La raccolta differenziata sul Titano continua ad essere bassa (attorno al 40%). E quest'anno aumentano i rifiuti che dovranno essere smaltiti in Emilia Romagna: 62mila tonnellate. In parte anche a Coriano. La denuncia del movimento 5 stelle.
“Sessantaduemila tonnellate di rifiuti, 8mila in più rispetto all’anno scorso, che andranno a finire negli impianti di smaltimento o recupero della Regione: è quanto l’Emilia-Romagna riceverà da San Marino nel 2019 grazie al nuovo accordo per la gestione dei rifiuti del Titano che oggi pomeriggio ha ricevuto il via libera della Commissione bilancio”. Lo dice il movimento 5 Stelle, che spiega: “Di questi almeno 13mila (gli urbani indifferenziati) finiranno nell’inceneritore di Coriano, a Rimini, oltre ad altri 11.000 di cui non è chiaro dove verranno smaltiti. “Si tratta dell’ennesima proroga data da Bonaccini nei confronti di San Marino e che di fatto azzererà gli sforzi fatti dai cittadini del Riminese sul tema della riduzione dei rifiuti da bruciare nell’inceneritore di via Raibano”, dice Andrea Bertani. “Con l’accordo approvato oggi, l’ultimo di una lunga serie, l’Emilia-Romagna autorizza e accetta l’invio di 62mila tonnellate di rifiuti, anche pericolosi e speciali, da San Marino. Il 13% in più rispetto a quanto è accaduto lo scorso anno, e confermando un trend che è in continuo aumento e che sembra non volersi arrestare, foraggiato anche dai pessimi dati sulla raccolta differenziata del governo del Titano. San Marino, infatti, ha sempre dichiarato negli anni, a partire dal primo accordo con la nostra regione del 2011, di arrivare ad una raccolta differenziata pari al 50% entro il 2015 e del 70% entro il 2020. Obiettivo che però resta ancora un miraggio visto che oggi la quota di differenziata si attesta ancora attorno al 40%”. Che dire? “Visto che lo scorso anno Bonaccini inondò i giornali, le tv e i social network di comunicati stampa su fantomatici rifiuti di Roma poi mai arrivati, adesso ci aspettiamo almeno qualche amichevole paternale agli amministratori di San Marino sull’incapacità di gestire e ridurre i propri rifiuti. Anche perché soltanto pochi mesi fa lo stesso Bonaccini si disse stufo di andare in soccorso di sindaci e governatori non in grado di far fronte alla propria spazzatura, chiedendo poi soccorso proprio all’Emilia-Romagna. Adesso che almeno chieda scusa a tutti i cittadini del Riminese che da domani vedranno andare in cenere i propri sforzi sul fronte della raccolta differenziata visto che il loro inceneritore sarà costretto a bruciare i rifiuti di San Marino grazie proprio a lui”, conclude Bertani.
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