Nel cda dell'asilo italo-svizzero fanno il loro ingresso Francesca Macchitella, che è anche assessore del Comune di Poggio Torriana, e Giovanni Marra. Indino ancora a capo del centro agroalimentare, mentre negli altri due enti le new entry riguardano il collegio sindacale.
Con decreti del sindaco Jamil Sadegholvaad sono state distribuite una serie di poltrone negli enti esterni al Comune di Rimini.
Le prime due (non retribuite) riguardano l’asilo italo-svizzero. Dei sette membri del cda, tre sono designati da palazzo Garampi. A seguito delle dimissioni di Alessandra Falconi e Paolo Zaghini, in carica per il triennio 2020-2022, il sindaco ha indicato Francesca Macchitella, che è anche assessore del Comune di Poggio Torriana, e Giovanni Marra, avvocato. Da una parte il Comune indica i propri rappresentanti nel Ceis, e dall’altra ha aperto il problema delle strutture edificate sull’area archeologica vincolata, dei cui sviluppi non si sa più nulla, dopo che l’ufficio controlli edilizi aveva rilevato una serie di irregolarità (qui).
Passiamo al Centro agroalimentare, di cui il comune è socio attraverso Rimini Holding (59,31% del capitale sociale). Il cda è in scadenza e viene rinnovato in occasione della assemblea di approvazione del bilancio 2021. Per il triennio 2022-24 il sindaco ha scelto di riconfermare l’attuale presidente Gianni Indino, che (dal 2013) è presidente di Confcommercio della provincia di Rimini e di Silb, oltre che membro della cabina di regia del turismo della Regione Emilia Romagna e tanto altro.
In Patrimonio mobilità il Comune possiede il 79,67% del capitale sociale. Qui le new entry riguardano il collegio sindacale e in questo caso i nominativi sono quelli di Paolo Faini (amministratore unico di Rimini Holding), presidente, Rita Turci, membro effettivo, e Sara Astolfi, membro supplente.
Nuovo organo di controllo anche per Uni.Rimini, la società consortile che si occupa dello sviluppo del polo universitario in città. Il sindaco ha chiamato Mattia Maracci (che, dipendente del Comune, si occupa delle partecipate) e Lorenzo Casali.
Il presidente del Caar percepisce un compenso annuo lordo di 36mila euro, uno degli incarichi meglio retribuiti, insieme a quello dell’amministratore unico di Anthea, Andrea Succi (sempre 36mila), dietro solo al presidente di Acer (dove è stato designato Tiziano Arlotti): 37.794 euro. “Gettoni” inferiori sono quelli di Amir (Alessandro Rapone si ferma a 30mila euro), Riminiterme (Luca Ioli anch’esso 30mila euro) e dell’amministratore unico di Pmr Stefano Giannini (22.500 euro). Paolo Faini per il ruolo svolto in Rimini Holding percepisce 30.900 euro, mentre Simone Badioli, presidente di Uni.Rimini, si deve accontentare di 12.286 euro.
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