Per i “cani poliziotto” il Comune di Rimini si affida all’allevamento della Decima Mas

Per i “cani poliziotto” il Comune di Rimini si affida all’allevamento della Decima Mas

La polizia municipale di Rimini potrà contare su quattro cani di razza pastore tedesco: due per il servizio antidroga e due per quello di polizia giudiziaria e ordine pubblico. Arriveranno (dopo l'addestramento) dall'allevamento della Decima Mas, in provincia di Ancona. Già finito al centro di polemiche politiche proprio per il suo nome. Ma che è una garanzia di professionalità e rifornisce anche carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e protezione civile.

“Ritenuto pertanto di procedere all’affidamento della fornitura di n. 4 cani di razza pastore tedesco di cui due da utilizzare per servizio antidroga e due da utilizzare per servizio di polizia giudiziaria-ordine pubblico con relativo corso di formazione e addestramento dei cani e dei conduttori a favore dell’operatore economico Barbanera Daniele con sede legale in Agugliano…” Il Comune di Rimini ha deciso di acquistare i famosi “cani poliziotto” che tanto hanno fatto discutere il mondo politico e provocato le barricate di alcuni amministratori di sinistra. E’ stato appena pubblicato l’atto del dirigente della Polizia municipale, comandante Andrea Rossi. E da dove arriveranno i cani? Dall’allevamento della Decima Mas. Si chiama così l’allevamento, che ha sede nelle Marche, come il corpo militare della Repubblica Sociale Italiana, tanto che in passato alcuni esponenti politici del Pd hanno sollevato polemiche accese proprio sul nome dell’allevamento.

Diciamo subito che l’allevamento è di quelli quotati e molto professionali, con splendidi pastori tedeschi, tanto è vero che li addestra per carabinieri, polizia, protezione civile e guardia di finanza. Il titolare, Daniele Barbanera, ha spiegato di recente che il nome dell’allevamento non nasce da ragioni politiche e men che meno da simpatie per la Repubblica di Salò. Ma ci fu anche un Comune, quello di Albenga, a guida centrosinistra come quello di Rimini, che rifiutò i cani della Decima Mas: “Non vogliamo cani da un allevamento che parla fascista”, dichiarò il sindaco.

Sta di fatto che all’avviso pubblico esplorativo dello scorso agosto per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’affidamento della fornitura di quattro cani di razza pastore tedesco, è arrivata una sola manifestazione di interesse, quella dell’allevamento di Agugliano, che ha presentato una offerta di 22.590 euro (iva esclusa, quindi 27.572 euro). L’amministrazione comunale ha provveduto a verificare il possesso dei requisiti autodichiarati in sede di manifestazione di interesse e tutto è risultato perfettamente regolare. Inoltre, spiega il dirigente nella determina, per questo tipo di fornitura “non esistono ad oggi Convenzioni Consip attive o in fase di affidamento, né convenzioni Intercent-ER attive o in fase di affidamento e nemmeno bandi di abilitazione o cataloghi elettronici sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione coerenti con l’oggetto della fornitura”.

Quindi la decisione di affidare direttamente la fornitura dei quattro cani con relativo corso di formazione e addestramento, sia dei cani che dei conduttori, a Daniele Barbanera. Due dei quattro esemplari saranno utilizzati per il servizio antidroga e due per quello di polizia giudiziaria e ordine pubblico.
L’importante è che i poliziotti a quattro zampe siano ben addestrati (Daniele Barbanera ha all’attivo una quantità di trofei) e sappiano fare il loro mestiere, e di sicuro potranno essere molto utili sul versante della sicurezza. Piuttosto fa un po’ sorridere che i quattro pastori tedeschi della Decima sbarchino nella città il cui sindaco ha ingaggiato la battaglia contro i negozi che mettono in vendita bottiglie di vino con la faccia del Duce.

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