direttore artistico unico, un privilegio toccato a pochi nella storia di Anteprima: l’altro uomo solo al comando era stato Marco Bellocchio l’anno prima, nel 2000 e 2001 toccherà a Enrico Ghezzi, mentre invece dal 2006 al 2017, in territorio BFF, i timonieri solitari sono stati di più: Fabrizio Grosoli (2006-9), Emma Neri (2010), Fabio Toncelli (2011-2013) e il solo Simone Bruscia nel 2016 e 2017.
Per la 35° edizione il bando venne pubblicato a dicembre 2016 con scadenza per le iscrizioni dei film in concorso entro il 31 marzo 2017. Per il 2018 ben che vada ci sarebbero i tempi tecnici per tenere il festival dopo l’estate, da settembre in poi.
Quel che è certo è che l’amministrazione Ceccarelli cerca un gestore che sappia tenere insieme tutto il calderone degli eventi e dei contenitori culturali della città, dal Cinema Teatro Astra alla Biblioteca Panzini fino ai Musei (Casa rossa, Torre saracena e altro). Una sorta di factotum che si occupi di programmazione, direzione artistica, organizzazione e gestione tecnica del cartellone di prosa musica e cinema presso l’Astra, ma anche di supportare dal punto di vista tecnico-organizzativo la gestione dei musei e della biblioteca. Nel pacchetto di questo fenomeno dotato evidentemente di super poteri deve rientrare anche il Bellaria Film Festival. Nel capitolato si legge che “ciascuna annualità inizia con il Bellaria Film Festival che dovrà tenersi indicativamente tra maggio e settembre e si conclude con la rassegna teatrale invernale che si tiene tra novembre e marzo di ciascuna annualità”. Si legge ancora: “L’incarico si intende “chiavi in mano” e comprende tutte le attività, servizi e forniture, nessuna esclusa, atte a garantire il corretto ed efficace svolgimento della attività in cartellone secondo la programmazione approvata dal Comune per ogni singola rassegna, inclusi la programmazione e direzione artistica, l’organizzazione logistica, l’ufficio stampa, la segreteria organizzativa, le azioni promozionali, come meglio individuato agli articoli che seguono”.
Quanto è disposto a spendere il Comune di Bellaria per il factotum (che potrà anche subappaltare parte dei servizi)? 200mila euro l’anno (meno il prezzo offerto in sede di gara) ai quali vanno aggiunti gli incassi degli spettacoli (16.500 euro) ed eventuali servizi a richiesta per ulteriori 10 mila euro. Totale 226.500 euro e siccome di parla di un contratto per due annualità e una di proroga, si arriva a quasi 680 mila euro.
Si parlava di capitolato. All’avviso pubblico di indagine di mercato per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse per l’affidamento del servizio di gestione delle attività culturali (fra le quali anche il BFF) che scadeva il 30 marzo scorso, sono pervenute tre manifestazioni di interesse. Pochi giorni fa sull’albo pretorio del Comune di Bellaria è comparso il “capitolato speciale di appalto per la gestione integrata dei servizi culturali di Bellaria Igea Marina (BFF, rassegna teatrale, musei, biblioteca comunale)”. Il destino del BFF sarà probabilmente legato a questo. Con altri cambi in corsa (quanto meno sulla data), come ormai se ne sono visti tanti da Anteprima ad oggi.
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